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Casteldebole gioiello per il futuro: solo così si cresce

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Valentino Orsini


 

Quando bisogna ripartire da capo, si rimettono in piedi le fondamenta, le si rende forti, poi si può partire. Saputo questo concetto l’ha capito e interiorizzato fin da subito, per cui ha investito per riprendersi la Serie A, ha confermato la categoria con serenità, ed infine ha trasformato il Centro Tecnico Niccolò Galli in un’isola felice, dove regna la professionalità e l’amore per i colori rossoblù.
Tra le mura del Centro di Casteldebole è da più di un anno che si respira un’aria nuova, con un’attenzione al dettaglio quasi maniacale, grazie a strutture e tecnologie all’avanguardia che permettono a tutti gli staff tecnici e non solo di lavorare al meglio. Lo ha detto lo stesso Inzaghi alla conferenza di presentazione: “A Casteldebole si sta benissimo, qui come al Milan, bisogna pensare solo a lavorare, tutto il resto c’è”, e non è un’aspetto da poco, considerando lo spessore tecnico della squadra, di certo non di altissimo livello. La forza della squadra andrà migliorata e migliorerà, ma di certo non si può prescindere da un Centro all’avanguardia per diventare davvero forti, sia come società, che come squadra.

PRIMA SQUADRA

I ragazzi di Inzaghi hanno a disposizione 4 campi a Casteldebole, tutti sempre in perfetto stato, più una struttura interna all’avanguardia per analisi dei dati.
Non c’è un dettaglio trascurato per la rosa, che, come ha detto lo stesso mister piacentino, deve solo pensare a lavorare.
In tanti diranno che si poteva prima investire sulla squadra, poi sul Centro Tecnico, ma i risultati dicono che chi vince, ha anche delle strutture di altissimo livello, su cui i proprietari hanno investito moltissimo. In Italia potremmo citare l’Atalanta, che fa un lavoro splendido da anni, o chiaramente le big come Milan e Juventus. I rossoneri hanno a disposizione forse il più bel centro sportivo, che misura 160 mila metri quadri, mentre a Torino è stato da poco inaugurato il gioiello della Continassa, che ospiterà la prima squadra. I bianconeri si stanno sempre più avvinando alle eccellenze mondiali, come le due regine spagnole, che dispongono di due centri sportivi splendidi. Quello del Real, ad esempio, misura addirittura 1 milione e 200 mila metri quadri, con 12 campi da gioco e uno stadio da 6000 posti. Tra quelli nuovi è sicuramente da citare il “City Football Academy” del Manchester City, inaugurato nel 2014, composto da 16 campi e da strutture di ultima generazione. Il tutto collegato all’Etihad Stadium, dove i ragazzi di Guardiola giocano le partite in casa.

SETTORE GIOVANILE

Le strutture si costruiscono anche, e soprattutto, per far crescere i giovani nel migliore dei modi. In questo Saputo ha da subito spinto molto, portando tutte le squadre del settore giovanile a Casteldebole, mettendo a disposizione ben 4 campi, con quello della Primavera in sintetico e sempre in condizioni ottimali.
I risultati si vedranno tra qualche anno, non spaventiamoci se la Primavera retrocede, non è una tragedia, e come ci ha detto il responsabile del settore giovanile Daniele Corazza: “I risultati si vedranno nel prossimo futuro, il 2017/18 è stato il primo anno in cui avevamo a disposizione tutto questo, e ancora non ci pare vero, non eravamo abituati. Partire dalle strutture è quello che ha voluto fare il nostro Presidente ed è una cosa fondamentale per noi”.
Importante per il Bologna, ma anche per tutti gli altri Club italiani, che non sempre investono nelle strutture destinate ai giovani. Molti Club ospitano le squadre delle giovanili nello stesso Centro Tecnico della prima squadra, ma alle volte creando dei problemi logistici. Molte squadre sotto la Primavera si ritrovano a volte ad allenarsi nello stesso campo, riducendo e di molto la qualità dell’allenamento. Il Napoli in questo senso deve correre ai ripari, e De Laurentiis ha dichiarato di avere un piano in questo senso.
La Juventus dopo essersi trasferita alla Continassa, ha lasciato Vinovo completamente al settore giovanile e alla squadra femminile, ma più in generale la situazione sta migliorando negli ultimi anni.
Tra le eccellenze troviamo ovviamente la Juve, la Roma, il Milan, l’Inter e Atalanta; ma stanno sempre più scalando le classifiche l’Empoli, che ha un centro sportivo storicamente di altissimo livello, l’Udinese, il Torino e proprio il Bologna. I casi un po’ più preoccupanti sono quelli del Napoli, del Genoa e del Palermo.
All’estero è anche in questo caso un altro mondo. Il Barcellona ad esempio ha inaugurato nel 2016 un centro tecnico solo per le squadre giovanili, chiamato “La Masia”. Qui sono cresciuti un’infinità di giocatori, anche se negli ultimi anni è suonato un campanello d’allarme, per la fuga di talenti che ormai stava investendo il Club blaugrana. La sensazione diffusa era che al Barca non ci fosse spazio, indi per cui i giovani si facevano ingolosire dalla moneta sonante di società che promettevano subito il posto in prima squadra. Discorso sensato vista l’enorme qualità della prima squadra catalana, ma gli errori di gestione negli ultimi anni sono pesati non poco, e molti talenti pestano ormai altre terre.
Un altro gioiello è il “Tottenham Trade Center”, che si estende per ben 30 ettari di terreno, costituito da 15 campi da gioco, più due indoor. Anche qui c’è grandissima attenzione per l’academy, che ha a disposizione ben 11 campi.

Parlando di centri tecnici legati ai giovani non si può non citare l’Olanda, dove spicca il modello Ajax. La struttura chiamata “De Toekomst” ospita ovviamente la prima squadra, più le selezioni giovanili e la squadra femminile. Il centro è una vera e propria città dello sport, con 7 campi da gioco, 14 spogliatoi e una polisportiva. I quasi 200 ragazzi che crescono in questa oasi hanno tutto per migliorare.

Non si vince solo grazie alle strutture, ma non si vince se queste deficitano. Il Bologna lo ha capito e sta raggiungendo i top Club, ovviamente facendo tutte le proporzioni del caso a livello economico.
Bisogna lavorare per la prima squadra, ma soprattutto sui giovani, per costruire “Il Futuro”, che in olandese si dice proprio “De Toekomst”.

 

Ecco il nostro viaggio dentro i cancelli di Casteldebole

Videomaker: Edoardo Pilisi

 

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