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All’Olimpico “Grande Torino” la spuntano i granata: 2 a 1

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Un Bologna troppo arrendevole e irriconoscibile per essere vero, che si scuote dopo il rigore di Orsolini, ma che deve ritrovare motivazioni e determinazione per affrontare da squadra vera il prossimo match, che è il match più sentito della stagione: quello contro la Juve.
Formazioni speculari, assenze pesanti da una parte e dall’altra (Belotti e Dominguez), con un Arnautovic che, pur presente, risulta lontano dalla migliore forma.
Il Torino fa subito comprendere ai rossoblù che i granata giocano in casa: pressing, raddoppi e rincorse che quasi annullano la squadra di Mihajlovic, che per larga parte dei primi 45 minuti risulta non pervenuto.
Il Bologna si rende pericoloso solo con un tiro, neanche troppo pretenzioso, di Soriano, ma senza impensierire Milinkovic Savic.
Ma è un assolo granata continuo che monetizza il gran lavoro degli avanti al 24simo: palla persa a centrocampo da un evanescente Skov Olsen, Lukic in percussione mette un delizioso  pallone per Sanabria che entra in area e scaraventa la sfera alle spalle di Skorupski. Il Bologna non sembra avere fiato, gigioneggia e rischia il secondo goal, su tiro di Sanabria che si stampa sulla traversa.
Emblematica l’immagine di un Sinisa Mihajlovic, alla fine del primo tempo che sbatte la testa contro la panchina, assolutamente incredulo per la prestazione impalpabile che i suoi ragazzi avevano fin lì offerto: molli, arrendevoli, sempre in ritardo sulle secondo palle. Un Toro, al contrario, incisivo, determinato, fotocopia del carattere del suo allenatore, Ivan Juric.
 
Il secondo tempo si apre con un cambio per i padroni di casa: Bongiorno al posto di Bremer, ma non cambia la “sinfonia” dei primi 45 minuti. Un alito meglio per i rossoblù, ma non il cambiamento che si auspicava.
Il Bologna ha fuori forma e fuori ruolo diversi giocatori, bene solo Skorupski e Soumaoro, il portiere autore di alcuni importanti interventi “salvarisultati” e il difensore che cresce in determinazione e mette la gamba, anche quando non dovrebbe.. Ma saranno proprio questi due che procureranno il raddoppio del Torino al 69simo: flipper su una palla messa al centro dall’onnipresente Lukic, Pobega gira al volo la sfera verso la porta del Bologna, deviazione involontaria di Soumaoro e Skorupski la colpisce a sua volta ribadendola in rete.
Mihalovic non ci sta: girandola di cambi per provare a riprendere la partita. Fuori Arnautovic, Barrow, Skov Olsen, Soriano e dentro Viola, Sansone, Orsolini e il desaparecido Santander. 
Pochi secondi per rimettere le carte a posto sul tavolo verde e il Bologna dimezza la distanza: invenzione di Svanberg che libera in corsa e in mezzo all’area Sansone che viene buttato giù da Milinkovic. Rigore e Orsolini infila l’angolo sinistro altro del portiere granata. 
Torino arretra dietro, davanti ad un Bologna che avanza il barincentro, buttando sulla pelouse dell’Olimpico “Grande Torino” tutte le energie rimaste; Juric cambia Sanabria Zaza, cercando di comprare tempo e regalando energie all’attacco torinista.
Ma il 2 a 1 non cambia e Juric, meritatamente, porta a casa i 3 punti.

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