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É BasketCity – Voli e valigie

A BasketCity esce dai giochi anche la Fortitudo, che cade malamente in gara 5 contro Cantù. Bene la Virtus che va 2-0 con la Reyer

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É BasketCity (©Roberta Guerriero)

É BasketCityEccoci arrivati all’ultima puntata di BasketCity, visto che, ormai, in gioco è rimasta solo la Virtus Bologna. Esce di scena infatti la Fortitudo, che cade malamente in quel di Cantù in Gara-5 contro i brianzoli. Unica bandiera che sventola ancora alta sotto alle Due Torri è quella bianconera, che forte del 2-0 su Venezia, vede avvicinarsi il traguardo della semifinale scudetto contro… Chissà.

Virtus, BasketCity è inviolata: 2-0 alla Reyer

La partita di ieri sera è stata un’autentica battaglia alla Segafredo Arena. Presentatasi a fine terzo quarto in svantaggio, Belinelli e compagni hanno saputo riavvolgere il nastro e mettere in cascina un’altra vittoria. Partita di grande sostanza per Pajola, Morgan e Clyburn, che dopo una partenza difficile sta dimostrando, gara dopo gara, di essere il giocatore che in estate era stato considerato un vero e proprio colpo di mercato. Anche senza brillare, la Virtus fa sua una gara importantissima, che permetterà alla squadra di Ivanovic di presentarsi in laguna sul 2-0 di vantaggio e l’eventuale “bella” tra le mura amiche.

Ora si alza la posta: la vittoria a fil di sirena (assolutamente clamorosa vista l’azione) di Trento su Milano porterà la serie tra le due sicuramente almeno a Gara-4. I bianconeri, dal canto loro, hanno invece tutta l’intenzione di meritarsi qualche giorno di riposo attendendo di conoscere l’avversaria, nel caso in cui la Reyer dovesse cedere il passo anche in Gara-3. Si tratterebbe di un bel vantaggio che sarebbe un peccato non sfruttare, in particolare tenendo conto che, in ogni caso, la “sopravvissuta” tra Milano e Trento da affrontare sarebbe senza dubbio un osso non dura, ma di più.

Alessandro Pajola (©Virtus Pallacanestro)

Alessandro Pajola (©Virtus Pallacanestro)

Fortitudo, fine ingloriosa: a Cantù è una disfatta

Ci si era resi conto già nelle due gare d’andata e al tempo del famoso “scempio” d’inizio stagione che vincere al PalaDesio, fortino brianzolo, sarebbe servita una mezza impresa. La Fortitudo andava in terra canturina conscia dei propri limiti, ma galvanizzata dal bis vincente del Paladozza, che aveva portato la serie sul 2-2. Arriva una sconfitta netta, dolorosa, che non lascia nessun grido strozzato in gola, ma che riporta tutte le bilance che si stavano spostando dal lato della fiducia dall’altro, ovvero in direzione del “se ne riparlerà l’anno prossimo” ancor prima che la stagione fosse finita. Male più o meno tutti, con Aradori oasi nel deserto con 25 punti.

Si vedrà, con l’apertura del mercato e con l’avanzare dei playoff, quali saranno le sorti dell’Aquila, che dopo la SuperCoppa ha vissuto una stagione di gran lunga al di sotto delle aspettative. Non l’unica squadra, sia chiaro, a uscire a bocca asciutta da una stagione del genere. Rispetto però a quelle che erano le premesse, soprattutto in seguito alla cavalcata vincente dell’anno passato, ci si poteva aspettare qualcosa di più. Anzi, decisamente qualcosa in più.

Pietro Aradori crediti Valentino Orsini

Pietro Aradori (© Valentino Orsini)

Alla prossima stagione con É BasketCity.

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