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Savoldi: “Il Bologna si è accontentato” – 18 apr

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Giuseppe Savoldi  fu  uno tra i centravanti italiani più prolifici della sua generazione, in Serie A collezionò 405 presenze segnando 168 reti. Inoltre, fu nominato Capocannoniere del campionato 1972-1973, e per 3 volte della Coppa Italia (1969-1970, 1973-1974 e 1977-1978), può vantare il primato dell’attaccante che più volte è riuscito a presenziare nella top ten dei marcatori della massima serie italiana. La redazione di 1000cuorirossoblù lo ha intervistato in occasione di Napoli-Bologna, entrambe sue ex squadre.

Cosa bisogna temere della formazione di Maurizio Sarri?
La risposta è molto semplice; tutto, perché possiede un organico superiore a quello del Bologna. Se la squadra scenderà in campo al massimo della forma sarà difficile riuscirla a fermare.

9 punti separano il Napoli dalla prima in classifica; la recente sconfitta contro l’Inter certifica l’addio allo Scudetto?
Ormai il Napoli ha perso la possibilità di vincerlo, quindi deve solo dare il massimo per mantenere il secondo posto.

Dopo una stagione come questa, il Bologna non può chiudere il campionato con una media di mezzo punto a partita (4 punti in 8 match); Cosa sta succedendo al Bologna?
I rossoblù hanno praticalmente raggiunto gli obiettivi che si erano prefissati, sono ormai salvi e quindi i giocatori si sentoon appagati. Hanno quasi completamente smesso di lottare, non hanno più le giuste motivazioni e i giusti stimoli per continuare ad impegnarsi. A fine ottobre la società ha chiamato un nuovo allenatore per strappare la squadra dalle torbide acque del fondo classifica, la carica e l’adrenalina dei ragazzi era al massimo livello ed ora che hanno compiuto ciò che dovevano fare la loro mentalità si è accontentata del risultato.

Lei e mister Donadoni avete passato una stagione insieme con la maglia dell’Atalanta, che persona e che allenatore è?
Quando giocammo insieme io ero alla fine della mia carriera mentre lui era solo all’inizio, ma ho avuto la possibilità di apprezzare e ammirare sia le sue qualità calcistiche che quelle morali. Lo considero una persona al di sopra della media, porto grandissimo rispetto per lui perché nonostante fosse più giovane di me, mi ha insegnato tanto. A Bologna ha fatto un capolavoro, ha risollevato una squadra che sembrava destinata a retrocedere ancora una volta, e in quella piazza sta ricevendo tutto ciò che si merita. Persona e tecnico eccezionali.

Ha giocato in entrambi i club, i più importanti della sua carriera; pronostico?
Secondo me vincerà il Napoli, considerando che sulla cartaposside un orgnico e qualità superiori a quelle del Bologna. Oltretutto, gli azzurri giocano anche in casa e questo fattore può essere determinante in situazioni come quelle che stanno vivendo le due squadre in cui la motivazione scarseggia. Però non si sa mai , il calcio è bello perché è imprevedibile. Magari i rossoblù scenderanno in campo con una mentalità più leggera, sapendo che non hanno nulla da perdere perché sono consapevoli di giocarsela con una squadra che ha obiettivi ben diversi e la partita potrebbe prendere una piega imprevedibile. Come è successo a Roma.

 

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