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Serie C, la Rari Nantes Bologna e una regular season da incorniciare

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Ph: Paolo Tassoni

L’inizio stagione della Rari Nantes Bologna in ambito maschile non si era sviluppato in uno dei climi più miti: a metà dell’estate era arrivata la notizia dell’abbandono della prima squadra maschile da parte di mister Gamberini, da anni alla guida della serie C, e settimana dopo settimana erano arrivate abdicazioni da parte di membri storici della formazione felsinea per motivi di studio e di lavoro.

La scelta per la guida tecnica della prima squadra rossoblù è così ricaduta su coach Antonio Viola, allenatore e giocatore senza bisogno di presentazioni in casa bolognese e che soprattutto nell’ultimo anno ha dimostrato, accedendo alle semifinali giovanili con il suo storico gruppo under, di poter assumere la guida di una formazione senior, e di farlo soprattutto seguendo il criterio che da anni contraddistingue la società felsinea: la linea verde.

L’arrivo di mister Viola, infatti, ha portato con sé l’inserimento in rosa di un gruppo di giovani bravi e volenterosi (il processo era già stato avviato in precedenza da Gamberini) che, nonostante l’inesperienza in categorie che non fossero giovanili, hanno lavorato duramente nel corso dell’anno, raccogliendo i frutti nell’ultima fase della stagione. Insieme all’inserimento di questo nutrito gruppo under, la Rari Nantes ha potuto contare sia su una serie di conferme fondamentali della storica formazione, sia sull’arrivo di elementi giovani ma d’esperienza e rodati nell’ambito della pallanuoto bolognese. Oltre alle conferme di Sgobbi, Cenni, Ferretti, Senigalliesi e Casalino (che nonostante la giovanissima età figura tra gli elementi più esperti in rosa) la Rari ha avuto il piacere di firmare due giovani talenti che, nonostante abbiamo poco più di vent’anni, si sono distinti per maturità e messa a disposizione nei confronti della squadra nel corso dell’anno. Il ritorno di Orlandini dopo un anno di stop e l’arrivo di Schettino dalla President Bologna sono stati certamente elementi dall’apporto fondamentale all’interno di una squadra nuova e con bisogno di creare un gruppo solido che potesse fare risultati anche in acqua.

E così il campionato è iniziato tra tanti dubbi, senza che qualcuno potesse sbilanciarsi in merito a quella che è stata una vera e propria scommessa da parte della società e dell’allenatore. Eppure, già dai nastri di partenza si sono potute intravedere quelle che erano le potenzialità di questa squadra: la sconfitta contro la Jesina, squadra più che esperta e che puntava esplicitamente alla promozione, aveva già lasciato alla formazione rossoblù l’amaro in bocca da partita che si sarebbe potuta vincere dopo solo due giornate di campionato. Poi una serie di vittorie, quasi tutte in larga misura, ed infine la sconfitta nella vasca di Tolentino, prima forza del campionato, di sole due lunghezze. Un buon percorso sino a quel momento (il girone d’andata si era concluso con la Rari sola al terzo posto) ma con la consapevolezza che si sarebbe potuto fare di più: quel qualcosa che sembrava essere mancato nelle prime nove giornate, tuttavia, è emerso prepotentemente nella seconda metà di stagione, dove con un netto percorso in positivo (nessuna sconfitta nel girone di ritorno) la Rari assorbito le consapevolezze che aveva solo toccato nella prima metà del campionato, imponendosi con carattere a Jesi e soprattutto portando a casa i 3 punti nello scontro fondamentale contro Tolentino nella penultima giornata di campionato.

Il “chi l’avrebbe detto” più clamoroso degli ultimi anni della Rari Nantes, che da tempo non riusciva a sbloccare il settore maschile senior, concludendo sempre le stagioni in ottime posizioni senza riuscire tuttavia a cogliere promozioni o playoff: nell’anno forse in cui meno ce lo si sarebbe aspettato, la Rari Nantes è riuscita ad unire in maniera equilibrata qualità, esperienza e voglia di crescere ottenendo un risultato che già di per sé può soddisfare ragazzi e società.

Eppure, sarebbe un errore adagiarsi su questo primo step, perché la posta in palio è più che ghiotta e soprattutto completamente nelle corde di Sgobbi e compagni, che affronteranno proprio Tolentino nelle finali playoff: la Rari Nantes ha già battuto una volta i marchigiani, e nonostante i valori in campo siano diversi (Tolentino ha certamente qualcosa in più a Bologna perlomeno in termini di esperienza) i playoff, come è noto, sono una storia a parte rispetto al campionato, ed in ogni sport riservano sempre sorprese inaspettate. La Rari dovrà dunque prepararsi al meglio per farsi trovare pronta al complicato appuntamento di Tolentino, dove scatterà la fase in o out sabato 10 giugno alla meglio delle 3 partite.

 

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