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Meteore Rossoblu – Erik Friberg

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1000 cuori rossoblu - Valentino Orsini


Ci sono dei momenti nella vita in cui occorre fare un salto indietro con la memoria.
Per cercare di ricordare un certo momento, un certo evento, una certa persona.
Oggi, dobbiamo cercare di fare un salto indietro di più di 6 anni, e tornare al freddo gennaio del 2014.
Proprio in quel lasso di tempo sarebbe iniziato uno dei periodi più difficili della storia recente del Bologna FC.
E proprio in quel gennaio, tutti i tifosi rossoblu assistettero all’arrivo, sotto le due torri, di un giocatore che nessuno aveva mai visto né sentito nominare: Erik Friberg.

Ma prima, facciamo un breve riepilogo di quello che per il Bologna fu un mese che definire difficile sarebbe quasi riduttivo.
I rossoblu avevano concluso il mese di dicembre vincendo in casa per 1-0 contro il Genoa.
Una vittoria che era servita come l’ossigeno per la classifica, che vedeva il Bologna nella parte bassa.
La tensione all’interno della società era, però, alle stelle. 
C’erano idee molto diverse all’interno del club, non c’era unità. Cosa che in un momento come quello sarebbe stata fondamentale.
L’allora allenatore del Bologna, Stefano Pioli, era sempre più in bilico. Un solo passo falso e sarebbe stato esonerato.
E quel passo falso arrivò il 6 di gennaio: Catania – Bologna 2-0, partita nella quale i rossoblu rischiarono di prendere una goleada contro l’ultima in classifica. Così, la mattina seguente Pioli venne esonerato.
Al suo posto arrivò Ballardini.

Nel frattempo, era iniziato anche il mercato invernale.
Tutti, in società, avevano capito che il Bologna necessitava di rinforzi, di giocatori pronti. 
A tutti, però, premeva principalmente una cosa: non cedere Diamanti.
Un’eventuale retrocessione in Serie B avrebbe significato guai seri per la sorte del club rossoblu.
Nei primi giorni di gennaio si erano susseguite diverse voci su alcuni possibili acquisti del Bologna.
Finché, in una fredda serata di fine gennaio, arrivò la notizia di un acquisto da parte del Bologna: Erik Friberg. Primo rinforzo per la squadra rossoblu.
Intorno a questo giocatore iniziarono ad aleggiare non pochi dubbi.
‘’Chi l’avrà preso? Guaraldi? O forse Polenta? O magari Zanzi?’’A questa domanda non si è mai avuta una risposta certa.
Fatto sta, che neppure Ballardini conosceva il ragazzo, e anche lui non nascose una certa perplessità.
Lo stesso Bagni non sapeva nulla in merito all’operazione.
Ad ogni modo, il ragazzo sbarcò sotto le due torri.
E nessuno poté fare altro che sperare che si sarebbe rivelata una piacevole sorpresa. Cosa che, purtroppo, non sarà così.

Il giocatore era arrivato a titolo definitivo dal Malmo FF, club svedese.
Si iniziò a conoscerlo un po’ di più durante la conferenza stampa di presentazione del giocatore.
Friberg si disse molto contento di essere giunto a Bologna. Passare dal campionato svedese alla Serie A era per lui un’ottima occasione per dimostrare il suo valore.
Disse che il suo ruolo era quello del centrocampista centrale, e che le sue caratteristiche più importanti erano quelle di essere un gran lavoratore e di fare bene nei passaggi.
Lo svedese fece il suo esordio in maglia rossoblu il 14 febbraio 2014, nella partita contro il Milan, a San Siro, persa dai rossoblu per 1-0.
In totale, collezionò 7 presenze in quella stagione, che si concluse con la retrocessione in Serie B del Bologna, in seguito anche all’addio di Diamanti a mercato chiuso.
Ballardini non vedeva Friberg ben inserito nei suoi schemi di gioco -tentò anche di farlo giocare da trequartista, ma con risultati non eclatanti-, così non poté dargli continuità.

Friberg rimase al Bologna anche dopo la retrocessione, ma nemmeno in Serie B trovò spazio, non venendo mai impiegato, nonostante sulla panchina del Bologna non ci fosse più Davide Ballardini.
Il 4 gennaio del 2015, in accordo con la società, decise di rescindere il suo contratto con i rossoblu e passò all’Esbjerg, club danese.

Si può, quindi, concludere che Friberg non abbia lasciato un segno indelebile nel Bologna.
Quello che si ricorda di questo ragazzo è qualche buon passaggio riuscito, ma soprattutto la sua professionalità. Si è sempre dimostrato molto volenteroso, e sicuramente avrebbe voluto dare un maggiore apporto alla squadra.
Purtroppo, il campo ha sentenziato che non è un giocatore adatto al campionato italiano.
Non si può dire lo stesso, della sua esperienza in Svezia, dove sembra aver avuto continuità, e dove attualmente gioca.
Avrà forse pagato la grande differenza tra la Serie A e il campionato svedese? Probabile.

E dire che la Svezia aveva regalato al Bologna due campioni molto amati come Ingesson e Andersson.
Al contrario, Friberg non è riuscito a ripercorrere le orme dei due giocatori svedesi sopra citati.

(Fonti: Wikipedia, YouTube, Bologna FC,  ‘Invasione di campo’ – Libro di Emanuele Righi -)

 

 

 

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