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RS- STADIO: Ballardini-Cagliari c’eravamo tanto amati una, due, tre volte – 21 mar

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Al terzo mandato per il Cagliari, Ballardini venne licenziato dal presidente. Lo licenziò perché, così, non gli avrebbe dovuto pagare lo stipendio. Questo succedeva dopo aver guidato la squadra per due anni. Ballardini fece il suo…ingresso a Cagliari nel novembre 2010, dopo aver trascorso col Genoa, un’annata veramente egregia. Guidò la squadra rossoblu portandola al decimo posto in classifica e, poi, si eclissò. Un anno dopo, Cellino, presidente del Cagliari, lo richiamò, qualche ripensamento da parte del tecnico poi, dopo aver declinato l’incarico del Bologna per sostituire Bisoli, accettò la proposta. Terza volta e secondo ritorno a Cagliari. Non erano le prime volte che sedeva sulla panchina rossoblu, Nel campionato 2005/6 venne chiamato al posto di Arrigoni e, per Ballardini era l’esordio in serie A, nove incontri, come tecnico, zero vittorie, arrivederci e grazie ma lasciò un “ terreno “ fertile. In quel periodo, al centro della difesa c’era Lopez, lo stesso Lopez che, domenica, sarà sulla panchina del Cagliari, c’era Cossu che il tecnico romagnolo formò come trequartista, c’era Conti che, domenica, è squalificato insomma, era il Cagliari di Suazo e Langella. La seconda esperienza sarda fu la migliore, sostituì Sonetti a dicembre quando la squadra era spacciata ed il…nuovo Mister riuscì a portarla fino alla salvezza, tra lo sbigottimento di tutti i tifosi. Dopo di che, Ballardini salutò la…baracca. Venne chiamato a Palermo da Zamparini, anche questo era un presidente difficile da soddisfare. Nella rinascita sarda, Acquafresca segnò dieci gol favorendo la salvezza della squadra. Arrivò a Cagliari un certo Larrivey ed il Mister lo presentò, attaccante argentino, al presidente piaceva ed era il suo beniamino. Ballardini fu quasi costretto a schierarlo ma, poi, le critiche di molti per averlo inserito nella squadra, furono tante ma, il tecnico rispose con sarcasmo alle varie opinioni. Una volta, durante una riunione in sala stampa, disse che avrebbe dato la formazione della squadra ma, appena cominciò a dare lo schieramento, i giornalisti si resero conto che era uno scherzo perché il nome dell’argentino era, in pratica, in tutta la squadra.   

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