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Pallanuoto

Racconti Rari – Lucia Redaelli, un cuore rossoblù vola in America

Il racconto di Lucia Redaelli sulla sua esperienza negli USA: la borsa di studio con la pallanuoto le ha permesso di vivere un sogno

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Paolo Tassoni
Lucia Redaelli (©Paolo Tassoni)

Racconti Rari – La Rari Nantes della stagione ’24-’25 ha dovuto salutare uno dei propri pregiati pezzi da 90, un talento made in Bo che per più di 10 anni ha difeso i colori rossoblù tra giovanili, serie A1 e A2. Lucia Redaelli, classe 2005, proseguirà i propri studi universitari negli USA, dove peraltro ha vinto una borsa di studio grazie alla sua grande passione: la pallanuoto. La prova che sport e serietà nello studio possano portare a traguardi incredibili. Lucia Redaelli è un vanto per la pallanuoto bolognese ma anche italiana, che potrà esibire un’atleta nel campionato della nazionale americana, a lungo dominatrice tra Olimpiadi e Mondiali.

Da Loretto, vicino a Pittsburgh, Pennsylvania, il giovanissimo difensore ha raccontato quella che è la sua vita adesso. Il corso di studi presso la Saint Francis University, come spiega Lucia, è doppio: la bolognese frequenta un corso “major” in Political science, insieme a un altro “minor” di spagnolo. In America, infatti, c’è la possibilità di scegliere due percorsi di studi paralleli. Un periodo di grandi cambiamenti, dove tuttavia c’è ancora spazio per ripensare con piacere alla vita “di prima”, fatta di famiglia, amici, Rari Nantes e… pasta.

Le parole di Lucia Redaelli

«Ho nostalgia di tutti i miei amici – esordisce Lucia Redaelli – e le mie grandi amiche e compagne di squadra, Laura e Giorgia, quasi più dei tortellini» scherza il difensore. «Se c’è una cosa che mi manca dell’Italia è il cibo: prima mangiavo pasta tutti i giorni, ora solo una volta alla settimana: è davvero faticoso. Inoltre, ho voglia di vedere la mia famiglia e il mio gatto».

Certo, per un’italiana effettivamente è complicato abbandonare casa, famiglia e… pasta per volare dall’altra parte del mondo per studiare. Dopo qualche difficoltà iniziale, l’ambientamento sta procedendo per il meglio: «All’inizio è stato complicato, quasi avevo voglia di tornare a casa per come tutto mi sembrava complesso» confessa Lucia Redaelli. «Ora va sempre meglio: la lingua non è un problema, solo qualche volte mi è capitato di non riuscire a seguire a lezione» sorride la bolognese. «Il college, qui, non si avvicina minimamente all’università italiana: si potrebbe definire al massimo una scuola superiore. Quella americana è una cultura molto diversa, a partire dal modo di parlare o di fare le battute. Non voglio intendere che tutto questo sia negativo – specifica Lucia – ma solo, appunto, diverso».

Bologna manca e si sente. «Gli alti e bassi ci sono sempre. A volte vorrei essere solo a casa mia, davanti a un piatto di pasta o del cibo decente». Quello della pasta sembra essere davvero diventato un problema per Lucia. «In altri momenti, invece, mi rendo conto di come questa esperienza cambierà la mia vita. Un pensiero allo stesso tempo fantastico e pauroso. Ho già tanti amici, lo sport mi sta aiutando tanto da questo punto di vista. Una cosa, però, è certa: Bologna e le persone che sono lì mi mancheranno sempre».

La pallanuoto: una costante

Ci sarà una costante nella vita di Lucia Redaelli anche nella sua avventura oltreoceano: la pallanuoto. Alla Saint Francis University, grazie alla borsa di studio ottenuta attraverso l’ottimo lavoro svolto in vasca, Lucia avrà la possibilità di giocare in uno dei club universitari più prestigiosi a livello continentale. «Sono davvero fiera di questa borsa di studio. La pallanuoto che porto con me in America è quella che mi ha insegnato la Rari Nantes. Cerco sempre di mettermi cuffia e costume del Bologna per ricordarmelo» scherza Lucia. «Se sono qui è solo grazie agli sforzi che ha fatto la società ha fatto per me e per la squadra dove ho giocato per più di 10 anni. Ringrazio di cuore la Rari: questa borsa di studio non è solo un’occasione incredibile per vivere un’esperienza unica, ma è soprattutto il premio perfetto dopo anni di sforzi e giornate passate in piscina ad allenarmi».

Lucia Redaelli in azione crediti Michele Morselli

Lucia Redaelli in azione con la Rari Nantes lo scorso anno (©Michele Morselli)

La pallanuoto americana è profondamente diversa rispetto a quella europea. Lucia e la squadra del Saint Francis viaggeranno per tutti gli USA per disputare il proprio campionato. «La pallanuoto qui è davvero strana, ci sono idee di gioco completamente diverse. Il livello in allenamento per ora è medio-basso, ma sono sicura che si alzerà quando inizierà la stagione. Mi aspettavo una preparazione molto più faticosa, ma forse sono io che non faccio testo, essendo abituata agli allenamenti del mio ex allenatore Andrea Posterivo» sorride Lucia, memore delle fatiche durante gli anni bolognesi. «Abbiamo appena iniziato i doppi allenamenti, a breve svolgeremo qualche amichevole. Se c’è una cosa che non mi entra in testa sono i numeri per indicare le posizioni: qui funzionano al contrario!».

«Il campionato ci porterà a viaggiare tantissimo. Saremo spesso a Los Angeles e San Francisco, ma giocheremo anche a New York, Philadelphia… Trasferte lunghe che ci porteranno a restare in giro anche 4-5 giorni. Saint Francis si trova in prima divisione, che corrisponderebbe, in Italia, a una sorta di serie A1, dove giocano circa una decina di squadre. Ce la vedremo, durante l’anno, con club come Harvard o Princeton: non vedo l’ora! Nel weekend disputeremo tantissime partite, anche 3 al giorno» continua Lucia, conscia che sarà un anno molto impegnativo.

Lucia Redaelli: «Rari, forza e coraggio»

Infine, non è mancato il pensiero di Lucia Redaelli per la sua vecchia squadra, la Rari Nantes Bologna, che è da poco rientrata in acqua e si appresta ad affrontare una nuova stagione in serie A2. Anche a migliaia di km di distanza, il cuore resta rossoblù. «Mando il più grosso degli in bocca al lupo alla Rari. Dopo 10 anni è molto strano non vestire più questi colori. Lo scorso anno è stato fantastico e ci siamo levate delle belle soddisfazioni. ora auguro alla società di raggiungere tutti gli obiettivi che vuole». Parlando delle ragazze: «Mi mancherà davvero molto giocare con loro. Mando un bacio anche al mio allenatore Andrea Posterivo, al quale auguro di vivere una grande stagione. Grazie per tutto quello che mi hai insegnato, lo porterò con me».

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