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Verso Lazio-Bologna, Rocca (Il Tempo): «Dopo la vittoria col Bayern c’è tanto entusiasmo. Il Bologna mi piace molto, sta lavorando molto bene anche in società»

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Fonte immagine: S.S. Lazio


A poco meno di 24 ore dallo scontro diretto dell’Olimpico tra la Lazio di Maurizio Sarri e il Bologna di Thiago Motta, abbiamo fatto una chiacchierata col collega de Il Tempo, Daniele Rocca, esperto delle vicende della formazione biancoceleste.

L’intervista pre Lazio-Bologna

Ciao Daniele, per cominciare ti chiedo dopo quello che è successo mercoledì, che momento è per la Lazio?

«Ciao Stefano. Guarda, qua a Roma, quando si vince un match come quello col Bayern Monaco si cancella tutto. È una vittoria unica nel suo genere. La Lazio ha tante partite iconiche nella sua storia. Ma questa volta la Lazio, da vittima sacrificale, è stata carnefice contro una delle più grandi squadre al mondo. In questo momento in casa Lazio è tutto stravolto: ciò che è successo prima di mercoledì è azzerato. La Lazio ora è la squadra che ha sconfitto il Bayern e si aspettano che domenica fornisca una prestazione di livello».

Pensi che a questo punto si siano alzate le aspettative nei confronti della squadra?

«I tifosi sono i primi critici e sanno bene che, pur essendo uno scontro diretto, il match col Bologna potrebbe rivelarsi una trappola a livello di motivazioni. E su questo sta lavorando Sarri: quel che è accaduto in Champions è stata una bella parentesi, e può continuare a viverle solo passando dal campionato battendo una rivale diretta per l’Europa».

In questa stagione altalenante quanto ha pesato il calo di Immobile e l’addio di Milinkovic-Savic?

«Immobile è diventato un attaccante diverso rispetto a qualche anno fa. L’età e il fisico non è più quello di un atleta estremamente performante, a causa degli infortuni. Quel giocatore non c’è più, ma abbiamo capito che comunque se viene messo nelle condizioni di segnare è ancora letale. Ma la Lazio non crea più come nelle scorse stagioni e questo perché è venuto a mancare uno come Milinkovic-Savic. Il suo addio pesa tanto. Inizialmente ha sopperito Luis Alberto con un buon avvio di stagione, ma poi si è un po’ perso. Quindi ti rendi conto che prima Immobile aveva molte più occasioni. E infatti dico che se è arrivato a 200 gol, è anche grande merito dei compagni. A tutto questo devi aggiungere anche la stagione non brillante degli esterni».

Che opinione hai del lavoro del Bologna a livello di società e a livello tecnico?

«Nel contesto Bologna è più facile perché alle spalle dell’allenatore c’è un genio come Sartori. Sa fare il suo lavoro al massimo. Questo non significa che Sartori sia infallibile, però è bravo a capire il talento e la loro potenzialità utilità all’interno nel contesto squadra. È il massimo che si possa avere, e il lavoro di Motta è merito anche di quello molto molto buono della società».

Che gara ti aspetti anche ricordando la partita d’andata?

«La partita d’andata mi è piaciuta tanto perché tatticamente è stata una gara da libri di scuola calcio. Le squadre si sono praticamente annullate. Io per il Bologna impazzisco, quando posso lo guardo perché c’è sempre da imparare. Domani mi aspetto un Bologna che. provi a giocare sulle fragilità della Lazio. Ad esempio l’entusiasmo che si è creato dopo il Bayern e il relativo contraccolpo. È chiaro che se la Lazio giocherà come col Bayern per voglia, intensità, dinamismo parte favorita. Ma la prestazione della Lazio potrebbe non essere allo stesso livello di quella di Champions. E poi mi aspetto un leggero vantaggio fisico per il Bologna, pur avendo giocato una gara in infrasettimanale».

Quale giocatore rossoblù ti ha stupito di più a livello tattico?

«Tra i giocatori che sono cresciuti tanto, ti dico uno su cui non avrei puntato un euro è Michel Aebischer. In una situazione come quella della rosa del Bologna, in cui era arrivato Freuler, non mi aspettavo che Aebischer diventasse così importante ed efficace. È il giocatore che mi ha stupito di più, su cui Motta è riuscito a fare un lavoro più importante che su altri. Ti avrei fatto il nome di Beukema, che avevo visto nell’AZ e da cui mi sarei aspettato ancora più di quello che sta facendo».

Chiudo chiedendoti un’indicazione sulla formazione della Lazio.

«Al netto delle assenze, mi aspetto: ovviamente Provedel in porta. Sulle fasce bisognerà capire come sta Hysaj perché nelle ultime due è stato perfetto. Se lui non sta bene direi Marusic e Lazzari al posto dell’albanese. Al centro Gila con uno tra Patric e Casale. A centrocampo Guendouzi, Cataldi e L. Alberto. Davanti tridente F. Anderson, Immobile ed Isaksen».

Grazie Daniele, a presto!

«Ciao Stefano!».

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