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Fortitudo Baseball: Riscatto in gara tre dopo due sconfitte – 1 mag

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GARA 2 – Dopo aver “regalato” gara-uno, giocata venerdì a Bologna, alla T&A San Marino, l’UnipolSai si è ripetuta nella partita di ieri pomeriggio. Risultato (6 a 2) ancor più netto, questa volta, per un line-up che non ha saputo andare oltre un’unica misera valida (contro 12, con Chiarini e Duran letteralmente scatenati nel box, dall’altra parte). Nel secondo match della serie entrambi i manager (Mazzotti “spot” per i sammarinesi, e il rientrante Frignani, dopo la squalifica, per la Fortitudo) hanno deciso di affidarsi ai lanciatori di scuola italiana come partenti. Galeotti contro Panerati, con Marval in terza base, e Fuzzi battitore designato, nella formazione bolognese, Santora come DH per la squadra di casa. Panerati ha cominciato male male, con tre valide concesse (Vasquez, Duran e Reginato) al primo turno dell’attacco avversario, ed altrettante al giro successivo (Mazzuca, Chiarini e ancora Duran, dopo una base e un colpito), per un 5 a 0 tutto T&A a fine secondo. Un passivo pesante di suo, e che contro Galeotti prima, poi Florian dal 3°, i biancoblù petroniani – con una sola valida (di Fuzzi al 3°) in tutta la partita – non hanno mai neppur dato l’impressione di poter pensare di rimontare. Tanto più che nell’unico momento in cui l’UnipolSai si è fatta vedere, una battuta in doppio gioco di Marval a basi piene, al 3°, ha chiuso il turno con il minimo dei danni per il San Marino. Anche se De Santis, entrato in pedana al 4°, poi se l’è giocata alla pari almeno fino al 7°, non ci sono state chances per Liverziani e compagni. Il secondo punto, quello del 2 a 6 per al 6°, è venuto senza battere valido, ma grazie a due errori della difesa della T&A, che all’8° ha arrotondato arrivando al 7 a 2.

Successione punteggio: UnipolSai Bologna 001 001 000 = 2 (battute valide 1, errori 0); T&A San Marino 230 100 01X = battute valide 12, errori 2).

GARA 3 – La UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna ha vinto 3 a 2 sul campo della T&A San Marino una partita di capitale importanza, poiché spezza una serie negativa di sconfitte arrivata a tre (compreso quella di Padova di due settimane fa), evita ai biancoblu di subire uno “sweep” contro una concorrente diretta per le posizioni di vertice della classifica, al quale la squadra bolognese vuole rimanere incollata. Gran parte del merito di questo sofferto successo va a Raul Rivero, molto più questa sera di un “lanciatore vincente”, perché, schierato per la prima volta quest’anno da partente, ha resistito sul mound per otto riprese complete, buona parte sotto la pioggia, condizione che notoriamente non è la preferita dai lanciatori, mentre gli avversari si alternavano in staffetta sul mound dei padroni di casa, presentando la giovane promessa Coveri come partente e in successione Oberto, Morreale, Fracchiolla e Camacho. Solo al terzo inning quello che viene definito dai tifosi bolognesi “omone biancoblu” va in difficoltà, aprendo la ripresa con una base concessa a Santora, poi subendo il bunt valido di Poma e il singolo a destra di Mazzuca a riempire le basi. La volata di sacrificio di Vasquez e la valida del “solito” Chiarini portano ai titani le due segnature capaci di ribaltare un incontro il cui equilibrio era stato spezzato al secondo inning dagli ospiti, con un gran doppio di Sabbatani contro il recinto che aveva mandato a segnare Ambrosino. Al quinto inning la UnipolSai riprende il controllo del match, piazzando un doppio in apertura con Infante, che avanza su un bunt di Fuzzi che la difesa non riesce a difendere, poi la successiva battuta in diamante di Marval fa segnare l’interbase italovenezuelano, mentre un pasticcio della difesa che tenta di chiudere il doppio gioco favorisce la segnatura anche di Fuzzi, che regala ai biancoblu il piccolo tesoretto di un punto di vantaggio portato fino al termine dell’incontro. A dire il vero i felsinei si creano una ghiotta occasione per aumentare il divario e succede al settimo inning, quando si riempiono le basi (singolo di Fuzzi, doppio di Liverziani e base intenzionale a Marval) senza out, ma Morreale, subentrato a Oberto, riesce a uscire indenne dalla situazione. Bologna si difende chiudendo bene in difesa e grazie al grande lavoro del suo partente, che dal terzo all’ottavo inning ottiene 15 out di fila, serie interrotta dalla valida di Mazzuca e dalla base concessa a Vasquez, prima dell’out di Chiarini, ultima fatica di Rivero, che chiude la sua prestazione con 110 lanci. A Pietro Paolo Cadoni il difficile compito di chiudere l’incontro, difendendo un minimo vantaggio, come viene chiesto ai “closer” di razza. Il lanciatore di origine sarda affronta clienti non facili come Duran e Reginato, facendoli battere delle volate, ma è Pulzetti ad allungare la sofferenza con una valida interna. La chiusura, come in un classico film western, passa dal successo personale del lanciatore, che mette a sedere un attaccante come Santora, non certo abituato a subire strikeout. Bene così per la UnipolSai.

 

Ufficio stampa Fortitudo Baseball

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