Il Resto del Carlino – Bologna FC, attività ferme almeno fino a lunedì

È arrivato nella giornata di ieri anche per il Bologna il rompete le righe. Atteso ed inevitabile dopo che il Decreto Legge “Io resto a casa” ha fermato anche l’ultima attività che sembrava non volesse arrendersi all’emergenza Coronavirus, il calcio.

La giornata del Bologna ieri, come riporta Marcello Giordano su Il Resto del Carlino quest’oggi, è cominciata con l’annullamento degli allenamenti di Prima Squadra e Primavera, le uniche che erano ancora impegnate a Casteldebole. Il Centro Sportivo da ieri è chiuso, deserto. Tutti a casa. Staff, giocatori, medici, collaboratori vari.

È rientrato a Roma, a casa con la famiglia, anche Sinisa Mihajlovic. Il tecnico, che in città a Bologna alloggia in un albergo del Centro Storico, è stato consigliato dai medici di rientrare nella sua abitazione della Capitale, visto che nel Lazio la situazione è meno complessa che in Emilia. Per il tecnico, reduce dal trapianto, è meglio stare lontano da luoghi troppo affollati, soprattutto in una zona ad alto rischio. Anche se l’Italia è ormai tutta <<zona protetta>>, citando il Presidente del Consiglio.

Come il Bologna, hanno fatto anche Milan, Cagliari, Fiorentina e Lazio. Tutto fermo almeno fino a lunedì. Almeno fino a che i medici non troveranno una soluzione per svolgere degli allenamenti nel pieno rispetto delle norme sanitarie indicate dal Ministero della Salute. Nella giornata di ieri i responsabili sanitari della squadra hanno svolto in videoconferenza il primo confronto per programmare i nuovi allenamenti. La prima ipotesi sarebbe quella di dividere il gruppo in tanti mini-gruppi e svolgere le attività in fasce orarie diverse.
L’unica certezza oggi è che il pallone della Serie A non rotolerà ancora per qualche giorno.

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