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STADIO: Un Bologna bello e sprecone: cronaca, voti, parole del dopo-gara – 24 ott

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Il Bologna è bello, con il Sassuolo gioca bene, a tratti addirittura domina, trova il vantaggio con un gran goal di Verdi e sfiora il raddoppio più volte. Alla fine, però, lascia il terreno di gioco con un solo punto e molti rimpianti, e non è la prima volta. “Essere belli è un lusso. La maturità una faticosa conquista” dice Furio Zara nel raccontare la gara. Difficile dargli torto.

La partita

“STADIO” in edicola oggi, come da tradizione, è dedicato alla cronaca della sfida giocata dai rossoblu e dalle impressioni a caldo dei protagonisti. La cronaca – QUI potete trovare la nostra versione dettagliata a firma Davide Mariani – comincia con tutte le occasioni sprecate dalla banda di Donadoni: che segna un bellissimo goal con Verdi su punizione e poi se ne vede annullare altri due per fuorigioco (Krejčí e Floccari), coglie una traversa e in generale dispone del quotato Sassuolo come più gli pare. Questo per un tempo, però, perché nell’intervallo Di Francesco toglie Sensi, centrocampista, e inserisce un’ala, Politano: la mossa scombussola la gara, i neroverdi passano al 4-2-4 e riprendono il controllo della gara fino a trovare il pari. Ci sta, sono più forti al momento attuale, ma la gara poteva essere chiusa prima e i tre punti messi in cassaforte. Zara, dopo aver raccontato la sfida, ne racconta i gol: bellissimo quello di Simone Verdi, segnato su punizione sotto gli occhi di Sandreani, osservatore del CT Ventura venuto apposta per lui. Letale quello di Alessandro Matri, giunto in un finale che al Bologna non porta spesso bene: 7 dei 13 gol subiti finora sono arrivati negli ultimi quindici minuti di gioco. Donadoni prenda nota.

Le pagelle

I voti che Furio Zara riserva ai giocatori del Bologna (i nostri potete trovarli QUI a firma Marco e Giulia Sabattani) riflettono quella che è stata la gara rossoblu: buona, più che sufficiente, non abbastanza però da meritare tre punti. Due soli insufficienti: Helander (“perde Matri, 1-1”) e Krejčí, che nella ripresa “si divora un gol”, prendono 5,5. Il resto della truppa di Donadoni (tecnico compreso) per Zara merita 6: il mister in particolare stia attento, è “la seconda vittoria sfumata, quattro punti buttati”, mentre va sottolineato anche il voto incassato da Masina, sufficienza motivata con “un tempo di orgoglio e disciplina” dopo una settimana non facile. Nagy becca un bel 6,5 grazie al suo continuo trottare e agli ottimi passaggi, mentre il voto più alto, 7, va ovviamente a Simone Verdi: segna un gol splendido, si guadagna un rigore non fischiato, “quando ha il pallone tra i piedi la luce si accende”.

Le parole del post-gara

Non polemizzano con l’arbitro, i rossoblu del Bologna. Ce ne sarebbe modo, ma la linea intrapresa dalla società fa si che prima di tutto i giocatori guardino ai propri errori, a quello che avrebbero potuto fare di più e meglio in campo. Simone Verdi è contento per il gol e per le attenzioni di Ventura, ma ricorda che “non c’è nulla da festeggiare quando si pareggia così”. Gli fa eco Sergio Floccari, che ricorda che “se non chiudi le partite il rischio è sempre presente”. Naturalmente mister Donadoni non può che concordare, rimpiangendo le numerose occasioni sprecate prima del pari neroverde. Trovate nel dettaglio le parole dei protagonisti QUI (Verdi e Floccari) e QUI (Donadoni).

foto: Zimbio

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