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Radio Casteldebole – Conferenza stampa di Delio Rossi – 17 ott

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Casteldebole, pochi minuti alle 14, piazzale pieno di piccolo calciatori in erba, pronti a mettere le proprie gambe a servizio del Bfc, che di lì a breve inizieranno il loro week sportivo, pieno di partite con i pari età, col sogno di entrare, un giorno, in prima squadra. 

Sala stampa, a pochi metri dall’assembramento delle giovani leve rossoblù, entra Mister Rossi, l”uomo di Torre Pedrera e si prepara al fuoco di fila dei giornalisti presenti, sapendo che difficilmente le perde queste partite.

Mister finalmente si gioca:” Si è stato un periodo dove non abbiamo fatto bene, per cui questa sosta non ce la siamo potuta godere; è una partita delicata dove siamo chiamati a fare risultati. Siamo anche bravini dal punto di vista estetico, ma dobbiamo fare meglio ed essere più efficaci“.

Qual’è il tasto su cui ha battuto di più, durante questa sosta?:”Noi nei momenti topici veniamo un pò meno e questo ci capita durante la partita. Alle volte siamo come una mano aperta: che se la chiudi diventa un pugno, mentre se la lasci aperta corri il rischio di dare solo uno schiaffo. Sono sempre cinque dita ma a seconda di come le usi, cambia il risultato“.

Come stanno i giocatori che hanno avuto i problemi fisici?:” Donsah è recuperato, chiaro viene da un lungo infortunio e starà a me decidere se e come farlo giocare; Ferrari invece è recuperato (fra i non convocati ci sono Acquafresca, Giaccherini e Maietta). Terrò conto di tutto prima di stilare la formazione: perchè c’è una tattica di principio, come s’intende cioè iniziare la partita, e una tattica di sviluppo, che è quella che impone variazioni al variare del tema tattico della partita“.

Ferrari più terzino o centrale difensivo?:” In quella posizione lo hanno convocato in nazionale Under 21 e non Ti chiamano per il Tuo nome, ma perchè Ti hanno visto giocare in quel preciso ruolo. Alex è cresciuto ed è cresciuto tanto in quel ruolo e sta facendo bene. Nella carriera di un allenatore ci sono situazioni contingenti che ti chiamano a prendere determinate decisioni, modificando il ruolo in campo di un atleta“.

Il momento no di Destro, parli con lui, cosa gli dici?:” Parlo con lui, come parlo con gli altri. Come tutti gli attaccanti, io valuto il giocatore per quello che da alla squadra e poi il goal verrà di conseguenza. Molto spesso invece capita l’esatto contrario e il giocatore non facendo goal, si intristisce e non fa quello che dovrebbe fare, sviluppando i meccanismi della squadra. Una volta c’erano giocatori stanziali, “che vivevano” nell’area di rigore (quando ancora non c’era la regola del fuorigioco), pensando che, se non si muovevano, sprecavano meno energie ed erano lucidi sotto porta. Niente di più sbagliato. Io ho avuto Cavani, che rincorreva avversari e faceva chilometri in campo, ma è stato per due anni di seguito capocannoniere. Questo significa che non è una questione mentale, ma di allenamento. In sostanza non solo la squadra che deve servire Destro, ma è anche Destro che deve mettersi a disposizione della squadra“.

Vi lasciamo alla conferenza integrale del Mister.

(foto Orsini)

 

 

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