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Verso la Coppa Italia, i numeri e il momento del Verona di Marco Baroni

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Fonte immagine: Hellas Verona FC


Secondo turno di Coppa Italia col Bologna protagonista. Prima dell’ingresso delle prime otto della graduatoria dello scorso anno, arriva il momento del tradizionale turno autunnale di Coppa Italia. Il Bologna punta ad accedere agli ottavi di finale, anche perché Thiago Motta non sembra voler fare sconti: «Gioca chi merita». L’avversario è l’Hellas Verona di Marco Baroni, con cui i rossoblù si sono scontrati nell’attuale Serie A lo scorso 18 settembre, rimediando uno scialbo 0-0.

Verona a due facce

Nonostante si siano giocate appena 10 giornate del campionato di Serie A, la stagione dei gialloblù si può già dividere in due tronconi. Nelle prime 5 giornate, l’Hellas è riuscito a portare a casa 7 punti, uno dei quali proprio col Bologna; nelle successive 5, chiuse dalla sconfitta sabato sera all’Allianz Stadium di Torino con la Juventus, gli scaligeri hanno collezionato solamente un punto. Le prime quattro giornate, in particolare, avevano in qualche modo illuso che la stagione del Verona potesse essere più tranquilla di quella passata stagione con due successi con Empoli e Roma. Il prosieguo del torneo e l’esaurimento della vena realizzativa di Ngonge hanno invece bruscamente risvegliato l’Hellas che ora si trova al 16° posto con appena un punto sulla zona retrocessione.

Attacco arido

Proprio l’attacco è uno dei grandi problemi della formazione di Baroni. La squadra veronese segna pochissimo. Ad oggi i gol in campionato sono appena 6, tre dei quali sono stati marcati proprio in quelle prime due vittoriose gare, più la terza uscita stagionale contro il Sassuolo. Dalla terza giornata alla decima i gol sono appena tre, e due di queste tre reti sono arrivate in gare poi perse e comunque già compromesse: Djuric al 94’ contro il Frosinone in una gara che vedeva i ciociari già avanti 2-0; Lazovic al 60’ della gara contro il Napoli, in cui i partenopei vincevano 0-3 al termine del primo tempo. Il problema è comunque soprattutto di finalizzazione. Contro Napoli e Milan, imprecisione e grandi interventi dei portieri avversari hanno impedito al Verona di trovare il gol che avrebbe magari cambiato l’esito della gara.

Difesa comunque solida

Il punto di forza, nonostante questo crollo a livello di risultati, rimane la difesa. I veronesi hanno subito fino ad oggi 12 reti in 10 gare. 6 reti sono però state subite nelle sole sfide contro Sassuolo (3^ giornata) e Napoli (9^ giornata). Nelle restati 8 gare sono stati subiti appena 6 reti, in media meno di una a partita. I numeri quindi non devono far ritrattare lo 0-0 del Bologna al Bentegodi un mese e mezzo fa. I rossoblù furono “vittima” della grande organizzazione difensiva degli scaligeri e, a differenza di queste ultime uscite, l’intesa dei protagonisti della fase offensiva rossoblù era da affinare.

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