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Bologna vs Atalanta 0 a 2: la cronaca del match – 27 nov

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Che l’Atalanta fosse un avversario decisamente in salute era risaputo e alla vigilia nessuno si aspettava una passeggiata del Bologna. Tuttavia i rossoblù sono stati sconfitti per 2 a 0 al Dall’Ara, mettendo in campo una pessima prestazione. Squadra sbiadita e con pochi attributi, gli uomini di Donadoni sono stati una anonima comparsa nel pomeriggio. E ora scatta inevitabilmente il campanello d’allarme. La vittoria dei felsinei con il Palermo sembrava aver scacciato ogni malumore e invece il match con i bergamaschi ha riportato tutti con i piedi per terra, evidenziando i limiti tecnici e di rosa dei petroniani. Nel giorno del rientro di Mirante, Donadoni ha schierato tutti i titolari, a parte ovviamente l’infortunato Simone Verdi. Nonostante una formazione finalmente al completo, i bolognesi sono stati sottomessi dagli atalantini fin dai primi minuti. Il Bfc prova a fare possesso palla, proprio sulla falsa riga della sfida con il Palermo. La circolazione di palla però è troppo lenta e ancora una volta poggia sui centrali difensivi. A differenza dei rosanero, i neroblu sono molto più veloci nel pressing e sono attenti a non alzare troppo il baricentro della mediana, mantenendo una squadra lunga ma estremamente veloce nella copertura dei reparti. Come sempre il Bfc tenta di sorprendere gli avversari col gioco sulle fasce. Krejcí però prosegue la sua striscia di prestazioni negative estraniandosi totalmente dalla manovra. Rizzo prova qualche guizzo con tutta la fantasia e la gamba di cui è dotato il numero 22; gli uomini di Gasperini sono però eccellenti ad imbrigliarlo con la forza fisica. In fase difensiva Masina e Torosidis vanno subito in difficoltà a causa del brevilineo Gomez e dello strapotere fisico di Kurtic e Petagna. Grazie a tutti questi presupposti, l’Atalanta non ci mette molto a rendersi pericolosa e poi ad affondare il colpo. Al 14′ Conti sciupa un’occasione clamorosa. Gomez sfrutta la lentezza di gambe di Viviani, lo dribbla e pennella in mezzo dove trova il bergamasco. Il classe ’94 però tocca alto sopra la traversa e risparmia il Bfc. I rossoblù vengono però puniti circa 90 secondi dopo nel modo più assurdo. Il Papu Gomez dipinge un bellissimo calcio d’angolo sul secondo palo, dove Masiello può sfruttare la dormita difensiva dei bolognesi e segnare di piattone il vantaggio lombardo. Mirante devia come può ma la palla va in rete. Donadoni scuote i suoi, ma i petroniani sono in coma e ci vorrebbe un episodio per svegliare i padroni di casa. Come sempre ci prova Dzemaili a trascinare la squadra in questo momento drammatico, sportivamente parlando. Lo svizzero corre da tutte le parti e prova a velocizzare il lentissimo gioco del Bologna a suon di sgroppate. Blerim sbaglia molto anche in fase di appoggio, ma si rivela un preziosissimo trequartista tuttofare. Proprio dall’ennesima incursione palla al piede del numero 31, i rossoblù ottengono una punizione dal limite al 21′ minuto. È l’occasione che tutto il Dall’Ara aspettava per invertire la tendenza della partita. Sulla battuta c’è uno specialista dei calci piazzati, Federico Viviani. Con il suo piede destro può svegliare i felsinei e riaprire i conti. Ma la sua bellissima traiettoria si stampa contro la traversa. Il legno colpito suona tanto come un ko anticipato. Da qui in poi l’Atalanta prenderà il controllo del match e il sopravvento sul Bologna. Il Dall’Ara si appoggia tutta su Dzemaili, il quale prova a trascinare la squadra, sebbene il trequartista non sia il suo ruolo. La formazione di Donadoni tenta di buttare il cuore oltre l’ostacolo, ma non c’è tattica o alcun tipo di schema negli attacchi offensivi emiliani. E alla prima occasione, l’Atalanta torna farsi pericolosissima con Caldara. Al 32′ il difensore centrale tenta di infilare la porta difesa da Mirante con un mancino però fuori misura e alto sopra la traversa. Dal vantaggio in poi, i bergamaschi hanno dato molta libertà di gioco ai padroni di casa, ma dopo la mezz’ora decidono che è arrivato il momento di trovare il raddoppio e chiudere i giochi. Allo stesso modo il Bologna non vuole mollare e di conseguenza la partita si fa più vivace. Le squadre si allungano e piovono le ammonizioni e i falli. Tutto ciò non fa altro che favorire la miglior gamba degli