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È storia: Jannik Sinner è il primo italiano a vincere Wimbledon
Jannik Sinner batte Carlos Alcaraz in quattro set e diventa il primo italiano nella storia a vincere a Wimbledon.
Quest’oggi Jannik Sinner ha scritto un’altra pagina di storia del tennis italiano. Dopo una gara durata più di 3 ore, l’altoatesino ha sconfitto Carlos Alcaraz ed è diventato il primo italiano a vincere il torneo di Wimbledon. Lo spagnolo, campione a Wimbledon per ben due volte nel 2023 e 2024, ha visto sfumare l’occasione di portarsi a casa il terzo trofeo consecutivo.
Quella di oggi è stata la tredicesima sfida tra Sinner e Alcaraz, l’ultima volta è stata in occasione dell’incredibile finale-spettacolo del Roland Garros, una delle finali più mozzafiato della storia. Cinque set, cinque ore e mezza estenuanti in cui il vincitore rimaneva sempre in dubbio fino al tie-break. Alla fine, dopo un primo momento in cui Sinner sembrava avere la meglio, Alcaraz ha cambiato le carte in tavola ed è riuscito a vincere la finale (4-6, 6-7, 6-4, 7-6, 7-6). La sconfitta ha avuto un grandissimo peso per Sinner, soprattutto a livello mentale. Tuttavia, dopo una breve pausa in compagnia della sua famiglia per staccare, il numero uno del mondo ha ripreso ad allenarsi regolarmente con un chiaro obiettivo: Wimbledon.
Wimbledon 2025: il cammino di Sinner
Dopo le vittorie contro Nardi, Vukic e Martinez, Sinner ha tremato contro Dimitrov. Sotto di due set, si è aggiunta la caduta con conseguente botta al gomito. Poi, un fatale colpo del destino. Il bulgaro accusa uno strappo al pettorale ed è costretto a ritirarsi. «Non mi sento un vincitore» ha detto Sinner finita la gara, augurando una pronta guarigione al suo avversario che, proprio due giorni fa, si è operato. Tuttavia, questo è stato l’incipit che ha dato una scossa al numero uno del mondo. Ai quarti di finale contro Ben Shelton, Sinner ha vinto in tre set per 7-6, 6-4, 6-4. La sua determinazione è poi servita a battere in semifinale il 7 volte campione a Wimbledon, Novak Djokovic (6-3, 6-3, 6-4). In tutto, il tempo passato in campo da Sinner per arrivare in finale è stato 11 ore e 3 minuti.
Wimbledon 2025: il percorso di Alcaraz
Ben più lungo invece è stato il tempo di Carlos Alcaraz: 16 ore e 33 minuti. Lo spagnolo ha faticato di più per raggiungere la finale a partire dal primo turno. Lo spagnolo infatti, ha dovuto affrontare un immenso Fabio Fognini in un epico scontro durato 4 ore e 37 minuti, al termine del quale l’azzurro ha annunciato il suo ritiro. Dopo le vittorie contro Tarvet, Struff, Rublev e Norrie, Alcaraz ha affrontato Taylor Fritz in semifinale. Il secondo nel ranking ha battuto l’americano per 4-6, 7-5, 3-6, 6-7.
Sinner vs Alcaraz: la finale
La gara inizia alle 17.20 italiane (16.20 inglesi). Sinner sceglie di rispondere e lo spagnolo inaugura la finale con due ace consecutivi. In 44 minuti e con un punto a dir poco spettacolare, Alcaraz chiude il primo set. Lo spagnolo perde il servizio sul 2-2, poi reagisce e trova il contro-break sul servizio dell’azzurro sul 4-3. Sinner sbaglia qualche colpo di troppo nel finale e serve sul piatto l’occasione di chiudere allo spagnolo che, alla fine, conquista il set con il risultato di 6-4.
Ma la risposta di Sinner non tarda ad arrivare. Il numero uno al mondo strappa il servizio ad Alcaraz al primo game del secondo set, consolida il break e mantiene il vantaggio fino in fondo. Alcaraz concede la chance per il doppio break, alla fine annullata. Nel game decisivo, l’azzurro non sbaglia e chiude per 6-4. Sinner ritrova così la sua forza e domina anche il terzo set grazie ad un break ottenuto al 9° game chiudendo il set ancora per 6-4.
Il quarto set vede un Alcaraz particolarmente nervoso e un Sinner più sicuro di sè. Il terzo game è decisivo: l’azzurro strappa ad Alcaraz la prima palla break e set indirizzato. Jannik si trova ancora con tre match point a disposizione ma stavolta non serve il 5° come a Parigi. Sinner vince 6-4 e diventa il primo italiano a trionfare a Wimbledon.
Le parole di Sinner dopo la vittoria
Sul suo avversario Carlos Alcaraz: «Comincio con Carlos. Un torneo incredibile. Grazie per il giocatore che sei, è così difficile affrontarti. Però abbiamo un bellissimo rapporto fuori e sul campo. Cerchiamo di costruire una rivalità e per farlo abbiamo bisogno dei migliori team del mondo. Tu hai un bellissimo team e se continuerai così avrai questo trofeo tante volte. Già l’hai vinto due (ride ndr)».
La sconfitta al Roland Garros come insegnamento: «A Parigi la sconfitta è stata durissima, ma alla fine non importa come vinci o come perdi soprattutto nei tornei importanti devi capire cosa non ha funzionato e lavorare lì. Usare la sconfitta e continuare a lavorare ed è uno dei motivi per cui sono qui ora con questo trofeo. Sono grato per essere in salute e circondato dalle persone che sono davvero importanti per me. L’ultimo game ho servito molto bene e sono molto contento per questo, poteva essere cruciale ma sono davvero contento di essere riuscito a controllare i nervi».
Sull’essere diventato membro onorario: «È fantastico essere in questa posizione. Non avrei mai pensato di arrivarci, quando si è giovani è il sogno dei sogni perché lontanissimo. E adesso, sto vivendo il mio sogno: è bellissimo».
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