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Esclusiva – Colombo: “Qui mi sto trovando bene. Il calcio femminile sta andando avanti”

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crediti immagine: Bologna FC


Classe 2003 e originaria di Lecco, Valentina Colombo è una delle giocatrici che arrivate sotto le Due Torri durante lo scorso mercato estivo. La giovane attaccante rossoblù vanta già diverse convocazioni in Nazionale Under 17 e ha giocato tra le fila delle giovanili dell’Atalanta e dell’Inter. L’abbiamo intervistata per i nostri lettori ed è stata una vera e propria scoperta!

Quando è iniziato il tuo rapporto con il calcio?

Ho iniziato a dare i primi calci all’età di cinque anni e i primi a convincermi sono stati i miei compagni di asilo. Ho fatto tutto il percorso con loro, sono sempre stata con i maschi e poi sono passata al calcio femminile.

Hai trovato molto supporto durante il tuo percorso?

Sì sì, avevo il sostegno dei miei genitori, della mia famiglia e di tutti.

È tanto che sei a Bologna? Come ti trovi?

È il primo anno che faccio qui e mi sto trovando davvero bene, non posso lamentarmi assolutamente di nulla.

Avete iniziato molto bene il campionato. Cosa ti aspetti dal proseguo della stagione?

Per ora stiamo facendo un gran cammino, dobbiamo continuare così. Ce la stiamo mettendo tutta, ma ovviamente il campionato è ancora lungo e abbiamo ancora diciassette partite da giocare. Puntiamo in alto.

Siamo in un paese in cui il calcio femminile, tranne la Serie A, non è professionistico. C’è quindi da far convivere lavoro e sport. Come la vivi?

Ci sono persone come me che si dedicano al calcio come primo obiettivo e nel tempo libero hanno altro. Io alleno le ragazzine del Bologna Under 12 e dedico il pomeriggio a loro, mentre altre riescono a incastrare i loro impegni lavorativi e poi dedicarsi alla squadra. È faticoso, ma se tieni al calcio e alla squadra è possibile farlo.

Sei anche tu allenatrice. Come influenza il tuo rapporto con il mister?

Io penso di capire bene il mister, anche perché lo conosco da tre anni e so cosa vuol dire stare in mezzo alle ragazze e allenare un gruppo di ragazze. Forse essendo tutte ragazze grandi e mature è più semplice che avere ragazzine piccole da gestire.

Ti senti ottimista sul futuro del calcio femminile?

Il mondo calcistico femminile sta andando avanti a piccoli passi, ma comunque sta andando avanti. Le ragazzine hanno più possibilità di avere un futuro da calciatrice. Anche io essendo giovane penso di avere ancora una lunga carriera davanti. Sta andando avanti a piccoli passi, ma speriamo di arrivarci il prima possibile.

Il calcio viene spesso raccontato con un linguaggio maschile. Ti infastidisce la cosa?

Si, però secondo me non ci facciamo troppo caso, non diamo peso a queste piccolezze. In realtà non sono piccolezze, fanno la differenza, però non ci diamo pesantezza.

Durante gli ultimi Mondiali ci sono state polemiche legate alla condizione delle donne in Qatar. Per esempio, lì non possono giocare a calcio. La cosa ha influenzato il modo in cui hai seguito i Mondiali?

A me personalmente non è interessato. Penso che le donne siano uguali a tutti, che tra uomini e donne non ci sia differenza. Una donna è libera di guardare il calcio e praticare sport maschili, anzi, mi correggo, non esistono sport maschili e femminili, ognuno è libero di fare ciò che vuole ciò che gli piace.

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