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Primavera, Atalanta-Bologna 2-2: pareggio amaro per i rossoblù, ma la formazione di Vigiani sta crescendo

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fonte immagine: Bologna FC


Pomeriggio uggioso allo Stadio Carillo Pesenti Pigna di Alzano Lombardo, dove Atalanta e Bologna scendono in campo per la 7^ giornata del Campionato di Primavera 1.

Bergamaschi in campo con la classica divisa nerazzurra con pantaloncini e calzettoni neri. Il Bologna in divisa bianca con banda rossoblù a tagliare la maglia nella parte frontale. Pantaloncini e calzettoni bianchi con dettagli rossoblù.

Le scelte anti-Atalanta di Vigiani

Vigiani sceglie un 4-4-2 molto fluido, soprattutto nelle posizioni di centrocampo ed attacco.. In porta il solito Bagnolini; difesa a quattro con Mercier a destra, Amey e Diop centrali, Baroncioni a sinistra. A centrocampo, Idaro gioca destra, Hodzic gioca nella posizione di mediano centralmente, Rosetti qualche metro più avanti e Menegazzo a sinistra, libero di agire quasi da trequartista, dietro la coppia Byar-Ebone.

Bosi, tecnico dell’Atalanta, schiera: Pardel tra i pali; in difesa Manzoni, Tavanti, Guerini e Bordiga. A centrocampo, Colombo e Muhameti. Sulla trequarti Martinelli, Bonanomi e Vavassori, dietro l’unica punta Vanja Vlahovic.

Il primo tempo di Atalanta-Bologna

Comincia subito forte l’Atalanta che controlla fin dal primo minuto il pallone e il ritmo della gara. Vlahovic, centravanti serbo dei nerazzurri (nessun legame di parentela con l’attaccante della Juventus) si fa costantemente pericoloso nell’area del Bologna, ma Diop e Bagnolini gli dicono no in più di occasione nei primi 10 minuti.

Intorno al 13’, primo squillo rossoblù in contropiede. Ebone fugge sulla sinistra, mette al centro dove arriva Idaro che fa la sponda per Byar, ma il numero 67 spara altissimo da posizione favorevole. 

Lo stesso Ebone qualche minuto più tardi va via sulla destra, non serve Idaro involato da solo centralmente. Il numero 9 si mette in proprio, si accentra e col sinistro conclude verso la porta di Pardel non centrando lo specchio.

Al 21’ prima grande occasione per l’Atalanta con Bonanomi. Dopo un’azione in ripartenza veloce dalla fascia destra, il numero 21 della Dea tira dal limite col sinistro e centra il palo alla sinistra di Bagnolini con un bel rasoterra. 

Al minuto 24’, il ribaltamento di fronte che dà una svolta alla partita: Menegazzo recupera il pallone in fase offensiva, entra in area e conclude in diagonale su cui il portiere nerazzurro Pardel dice no. La Dea riparte sul rilancio dopo la parata del suo portiere, va in contropiede con Vavassori in profondità. Il numero 11, su un pallone che rimbalza molto alto, serve di testa Vlahovic che dal limite conclude al volo e buca Bagnolini. 1-0 bergamasco.

La Dea spinge con il suo centrocampo che soffoca la manovra rossoblù. La squadra di Vigiani fatica a fraseggiare e cerca spesso il lancio lungo.

Al 34’, il Bologna ci prova da circa 20 metri con Byar, che però conclude in maniera prevedibile. Un minuto dopo, Vlahovic ci prova su un cross, anticipando Diop ma conclude alto.

Al 36’ Manzoni dell’Atalanta rimedia il primo giallo per un intervento in ritardo su Rosetti.

La reazione del Bologna non è veemente, ma i rossoblù continuano a provarci. Idaro al 37’, dal lato sinistro dell’area di rigore, conclude in porta e impegna Pardel. Sugli sviluppi del corner scaturito dal tiro del francese, secondo giallo della gara per Martinelli. Il giocatore della Dea al limite dell’area, concede una punizione interessante dopo un contrasto falloso su Hodzic. Il piazzato lo calcia Baroncioni col sinistro, ma il suo tiro sul palo del portiere viene respinto da Pardel.

Al 44’ occasione enorme per il Bologna. Menegazzo e Baroncioni scambiano sulla fascia sinistra. Il terzino rossoblù arriva sul fondo e crossa basso. Il pallone scorre in area di rigore, arriva a Rosetti che sul secondo palo di sinistro non trova nemmeno lo specchio della porta, sguarnita.

