Tennis
La strada verso Bologna: un nuovo Sinner, il caso Musetti e Darderi in crescita
Gli azzurri vanno a caccia di vittorie in quel di Shanghai. L’obiettivo? Guadagnarsi una maglia da titolari alle Davis Cup Finals
Shanghai, Cina. Stanno per concludersi i secondi turni del penultimo Masters 1000 stagionale, senza Alcaraz. E, un pò per questa assenza improvvisa, un pò per il periodo in cui si svolge il torneo, l’evento rappresenta un’occasione per tutti i tennisti che provengono da un ranking “meno privilegiato”. Sono già caduti Shelton, Bublik, Rublev, Ruud, Mensik, Tiafoe e, ahinoi, Cobolli. Però lo sappiamo, se si chiude una porta si apre un portone. E gli italiani che stanno portando a casa ottimi risultati sono parecchi.
Crisi Arnaldi, Cobolli altalenante
Partiamo subito, però, con le note dolenti. Perché due dei nostri azzurri stanno faticando più del previsto nelle ultime settimane, nonostante un soddisfacente inizio di stagione. Il primo è il sanremese Matteo Arnaldi, che sta pericolosamente calando nel ranking, dopo essere stato 36° al mondo a fine maggio. Ora, con la sconfitta al secondo turno di Shanghai, resterà fuori dalla top 70, abbassando drasticamente le possibilità di essere convocato a Bologna. Il ligure è un lottatore, e come tutti i gladiatori sa esprimersi al meglio solo se in una grande condizione fisica e mentale. L’augurio è che sfrutti questa uscita prematura per riprendersi il suo livello e complicare le scelte al capitano Volandri.
Poi c’è lui, Flavio Cobolli. Il 22° tennista del ranking ha battuto un Rublev in vistosa difficoltà per poi uscire sconfitto in due set contro Tien e Munar. Due giocatori contro i quali si può perdere, parliamoci chiaro. Ma, dopo ciò che abbiamo visto quest’estate, era lecito sperare in qualche buon risultato sul cemento, superficie da sempre amara per il romano. La sua resta, ad ogni modo, una stagione di successo, la migliore in carriera, e molto probabilmente verrà chiamato a difendere il titolo azzurro. Tuttavia, per scalzare Musetti e prendersi la seconda maglietta deve ritrovare il massimo della propria condizione, sennò rischia di sedersi in panchina.
Sinner OK, Musetti in fiducia e…
Continua il meraviglioso viaggio di Jannik Sinner nel cambiamento del proprio tennis. O, almeno, nell’allargamento del proprio bagaglio con variazioni sia al servizio sia nei colpi da fondo. I primi risultati sono stati positivi, con il successo nel 500 di Pechino, mentre in questo momento l’azzurro sta esordendo contro Altmaier a Shanghai. In un torneo senza Alcaraz, peraltro, ragion per cui l’azzurro resta il favorito indiscusso per confermare il titolo e accorciare ancora sul numero uno.
L’ottava testa di serie del torneo, invece, ha già giocato. Dopo il ritiro contro Tien e le controversie, francamente difficili da comprendere, che hanno portato il pubblico pechinese ad aizzarsi contro di lui, Lorenzo Musetti è tornato a convincere. Mettendo in mostra, peraltro, uno stato di forma invidiabile, che lo ha portato a lasciare appena quattro giochi a Comesana. Niente male, specialmente considerando che, al netto degli infortuni, il toscano ha saputo reggere egregiamente le fatiche stagionali, senza concedersi ancora un autentico calo. L’anno prossimo sarà difficilissimo, perché bisognerà conservare la classifica e confermare il livello. Ma facciamo un passo alla volta, senza preoccuparci troppo presto: l’obiettivo di fine stagione è la continuità, e Lorenzo ci sta riuscendo.
… La sorpresa
Muso è atteso al terzo turno da Luciano Darderi. Sconfitto a New York solamente da Alcaraz, il nativo di Villa Gesell sta implementando degli schemi efficaci anche su cemento e, con la sua enorme capacità in spinta, è riuscito a fare un passo in avanti sui campi a lui meno congeniali. Che, purtroppo, sono anche quelli su cui si gioca la Davis. Ma dal derby di lunedì lo capiremo veramente: Luciano vale una chiamata? Se non quest’anno, sicuramente durante la prossima edizione potrà giocarsi le sue carte, ne siamo sicuri.
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