Tennis
Davis Cup: la griglia di partenza
Chi vincerà la Davis? Ecco la griglia ai nastri di partenza
A meno di quattro giorni dal via, sta per prendere forma la nuova edizione delle Davis Cup Finals, la prima che si svolgerà in quel di Bologna. Dopo mesi e mesi di attesa, gli amanti della racchetta stanno finalmente per gioire: il grande tennis sta per approdare a pochi chilometri da casa, con un evento imperdibile. A conferma di ciò, la risposta del pubblico è stata più che buona, anche perché, al momento, restano circa 1.000 tagliandi invenduti nell’arco della settimana. Ma chi saranno i favoriti? Chi potrebbe squarciare il cielo emiliano come outsider? Ecco il nostro power ranking della vigilia, pronto ad essere scardinato dalle vicende di campo.
8- Austria
La nazionale austriaca ha strappato di forza il pass ad un Ungheria che sicuramente era più preparata, ragion per cui non è una formazione da affrontare alla leggera. Sta di fatto che, con Misolic da numero uno e Rodionov da secondo, i due singolari sono, sulla carta, i più abbordabili del tabellone. La coppia per il doppio, invece, è da non sottovalutare: Erler e Miedler sono giocatori esperti e che si sono già mostrati ad un buon livello. Ma sta di fatto che i due singolari hanno un peso maggiore: ai ragazzi di Melzer servirà tanto cuore e una forma splendida per passare il turno.
7- Belgio
I ragazzi di Darcis arrivano a Bologna caricati da un’autentica impresa. Avere eliminato l’Australia di De Minaur, però, potrebbe essere un biglietto da visita troppo grande, troppo ingombrante per una squadra che dovrebbe fungere da outsider. Pericoli per tutti, favoriti contro pochi, i belgi dovranno fare i conti con un puntino rosso sulla testa di proporzioni enormi. D’altro canto, Bergs e Collignon sono due giocatori dal cuore enorme: dove li porterà il vento?
6- Argentina
I dubbi, qui, non riguardano la formazione, potenzialmente fastidiosa e colma di ottimi giocatori. Ma la superficie potrebbe fungere da impedimento per i sudamericani, che sono tutti terraioli e, soprattutto, attesi dalla Germania di Zverev.
5- Italia
Sarebbero stati i primi della lista, ma, senza Sinner e Musetti, inevitabilmente le aspettative calano. Cobolli, Sonego e Berrettini sono tre singolaristi potenzialmente pericolosi per tutti, ma che dipendono tantissimo dalla condizione del momento. Certo, la maglia azzurra può spingerli al meglio, soprattutto Sonego, però è inevitabile concludere che ci sono squadre più forti. Il doppio, invece, è solidissimo, ed ha pure raggiunto le semifinali delle ATP Finals. Bolelli, bolognese, e Vavassori saranno le voci autorevoli del gruppo: starà a loro guidare i compagni.
Jannik Sinner con la maglia dell’Italia(© depositphotos)
4- Rep. Ceca
Hanno battuto gli USA fuori casa, e sicuramente hanno tre giocatori interscambiabili per due partite. Ma, con un solo doppista, peraltro non un cuor di leone quando la racchetta scotta, vincere il terzo match sarà complicato. In più, sia Machac sia Lehecka e Mensik hanno avuto dei cali importanti verso fine stagione, mettendo in mostra una condizione inferiore alle aspettative. C’è subito la Spagna: il colpaccio può arrivare, ma, ad oggi, è difficile crederci fino in fondo.
3- Francia
Manca un campione di spicco, ma la squadra è equilibrata e può puntare in alto. Con un doppista esperto e talentuoso come Herbert, ex numero due del mondo, e il trio Perricard–Rinderknech–Moutet (escluderne uno sarà la vera impresa), le potenzialità ci sono. Sembrano i favoriti per arrivare in finale nella parte alta del tabellone. Pensate che un giocatore del calibro di Bonzi dovrà sedersi addirittura da “4”.
2- Germania
Dipende tantissimo dalle condizioni fisiche di Zverev e Struff, ma la nazionale tedesca è sicuramente una delle più preparate. Hanno a disposizione il “primo degli umani”, Sasha, terzo giocatore del ranking, e un doppio preparatissimo, con la sesta miglior coppia del mondo (Puetz–Krawietz). Il secondo singolarista, che sembrerebbe essere quello più debole, è Struff. Ma la sua fragilità in classifica non lo rende una minaccia minore, anche perché, appena due anni fa, era il numero 21. In più il suo tennis è facilmente adattabile alle condizioni del torneo. Al suo posto potrebbe giocare anche Hanfmann, ma la scelta più ovvia vedrebbe in campo il trentacinquenne di Warstein.
1- Spagna
La Spagna forse non avrà la selezione più completa, ma conta su un giocatore infermabile come Carlos Alcaraz. Senza Sinner, poi, chi può anche solo pensare di dargli fastidio? Il match contro lo stoico Musetti, che pure è in top 10, deve essere un simbolo della distanza tra i primi due e il resto dei professionisti. L’impressione è che le gare degli iberici partiranno sempre 1-0, e non è un vantaggio da poco.
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