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Il Gioco Della Torre: Sampdoria-Bologna – 22 Gen

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Ebbene si, ci abbiamo preso gusto. Questo “Gioco della Torre” ci piace e ci diverte poter ragionare sulla partita che verrà del nostro Bologna, lasciando il commento tecnico post-partita a chi ne ha forse più competenza, divertiamoci a cercare di capire come giocheremo, cerchiamo di capire chi ci servirebbe della squadra avversaria e soprattutto vediamo di “buttare” virtualmente già dalla Torre tre giocatori avversari.


Quali giocatori toglieremmo alla squadra avversaria e perchè (nella misura di tre) buttandoli, simbolicamente, giù dalla torre?

Gabbiadini: il nostro ex attaccante si è dimostrato anche in questa stagione un giocatore di buon livello. Probabilmente ha anche reso meno di quanto avrebbe potuto, viste le difficoltà avute dalla Doria per buona parte della stagione. E’ comunque un attaccante che può giocare sia da prima che da seconda punta, e come ben sappiamo a Bologna, può anche essere utilizzato da attaccante esterno. Dotato di un buon tiro e di buona corsa, può rompere gli equilibri di una gara.

Eder: giocatore dotato di una buona tecnica individuale. Come ben sappiamo anche a Bologna, una delle sue caratteristiche più importanti è quella di riuscire ad essere al posto giusto al momento giusto, e punire la difesa avversaria in caso di errore. Ultimamente è in una forma strepitosa e se è vero che non è mai stato un grande bomber, in questa stagione sembra volersi rifare: nelle tre precedenti stagioni disputate in Serie A aveva fatto massimo 7 reti in campionato, in questa stagione è arrivato a 9 nel solo girone d’andata.

Gastaldello: Leader della difesa e capitano della Sampdoria (quasi 230 partite in maglia blucerchiata), è il giocatore che dirige il reparto difensivo e che si spinge sempre in avanti nel tentativo di segnare, sfruttando le sue doti di saltatore e colpitore di testa. Questo può bastare per preferire che non sia in campo.

 

La Lega Calcio, volendo innovare e rendere più emozionante il procedere del campionato e su suggerimento dei presidenti Lotito e Zamparini e Pulvirenti, concede ad ogni allenatore una Wild card, per prelevare un giocatore dallo spogliatoio della squadra avversaria, che in questo caso è la Sampdoria, che nella sua funzione/ruolo manca al nostro Bologna: chi sceglieremmo?

Sebbene la risposta più intuitiva sia per tutti Gabbiadini, in realtà, dopo un ragionamento sulla realtà tecnico/tattica della squadra, la scelta ricade su un altro giocatore: De Silvestri.

L’attaccante infatti potrebbe non inserirsi nell’impianto di gioco che stiamo utilizzando, quindi andiamo forse contro corrente, ma puntiamo di più sul terzino ventiseienne. Dotato di ottima corsa e buona prestanza fisica, avvezzo al gol ed all’assist, difende in modo abbastanza diligente e non disdegna di sganciarsi per andare a sostenere l’attacco. Gioca solitamente a destra ma si adatta benissimo anche sulla fascia opposta. Potrebbe essere l’innesto giusto per servire più adeguatamente il nostro reparto offensivo, senza scoprirci troppo.

 

Con Regno e Ballardini tracciamo una sorta di schema a protezione della difesa, utilizzando gli uomini più in forma che hai in organico. Per arginare l’avversario di turno, che tipo di organizzazione di gioco metteremmo sul panno verde del Dall’Ara?

Anche in questa partita non c’è uniformità di vedute. La formazione è sempre qualcosa di molto personale, ancora più personale di come si valutano i giocatori; ecco perché anche quest’oggi, abbiamo due moduli e sebbene siano gli stessi di settimana scorsa, stavolta le gerarchie sono invertite…

4-3-1-2: se contro il Napoli avevamo detto che prima era meglio non subire stavolta siamo di fronte ad una squadra che si barcamena pochi punti sopra di noi e non è forte come il Napoli o la Lazio, quindi siamo più propensi per una squadra un po’ più offensiva, che possa portare a tre punti importantissimi. Schiereremmo quindi un 4-3-1-2 con questi giocatori: Curci – Garics, Natali, Cherubin, Mantovani – Perez, Pazienza, Laxalt – Diamanti – Bianchi, Cristaldo.

3-4-1-1: abbiamo trovato una quadra. Dopo aver cercato il punto contro la Lazio ed aver provato a vincere contro il Napoli, ora abbiamo una squadra alla nostra portata, ma siamo fuori casa. Quindi avanti col modulo che ci ha portato solidità e due punti in due partite, magari pensando a spingere un po’ di più. Schiereremmo quindi il 3-4-1-1 con questi giocatori: Curci – Antonsson, Natali, Cherubin – Garics, Perez, Pazienza, Laxalt, Morleo – Diamanti – Bianchi.

Nota: Ballardini pare apprezzare Christodoulopoulos più di noi. Se è vero che a livello tecnico Lazaros ha qualcosa in più degli altri che si giocano il posto con lui, è anche vero che non appare in grado di dare un ritmo consono alla Serie A alla nostra manovra. Bene (tutto sommato) nello sterile possesso palla contro la Lazio, male nell’errore elementare contro il Napoli che ci è costato il gol. Forse è il caso di provare la carta Laxalt: sicuramente si perde a livello tattico (l’uruguagio è ancora un po’ indisciplinato) ma vista l’assenza di Kone, potrebbe essere il più indicato a seguire l’azione offensiva vista la grande corsa e generosità.

 

 

Vediamo cosa succederà a Marassi, tra Sampdoria e Bologna… ma sempre e comunque, FORZA BOLOGNA!

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