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La strada verso Bologna: sale Berrettini, domani in campo Sinner

Gli azzurri stanno lavorando per guadagnarsi una convocazione, mentre Jannik dovrà cambiare qualcosa

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Jannik Sinner
Jannik Sinner (© US Open)

Si avvicina sempre di più la Coppa Davis e, come promesso, dopo gli esiti del sorteggio, che potrete trovare cliccando qui, possiamo finalmente dare inizio alla rubrica di avvicinamento settimanale all’Insalatiera. Da Musetti a Berrettini, passando per il rientro di Jannik Sinner, ecco a voi tutte le ultime news sulle gerarchie di Volandri.

Musetti e quelle maledette finali

Come l’anno scorso, ma fa più male. Lorenzo Musetti si è fermato ancora una volta in finale nel suo primo torneo asiatico, confermando il buon feeling con i campi di Chengdu ma anche una maledizione che va avanti da tutta la sua carriera. Infatti, al netto dei due tornei vinti nel tour, tra cui il 500 di Amburgo contro Alcaraz, il pittore di Carrara sta iniziando a faticare sempre di più quando la racchetta pesa. Certo, non siamo ancora ai livelli di Fokina, ancora a secco di titoli seppur avanti ben due volte per 5-3 al terzo in finale (Washington e Delray Beach), ma la situazione inizia ad essere scomoda. Specialmente tenendo conto del passivo di cinque sconfitte nelle ultime due stagioni, di cui due proprio in Cina, si può iniziare a sospettare un blocco mentale.

Lorenzo Musetti (© Montecarlo Tennis Masters)

Lorenzo Musetti (© Montecarlo Tennis Masters)

E ricordiamolo: quando si veste la maglia azzurra, la pressione si moltiplica. Volandri terrà conto sicuramente di questo aspetto, ma bisogna vedere se il “terzo” sarà pronto. Così, mentre Cobolli si prepara a fronteggiare Rublev, Berrettini ha ottenuto la prima vittoria ATP da maggio. Certo, è presto per dirlo, ma lo scorso anno il cemento di Malaga aveva favorito The Hammer. Perché non sognare un romantico ritorno di fuoco di Matteo, ben noto per la grinta quando le cose si mettono male?

Sinner verso il ritorno

L’indiscusso leader della spedizione azzurra, Jannik Sinner, è pronto al rientro. E, per ritrovare la fiducia nei propri mezzi dopo la finale dello US Open, ha scelto il China Open, dall’entry list ben più selvaggia rispetto alla controparte giapponese. Il 500 di Pechino servirà tantissimo per applicare le tanto attese novità preannunciate al termine dell’ultimo slam, ma soprattutto ci farà vedere per la prima volta il nuovo team di Jannik. Infatti, il numero due del mondo ha aggiunto al proprio entourage Resnicoff, fisioterapista espertissimo che, peraltro, lo ha salvato dai dolori al gomito di Wimbledon.

Dopo 15 anni al servizio del tour, l’argentino ha trovato finalmente casa, potendo seguire un giocatore fisso e portando tutti i suoi segreti nel sacco di Jannik. Sono attesissime le “variazioni”, così come i miglioramenti al servizio, colpo con il quale ha un insight qualitativo pari a 8.18, che lo rende appena il trentunesimo al mondo nel fondamentale. Ricomincia la caccia ad Alcaraz, con la Davis sullo sfondo: riuscirà l’altoatesino a riprendersi il trono? Di certo, tutto il calore di Bologna lo attende, sperando di festeggiare successi importanti in Fiera.

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