Tennis
Sinner-Alcaraz: la saga continua
Tra Sinner e Alcaraz al Roland Garros sarà la prima finale slam: il mondo del tennis è sempre più dominato dal giovane duo

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Due nomi e due garanzie. Di spettacolo, anzitutto, perché i loro scontri innalzano il pinnacolo del tennis moderno, ma anche di tanto altro. I due ragazzi terribili sono infatti il presente e il futuro di questo sport, e oggi si contenderanno la prima finale slam. Lo spagnolo desidera il quinto successo, mentre l’azzurro sogna di agganciarlo a quota quattro, vincendo il suo primo grande evento su terra battuta.
Un dualismo inevitabile
Prima del rientro di Jannik, il tennis stava vivendo un momento storico particolare. Nessuno riusciva a imporsi, a raggiungere i punti e i successi ottenuti dal numero uno, e anche lo stesso asso iberico ha faticato. Sono arrivate per lui sconfitte gravi, come quella contro Goffin, ma poi ha saputo rialzarsi. E lo ha fatto, tutt’altro che curiosamente, al rientro del suo grande rivale. Come un pugile, Alcaraz, senza Sinner tra i piedi, non sentiva l’odore del sangue.

Carlos Alcaraz ( ©:depositphotos)
Da Roma in poi è cambiato tutto, dunque. Alla vigilia si parlava di un trofeo incerto, visto che al numero uno serviva tempo e che il due del ranking non stava vivendo la stagione più brillante della carriera. Risultato? In finale, tanto per cambiare, ci arrivano quei due. In sintesi, c’è Sinner, imbattibile per tutti tranne Alcaraz, e c’è Carlitos. Poi, sembra quasi un gradino insormontabile, che li separa da tutti gli altri. E qui non si parla solo di classifiche.
Sinner vs Alcaraz: la prima finale slam
Con due cammini simili, i due volti della racchetta sono arrivati entrambi indenni all’ultimo match dell’Open di Francia. Nonostante Jannik non abbia ancora perso un set, però, la sensazione è che debba alzare il livello, chiedendo di più al dritto lungolinea e alla pesantezza del proprio servizio (trovando anche percentuali elevati). Alcaraz è chiaramente il favorito, ma vedere un Sinner che, dopo tre mesi fuori, rientra e trova due finali in un 1000 e in uno slam su terra, la superficie debole per lui, lascia intendere che stiamo parlando di un ragazzo di un altro pianeta. Allora accendete tutti le TV: l’appuntamento con una spettacolare finale del Roland Garros è alle ore 15.
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