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L’Opinione della Redazione – Bologna, Barrow deve essere valutato su basi diverse

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fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it

Ritorna oggi ‘L’Opinione della Redazione’, la rubrica che dà spazio ai pensieri della redazione di 1000cuorirossoblu sui principali temi della settimana del Bologna, andando ad analizzare due diverse prospettive.

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Tra le caratteristiche di Thiago Motta, la capacità di coinvolgere ed estrarre qualcosa o addirittura il meglio da ognuno dei suoi giocatori è uno degli elementi più importanti che forse hanno spinto i dirigenti del Bologna a puntare sull’italo-brasiliano. A Bologna, nell’ultimo mese e mezzo questa qualità dell’ex tecnico dello Spezia è emersa in maniera importante, c’è un però all’interno di questo sistema rossoblù targato Thiago che emerge ed è un però che risponde al nome di Musa Barrow.

Il gambiano non sembra aver tratta alcun giovamento dall’arrivo di Motta, le sue prestazioni sono rimaste opache come negli ultimi due anni dell’era Mihajlovic, e l’exploit dei primi sei mesi non si è più ripetuto. Sulla valutazione dell’avventura rossoblù di Musa ci sono da fare delle valutazioni, non basta dividersi su due facce della medaglia. Sulla testa e sulle prestazioni del giocatore pesano quei 19 milioni di euro che i rossoblù hanno speso per assicurarsi il suo cartellino a titolo definitivo. Una cifra molto importante per il Bologna, che descriverebbe nono solo un investimento, ma anche la certezza di aver un giocatore importante, costante, a tratti trascinante. Così non è.

Forse è un aspetto caratteriale, forse è un aspetto tecnico, ma quella del Musa rossoblù sembra una traiettoria simile a quella avuta a Bergamo. Inizio sorprendente, straordinario e via via un fuoco che si spegne. Il campione dell’esperienza bergamasca in prima squadra è ormai più ridotto dell’esperienza bolognese, ma i punti in comune sono importanti. Dopo una prima affermazione, Musa sembra aver smarrito lo smalto, e non si tratta solo di livello tecnico, ma di concentrazione, immersione all’interno di un progetto. Difficile pensare che quel lungo repertorio di errori tecnici, siano la vera descrizione del valore di Barrow. E allora c’è da riconsiderare l’intero profilo dell’attaccante gambiano: è davvero un giocatore su cui investire 19 milioni per una squadra come il Bologna? Probabilmente no, ed è da qui che bisogna ripartire per valutare Musa, talento discontinuo, che alla soglia dei 24 anni difficilmente troverà una costanza di rendimento che non ha mai avuto sul lungo periodo. Forse Musa Barrow è un perfetto comprimario, da cui attendersi alcuni exploit, ma su cui non riporre la speranza che possa essere decisivo su tutto l’arco della stagione. Sarà onere di Thiago dosarne l’apporto, in modo da avere il miglior Barrow al momento giusto, nel posto giusto.

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