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Arnautovic: «Non ho parlato con nessuno, io resto qui. Le persone speciali per me sono la mia famiglia e Sinisa Mihajlovic»

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1000 Cuori Rossoblù

Questo pomeriggio alle 15,45 nella sala stampa della sede del ritiro Rossoblù, Marko Arnautovic ha risposto alle domande dei giornalisti presenti, ecco a voi le sue parole:

 

Come stai? Quanto ti fa piacere l’affetto del pubblico?

Io ho sempre un buon rapporto con i tifosi, ho visto che sono qui per noi ci fa tanto piacere. Questo ci aiuta anche negli allenamenti, loro danno una mano anche in questi allenamenti più duri. Io sono quasi pronto.

Sembri felice ora, ti stai riapprocciando al calcio con gioia.

Sono sempre felice quando sto con i ragazzi: il calcio è il mio lavoro e sono sempre felice quando gioco.

Vediamo che durante gli allenamenti ti tocchi sempre le gambe, osservi il piede: è una forma di prevenzione visto quanto successo l’anno scorso?

Sto bene, anche quando mi tocco sto bene. 

Tutti noi abbiamo riportato delle frasi che hai detto durante le partite in nazionale, tutti hanno pensato ci fossero dei problemi seri

Dopo la partita, quando ho detto quelle cose, capisco che poi gli italiani ne debbano parlare, ma per tre giorni, non tre settimane, è questo il problema. Tutti i giorni si è parlato del mio piede e mi sono arrivate voci da tutte le parti, per quello che ho risposto. È meglio che non dia più niente perché quando non scrivono di me sono contento. Io sono come gli altri qui al Bologna ma si parla sempre di me. Io sono tornato da un infortunio che non ho capito e quando sono rientrato non stavo comunque bene, anche se mi allenavo e facevo gol. Ho pensato che sarebbe cambiato qualcosa in nazionale ma no, e quindi ho dato quella risposta quando mi hanno fatto la domanda, sapevo però che anche in vacanza potevo lavorare per recuperare ed è quello che ho fatto, infatti è migliorato. Per me non è un problema che si scriva quando dico qualcosa, lo capisco e lo rispetto, ma che si parli per settimane no, chiedo di rispettare anche me un po’.

Si è parlato tanto del rapporto con Motta, puoi chiarire qual è?

Ho visto che lui ha risposto una volta in conferenza, ed è vero che si è creato tutto fuori: io sto bene con il mister, parliamo di quello che ci serve. Ci parla in campo, non serve andare fuori a cena o a fare un aperitivo, non lo fa con nessuno. Va tutto bene.

Cosa ti chiede di diverso per il suo calcio?

Dice sempre che gli attaccanti devono stare larghi per dare più spazio ai centrocampisti, ma non è strano, è una cosa che ci aiuta: a 34 anni tutti i giorni imparo qualcosa e mi fa piacere.

Quando Motta ha detto che se fosse arrivata un’offerta importante saresti dovuto andare, come l’hai presa? Quanto era avanti l’operazione con il Milan?

Per rispetto non parliamo di mercato: questo non mi piace, il mio lavoro è il calciatore in campo, fuori dal campo lavora mio fratello per me. 

Cosa manca a Barrow per essere determinante?

Quando sono arrivato gli ho parlato e gli ho detto che è un grande giocatore, con grande talento. È una grandissima persona e anche in campo ha tutto per fare bene, ma in qualche momento gli manca quella cattiveria mentale, però parla sempre con il mister. Io spero che esploda, se lo fa diventa un grandissimo.

Cosa ti auguri per la prossima stagione? Qual è l’obiettivo?

Io sono molto scaramantico, e non posso dirti qual è il nostro obiettivo. Sicuramente è giocare bene e far vedere che volgiamo vincere. Personalmente è quello di essere in salute e poi vediamo cosa succede, io faccio tutto per aiutare la squadra. 

Come vedi Zirkzee? Com’è avere un compagno che scalpita per giocare? Ti vedi in un attacco a due con lui?

Si sicuramente possiamo giocare insieme, è un altro di quelli che ha tanto talento ma gli manca qualcosa a livello mentale. È giovane, è normale che voglia giocare ed è giusto. Non è che se ci sono io devo giocare sempre: ovviamente voglio giocare, ma è giusto che lui abbia l’obiettivo di giocare sempre. Ha 22 anni, è forte. A me fa piacere giocare con lui, ma dovete chiedere al mister.

Ti aspettavi Posch facesse così bene al suo primo anno in Serie A?

Quanti gol ha fatto? (Ride, ndr) È il numero uno. Anche per lui non deve essere stato facile arrivare e dimostrare di essere già pronto. Tanti sono venuti e tanti sono andati via. Pensava tanto a questa decisione, ma quando ha iniziato a giocare, a fare gol e assist e a fare bene in difesa la sua confidenza è aumentata. Non c’è un terzino che ha fatto come lui, deve essere nella squadra dell’anno. 

Qual è il ricordo più bello con i colori Rossoblù addosso?

Sono stati tanti: tante partite con la pressione di vincere e che abbiamo vinto. Non ti posso dire ora quale sia la partita più speciale per me. 

Sono andati via tanti “senatori”, vedi un gruppo pronto a prendersi responsabilità o pensi serva altro?

C’è un buon mix tra vecchi e giovani: Dominguez è giovane ma ha preso le responsabilità per fare il capitano, così come Jerdy. Molti possono prendersi la responsabilità e c’è un buon mix. 

A gennaio hai avuto difficoltà fisiche: hai mai pensato di andartene? Pensi di restare fino alla fine del contratto?

Io non so cosa può succedere domani: ho un contratto di due anni e sono contento qui. Sto bene con tutti, soprattutto con i tifosi che mi sono stati sempre dietro. Sapete bene che il calcio è strano, però questi segnali di mercato non ci sono: io sto qui, non ho parlato con nessuno, neanche con mio fratello.

Ti hanno voluto qui Sabatini e Mihajlovic: quante volte ti capita di pensare a Sinisa, che ha fatto tanto per te?

Per me è difficile parlare di lui, sono stato anche durante le vacanze in Serbia. Anche lì tutti mi hanno chiesto come era e ho sempre parlato di lui con il sorriso: è stato un uomo speciale per me. Le persone speciali per me sono la mia famiglia e Sinisa Mihajlovic. Quando dico Walter (Sabatini, ndr) mi viene da ridere: quando mi chiama mi insulta, ma in modo positivo, anche con lui un gran rapporto. Non voglio lasciare fuori neanche Fenucci e Saputo: anche loro hanno fatto un gran lavoro per portarmi, li rispetto tanto. Siamo qui, stiamo facendo un gran lavoro, forza Bologna e ci vediamo tra due settimane in Coppa Italia e poi con il Milan.

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