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La Bottega dei Talenti – Christian Kouamé

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fonte immagine: Twitter ufficiale Anderlecht


Si avvicina a grandi passi la sessione invernale del mercato. I rossoblù, nonostante le due sconfitte di fila arrivate con Fiorentina e Torino, vogliono rimanere agganciati al treno Europa. Per farlo anche nella seconda parte di stagione sarà però necessario migliorare ancora l’organico a disposizione di Sinisa Mihajlovic.

Oltre alla questione fascia destra, per cui non ci sono novità, e la scommessa Núñez (qui la sua scheda), sta diventando sempre più centrale anche la possibilità di un arrivo anche nel reparto offensivo. Con Van Hooijdonk destinato ad un prestito e Santander ai margini da diversi anni, la necessità di portare sotto le Due Torri una nuova punta. Tra i nomi spuntati a questo proposito c’è quello di una “vecchia” conoscenza della Serie A: Christian Kouamè.

Christian Michael Kouakou Kouamé è nato a Bingerville, ubicata nel distretto di Abidjan, capitale della Costa D’Avorio, il 6 dicembre 1997.

Arrivato in Italia col Prato, nel 2013, Kouamé è passato in prestito prima nelle giovanili del Sassuolo, poi in quelle dell’Inter, a partire da gennaio 2016. In precedenza, nella prima parte di stagione esordisce anche tra i professionisti con la maglia del Prato, collezionando 13 presenze senza nessun gol.

Nell’estate del 2016, passa in Serie B, al Cittadella, con la formula del prestito e diritto di riscatto. Con i granata veneti, gioca 16 volte tra campionato e playoff, trovando anche i primi due gol della sua carriera da professionista e fornendo altrettanti assist. Nonostante le cifre non esaltanti, condizionate anche da un infortunio, Christian vien riscattato dal Citta per 130 mila euro. La stagione 17/18 è quella della sua esplosione, giocando da trascinatore: tra regular season e playoff sono 43 le presenze in cui segna 11 gol e 10 assist. A queste accompagna 4 presenze, un gol e due assist in Coppa Italia.

In estate arriva la chiamata della Serie A. Ad acquistarlo è il Genoa che sborsa circa 6 milioni per strapparlo anche all’accanita concorrenza del Cagliari. La prima stagione è soprattutto di ambientamento, ma trova comunque spazio e fa piuttosto bene: 38 presenze, di cui 33 da titolare, 4 gol e 5 assist.
La stagione 19/20 sembra quella della consacrazione. Nei primi 3 mesi di stagione parte forte: 3 gol e un assist nelle prime 4 partite. A inizio novembre i gol sono 5 e 3 gli assist, cifre simili all’intera stagione precedente, ma durante la sosta per le Nazionali di novembre si lesiona il legamento crociato del ginocchio sinistro.

Il grave infortunio non ferma la Fiorentina che, interessata da tempo all’ivoriano, lo acquista, in prestito con obbligo di riscatto fissato ad un 11 milioni, nel mercato di gennaio. Il covid ferma il campionato, così Kouamé ha il tempo di esordire nello scorcio estivo della Serie A con la maglia viola, ritrovando anche il gol nel finale del campionato.

Quella del 2020/21 è una stagione molto negativo. Condizionato dai postumi del grave infortunio, da una squadra che non funziona e nella seconda parte del campionato dall’ingombrante presenza di Dusan Vlahovic, Kouamé gioca 36 volte tra campionato e Coppa Italia, segnando appena 2 gol e fornendo solo un assist.

La stagione negativa lo porta alla cessione estiva. Passa quindi in prestito all’Anderlecht dove in questo inizio di stagione si è distinto in maniera abbastanza positiva, segnando 4 reti in 12 presenze in campionato, due in una sola presenza nella Coppa Nazionale.

In Nazionale, ha giocato con la rappresentativa under 23, con cui ha segnato un gol in due presenze, e con la Nazionale Olimpica con la quale ha partecipato al torneo di Tokyo 2020. Ha esordito con la Nazionale maggiore nell’ottobre 2020. Da allora ha fatto segnare appena 10 presenze e 0 gol.

188cm x 70kg, Kouamé è un giocatore longilineo, con lunghi arti inferiori e una muscoli affusolati. Si distingue per forza fisica, ma soprattutto per la sua velocità negli spazi aperti. Copre il campo velocemente con ampie falcate, ma il suo fisico non gli permette di essere particolarmente agile negli spazi stretti.

Destro naturale, non è dotato di particolari doti tecniche, anzi si potrebbe tranquillamente affermare che si tratta di un calciatore tecnicamente disordinato. Tuttavia, la sua tecnica è sufficiente per renderlo molto pericoloso in velocità. Con la palla al piede e ampi spazi da attaccare è molto pericoloso.

È dotato di buona precisione al tiro, abilità che gli ha permesso di segnare diversi gol senza utilizzare la potenza. Christian ha buon fiuto del gol, anche se in carriera ha mostrato di essere un ottimo assistman. Le cifre raccontano un giocatore molto abile a servire i compagni per andare in rete, si tratta di una rara dote di altruismo, non tipica dei centravanti. Infatti, Kouamé è certamente un attaccante, ma non un centravanti. In carriera le migliori prestazioni le ha fornite giocando in coppia con un’altra punta, in grado di partecipare più attivamente di lui alla manovra o in grado di giocare di sponda grazie ad una struttura fisica importante. Una situazione tattica proposta più volte anche da Vincent Kompany, tecnico dell’Anderlecht, che affianca Kouamé a Joshua Zirkzee, centravanti intravisto lo scorso anno a Parma da gennaio a giugno, la cui struttura supera i 190cm.

L’ivoriano dunque è un attaccante, bravo principalmente in contropiede e senza particolari doti realizzative. Per questo motivo, in passato oltre che punta, è stato utilizzato anche sull’esterno, un ruolo che ne esalta le caratteristiche se la squadra è votato ad un calcio di rimessa.

In Serie A, il primo impatto è stato buono, tuttavia l’infortunio e una situazione poco favorevole alla Fiorentina ne hanno impedito la crescita. Difficile capirne i reali margini di miglioramento. L’arrivo agli ordini di Sinisa Mihajlovic potrebbe senz’altro aiutarlo ad acquisire quella malizia che troppe volte ne ha minato le prestazioni, marcato da difensori che lo hanno limitato con furbizia e mestiere.
Per i rossoblù, l’inserimento di un attaccante abile ad aggredire gli spazi aperti potrebbe essere una buona soluzione alternativa a Barrow, ma non ad Arnautovic. Ciò che realmente manca ai rossoblù è invece un centravanti abile, seppur meno dell’austriaco, a giocare col resto della squadra, e che dunque sia in grado di giocare proficuamente sia con Marko, che con Musa. Un profilo che non corrisponde affatto a quello di Kouamé.
L’inserimento di un calciatore simile potrebbe tuttavia significare che Sinisa e Bigon hanno individuato in rosa la mancanza di una punta abile in contropiede e che dunque possa far variare il modo di giocare della squadra.

Al momento, comunque, sembra difficile che l’Anderlecht rinunci ad uno dei suoi titolari, rescindendo il contratto di prestito in essere con la Fiorentina. Servirebbe a questo punto una forte presa di posizione dell’attaccante ivoriano, che potrebbe anche chiedere con forza il ritorno in Italia.

Situazione da monitorare con evidenti dubbi sul reale valore tecnico dell’operazione.

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