ospiti. E così al 38′ Gomez ha la clamorosa palla del 2 a 0. L’ex Catania parte palla al piede e, arrivato sulla lunetta del limite dell’area, fa partire un destro velenosissimo sul secondo palo; il tiro però si spegne a lato della porta difesa da Mirante. L’Atalanta preme, ma il Bologna arriva indenne all’intervallo. Gasperini è ovviamente molto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi mentre Donadoni vuole cambiare qualcosa per dare una scossa ai suoi. Tuttavia anche l’allenatore del Bfc sbaglia mossa, inserendo Floccari al posto del frizzante Rizzo, lasciando in campo invece lo spento Krejcí. Certamente questa mossa non può cambiare le carte in regola visto che i suoi ragazzi  sono balia del gioco atalantino. E infatti, quattro minuti dopo la ripresa della frazione di gioco, Petagna ha la palla del 2 a 0. Palla bassa dell’instancabile Gomez all’altezza del dischetto per l’ex Ascoli, che però spara alto sopra la traversa. Tre minuti dopo ancora Atalanta e ancora Gomez. L’ex Catania parte sempre molto largo e anche stavolta sorprende il disastroso Torosids. L’argentino parte palla al piede in campo aperto e lascia partire un bellissimo destro che si spegne sul fondo. È un monologo a tinte neroblu. Il Dall’Ara torna a tremare al 59′ con l’occasione di Kessie. Il talentuoso centrocampista bergamasco viene imbeccato dal Papu, ma a tu per tu con Mirante calcia malamente verso la bandierina del calcio d’angolo. La Curva Bulgarelli è in silenzio, consapevole del momento di difficoltà della squadra bolognese. Tutti sperano che l’Atalanta continui a sciupare occasioni da gol, affinché i felsinei rimangano quantomeno in partita. La superiorità avversaria però è troppo evidente e al 68′ arriva il raddoppio dell’Atalanta. Corner di Gomez indirizzato suo primo palo dove arriva in corsa Kurtic, il quale sorprende la retroguardia emiliana e infila Mirante con un’ottima inzuccata. Da troppo tempo il Bologna era schiacciato dagli ospiti e da troppi minuti il gioco era nei piedi delle maglie bianche degli atalantini. Lo 0 a 2 è stata l’inevitabile conseguenza di una prestazione sottotono dei petroniani. La seconda frazione di gioco non ha visto nemmeno una occasione da gol per il Bfc, inferiore in ogni aspetto alla squadra di Gasperini. I restanti 25 minuti potrebbero cambiare la sfida, come tante volte è successo. Ma non oggi. Quest’oggi il Bologna è una squadra evanescente e inconsistente, rinunciataria a qualsiasi tipo di reazione. Nessun giocatore è in grado di fare la differenza, saltando l’uomo o intraprendendo una bella iniziativa. Per questo il Bologna non riesce mai ad effettuare il salto di qualità tanto atteso e per questo motivo questi 25 minuti passano senza alcuna emozione. Gli spettatori rossoblù assistono ad un’altra occasione di Petagna e ad un Bologna che si colora sempre più di giallo per via delle ammonizioni. L’Atalanta infatti si esalta ma non infierisce con la tripletta su un avversario che già da tempo aveva lasciato la presa. L’arbitro Mariani fischia dunque la fine della partita: Atalanta batte Bologna per 2 reti a 0.
Che dire di questa partita? Il Bologna esce con le ossa rotta e soprattutto molto ridimensionato da questa sconfitta pesante. Sconfitta pesante non per il risultato ma per una prestazione veramente sottotono. Vanno riconosciuti i meriti dell’Atalanta, sicuramente al momento la squadra più in forma del campionato. Ma era davvero impossibile fare meglio di così? La risposta è no. La squadra appare in netta difficoltà di condizione atletica. La velocità di gioco è quella delle sfide di agosto e settembre. Alle difficoltà atletiche e agli infortuni aggiungiamo una scarsa intraprendenza dei felsinei. Nessun rossoblù ha tentato di fare qualsiasi cosa pur di invertire la tendenza, e al contrario hanno cercato di ricoprire il loro ruolo con sufficienza. Oltre all’aspetto fisico è mancato anche quello mentale: il Bologna non è ancora maturo. Campanello d’allarme anche in difesa dato che i gol subiti dai rossoblù cominciano a diventare davvero troppi. Sarà un altro aspetto su cui Donadoni dovrà lavorare in vista dell’importantissimo match con l’Udinese. Il Bologna è una squadra molto inesperta è ancora acerba, ma la Serie A non aspetta e il terreno di gioco del Friuli sarà un bellissimo test di maturità per il Bfc. Forza Bologna, sempre!

 

Fonte foto: Ansa.it

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