La formazione di Vigiani ci prova anche nel recupero, ma Rosetti insiste troppo nel dribbling dentro l’area di rigore e si chiude 1-0 la prima frazione.

Il secondo tempo

La ripresa comincia subito col pareggio del Bologna al 47’. A segnare è Menegazzo con bellissimo gol. Diop spinge palla al piede entra in area, serve Menegazzo sul centro sinistra, finta di conclusione col destro, palla spostata sul sinistro e tiro forte sotto la traversa su cui Pardel non può nulla.

Il Bologna spinge con Menegazzo che, nella posizione di trequartista sul centrosinistra, crea parecchi problemi alla difesa nerazzurro che non riesce a tenerlo sotto controllo. Il numero 4 rossoblù si inserisce bene, e viene servito altrettanto bene.

Lo stesso Menegazzo al 51’ conclude forte dal limite, ma il suo tiro viene respinto. Sul ribaltamento la Dea riesce ad arrivare in area con Vavassori. Il numero 11 viene però fermato da Bagnolini in uscita bassa, molto coraggiosa ad impedire il passaggio a Vlahovic, solo al centro dell’area. Sullo sviluppo dell’azione anche un fallo di Amey, che viene poi ammonito a gioco fermo dal signor Caldera, arbitro dell’incontro.

Al 61’ il Bologna la ribalta. I rossoblù scendono sulla sinistra velocissimi, Baroncioni serve Byar al centro, poco dentro l’area di rigore. Il francese imita Menegazzo: finta di tirare col destro, facendo saltare due avversari, e col sinistro incrocia sotto la traversa. Pardel non può nulla: 1-2 per la formazione di Vigiani.

Al minuto 64, primi cambi nel Bologna: fuori Idaro, dentro Cesari; fuori Ebone, dentro Mangiameli. Il tecnico rossoblù torna a giocare così con un modulo più simile ad un 4-3-3 piuttosto che al 4-4-2, piuttosto fluido dello schieramento iniziale.

Al 67’ secondo giallo in casa Bologna, ad essere sanzionato è Hodzic per un fallo in ritardo su Bonanomi.

Al minuto 68, il clamoroso pareggio dell’Atalanta con un brutto errore di Bagnolini. Il numero 1 rossoblù riceve da Amey un retropassaggio, completamente solo. Il portiere del Bologna col rilancio centra Bonanomi in pressione e la palla carambola in porta per il 2-2 bergamasco.

Subito dopo la rocambolesca rete, entra Armstrong per Manzoni.

Ma la gara non ha interruzioni. Il Bologna va vicinissimo al nuovo vantaggio. Un cross basso del solito Baroncioni arriva sul secondo palo dove Pardel devia il pallone e poi è miracoloso sulle conclusioni ravvicinate e in serie di Mangiameli e Cesari.

Al 73’ giallo è lo stesso Baroncioni che spende l’ammonizione per fermare la ripartenza di Vavassori. Il numero 11 atalantino subito dopo viene sostituito dal tecnico atalantino Bosi per Obric; poi Fiogbe prende il posto di Bordiga; e Cassa prende il posto di Bonanomi.

Al 76’, a causa di una accesa protesta, Giovanni Bosi viene espulso dalla panchina della Dea.

Al minuto 82’ altro giallo, questa volta all’indirizzo del neo entrato Obric, che mette giù Baroncioni. Sulla punizione che ne segue, tentativo velleitario di Diop da circa 25/30 metri.

La sfida è accesissima, difese e portieri un po’ distratti. Al minuto 84, Mangiameli non approfitta di un regalo del portiere bergamasco Pardel che sbaglia il rilancio per troppa fretta. Il Bologna si allunga e si sfilaccia a causa della stanchezza. Vigiani, allora, ricorre ai cambi al minuto 86: Svoboda prende il posto di un esausto Hodzic.

I rossoblù non ritrovano immediatamente le distanze e rischiano su una conclusione dell’Atalanta no Muhameti. All’89° Tavanti e Cassa ci provano di testa su cross, ma si ostacolano. Il Bologna risponde un minuto dopo con una conclusione dal limite su cui Pardel fatica ma respinge. 

Il signor Caldera concede 5 minuti di recupero. Il Bologna pur molto stanco ci prova, ma è impreciso vittima delle gambe ormai pesantissime. Finisce così in pareggio la gara. Un punto per parte che non accontenta nessuna delle due squadre.  

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