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Cabrini: “Destro out? La partita non la si fa con un giocatore” – 18 mar

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In vista della delicata sfida di domenica, a Bergamo contro l’Atalanta, 1000cuorirossoblù ha intervistato in esclusiva Antonio Cabrini, ex calciatore che vestì sia la maglia del Bologna che quella nerazzurra e ora commissario tecnico della Nazionale italiana femminile di calcio. Fu anche uno tra protagonisti della vittoria del Mondiale 1982.

Atalanta-Bologna; aspettative?
Il  Bologna è cresciuto partita dopo partita negli ultimi mesi, l’avvento di Donadoni ha fatto ritrovare equilibrio psicologico e tattico alla squadra. Direi che è l’unica formazione ad avere dato una svolta radicale al campionato, nonostante un avvio di stagione decisamente in salita. Ora mai, sia Bologna che Atalanta hanno raggiunto il loro obiettivo primario, ovvero la salvezza, quindi mi aspetto una partita abbastanza competitiva perché è il momento di sbilanciarsi e di portare la squadra più in alto possibile in classifica.  

Il Bologna ha momentaneamente le pile scariche?
Secondo me no, ha solo commesso qualche errore in più contro squadre molto impegnative con cui battersi, come l’Inter fuori casa. Direi che il campionato del Bologna non si debba basare su questo tipo di gare, ma su altre.

Senza il contributo di Destro, la formazione rossoblù farà fatica a fare risultato?
Dipende sempre dalla motivazione di chi entrerà al suo posto. La partita non la fai con un giocatore, ma con la squadra intera. Sicuramente, Mattia Destro è cresciuto tanto da quando veste la maglia del Bologna, è un elemento che ha contribuito molto ai successi rossoblù e si è sempre sacrificato tanto per la squadra, però c’è la possibilità di vedere all’opera giocatori che hanno giocato un po’ meno e che sapranno comunque dare qualcosa d’importante.

Nelle ultime ore si stanno facendo sempre più forti le voci che collegano Donadoni alla Nazionale Italiana, cosa ne pensa?
Donadoni conosce benissimo il percorso della Nazionale Italiana di calcio e sicuramente riconosce che allenare gli azzurri è una cosa decisamente diversa da allenare una squadra in campionato. Oltre alla chiamata di Tavecchio, Roberto riceverà tantissime richieste da club molto importanti quindi sono diversi i campanelli d’allarme a cui Saputo dovrà fare attenzione. Ma, in fin dei conti, la decisione spetterà solo al tecnico. Fossi in Donadoni punterei ad un lavoro più “quotidiano”, piuttosto che alla Nazionale.

Da buon terzino sinistro che è stato nella sua carriera, che ne pensa di Adam Masina?
Adam è partito molto forte in questa stagione, è un uomo di fascia, fluidificante e ha ampio margine di crescita. Chiaramente, commette ancora qualche errore di troppo ma è ancora molto giovane. Una caratteristica che non deve mai mancare ad un terzino è la capacità di costruire sia fasi offensive che fasi difensive.

Come sta andando la sua esperienza da allenatore della Nazionale Femminile?
Il movimento del calcio femminile è molto in espansione, è chiaro che i risultati positivi possono regalare ancora più entusiasmo. Per quanto riguarda la qualificazione europea direi che siamo in linea con i progetti prestabiliti. 

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