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Il Resto del Carlino – Da 974 semplici container a stadio

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 A tutte le critiche che sono state mosse a questi Mondiali, va aggiunta quella sul fattore ecologico: stadi che consumano migliaia di litri d’acqua e di energia al giorno, processi di costruzione inquinanti, città che sono state costruite ad hoc nel deserto, …

L’unica forma di “riciclo” che si è vista nella kermesse Mondiale, fa riferimento al luogo che ospiterà gran parte della manifestazione: lo stadio 974. In un mondo globalizzato come quello attuale, il commercio marittimo è fondamentale per l’arrivo e la dipartita di merci il quale si serve di grandi navi da carico e container. Con una mossa piuttosto ingegnosa, gli architetti della struttura che già nel 2021 ha ospitato la coppa araba hanno deciso di far ruotare il loro progetto intorno al numero 974 (prefisso telefonico qatariano).

E così, dato che il luogo si trova in riva al mare, sono stati fatti arrivare quello stesso numero di container di metallo (totalmente riciclati), proprio per omaggiare il vicino distretto industriale di Ras Abu Aboud.

Lo stadio, coloratissimo, è un’innovazione di tipo sostenibile che è capace di accogliere 40.000 spettatori: dal momento che è composto da scatole di metallo, può essere “facilmente” smontato e rimontato altrove. Dopo la competizione Mondiale, infatti, verrà smantellato e messo a disposizione della popolazione locale. È un progetto che vuole “dare il la” a tutta una serie di costruzioni di questo tipo, in cui non si erige più qualcosa di stabile, ma lo stesso palazzo può essere disfatto e ri-assembleato altrove.

Durante questi turni di Coppa del Mondo, lo stadio 974 ospiterà ancora Francia-Danimarca, Brasile-Svizzera, Serbia-Svizzera e gli ottavi di finale del 5 dicembre; i lavori di sgombramento, inizieranno a seguito della Finalissima (augurandoci che le prossime volte si presti maggiore attenzione agli standard di sicurezza).

Fonte: Il Resto del Carlino

 

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