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I trionfi della Virtus – diciannovesima puntata – 1995: il tredicesimo scudetto

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Come pivot arriva Binion e a rafforzare il settore italiani Abbio. La Virtus conclude la prima fase appaiata alla Fortitudo, ma davanti nel doppio confronto. Nella fase a orologio la Virtus si stacca ancora più nettamente vincendo le sei gare, mentre la Fortitudo cade nel derby e a Reggio Emilia. Danilovic vola a Saragozza per ritirare il premio Fiba quale migliore giocatore europeo: andata e ritorno in giornata e arrivo a Bologna tre ore prima di gara uno dei quarti di finale contro Roma. Sasha paga il viaggio con una prestazione non all’altezza della sua fama e la Virtus vince a fatica gara uno, 82-79. Più agevole la partita nella Capitale, 72-80.

In semifinale c’è Milano ed è una serie complicata, ma alla fine prevale il fattore campo, favorevole alla Buckler, 3-2, con le prime quattro partite senza storia a favore della squadra di casa, ma nella quinta la Virtus stacca la spina un po’ presto e rischia di farsi rimontare. In finale c’è Treviso, come due anni prima e, grosso modo, va nella stessa maniera, un rotondo 3-0 e tredicesimo scudetto, il terzo consecutivo, tutti vinti in casa. Danilovic segna 40 punti in gara tre, poi lascia Bologna per andare in NBA, ma la sua storia d’amore con la V nera non è finita.

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