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RS-STADIO: Il Bologna tra Avellino e mercato – 27 mag

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Ieri sera, poco prima della mezzanotte, il Bologna ha conosciuto il nome del suo avversario in semifinale dei play-off validi per la promozione in A: il campo ha emesso il suo verdetto, dicendo Avellino. E non sarà affatto facile. Vero infatti è che i “lupi” irpini si presenteranno alla gara di andata, venerdì, a soli tre giorni di distanza da una battaglia durata 120 minuti, con sei ammoniti, uno squalificato (Arini, espulso ieri) e probabilmente un paio di acciacchi (Schiavon su tutti) ma è vero anche che la squadra di Rastelli ha mostrato nella gara di ieri al “Picco” una grandissima tenuta fisica e caratteriale, correndo fino all’ultimo e agguantando la vittoria che le serviva (con il pari sarebbe andata fuori) in inferiorità numerica e priva del suo bomber principe e storico, Castaldo. Che, nota a margine, con il Bologna ci sarà. Chiaro quindi che questo Avellino è squadra da prendere con le pinze.

Bologna risponde preparandosi già alla sfida di ritorno: per la gara di martedì prossimo sono andati venduti a ieri 5.000 biglietti, con il “Dall’Ara” che lentamente si riempie, pronto per sostenere la squadra in quei 90 minuti che possono davvero valere una stagione. I precedenti non dicono bene, il Bologna in campionato con l’Avellino ha perso all’andata e pareggiato al ritorno, poche settimane fa, quando Acquafresca ha fallito un rigore che poteva – forse – svoltare una stagione. Nonostante lo svantaggio degli scontri diretti, però, ai play-off conta la classifica del campo: dunque in caso di doppio pari passerebbero i rossoblù, arrivati quarti. Calcoli che però andranno fatti eventualmente solo nei minuti finali del ritorno, non certo adesso.

E intanto il Bologna continua a muoversi per il futuro: voci di corridoio dicono che Corvino avrebbe già bloccato la punta francese Gregoire Defrel, in comproprietà tra il Parma che sta fallendo e il Cesena appena retrocesso, di cui è stato uno dei migliori giocatori: arriverà se sarà Serie A, bruciando una discreta concorrenza (piaceva anche alla Fiorentina, tra le altre) e diventando il primo tassello della squadra del futuro. Prima di costruire il domani, però, serve fare bene nel presente.

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