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Dalla A (ritrovata) alla Z: il 2015 della Fortitudo – 28 dic

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A come Serie A – Il 2015 è stato l’anno del ritorno della Effe in Serie A. “Bentornati a cAsa”, come recitava lo striscione della Fossa. Al momento si tratta “solo” dell’A2, in attesa di tornare a calcare i parquet della massima serie. Perché la Fortitudo è mancata a tutto il movimento cestistico italiano.

B come Boniciolli – Matteo Boniciolli è arrivato lo scorso Febbraio, prendendo il posto di Claudio Vandoni. Ha riportato la Fortitudo in A2 dopo una post season chiusa senza una sconfitta. Il programma che lui e il suo staff stanno portando avanti sta dando i suoi frutti. La sua Effe potrebbe essere la sorpresa della A2 Est.

C come capitan Carraretto e Corbelli – Arrivato alla Fortitudo in punta di piedi con la sua classica umiltà, è diventato uno dei leader dei biancoblu. Ha trascinato i suoi  in più di un’occasione e lo sta facendo anche quest’anno. Dopo un avvio difficile, dettato dalle rotazioni ridotte, il capitano è tornato. Palleggio, arresto, tiro e canestro: olio su tela da esporre in un museo d’arte contemporanea e far vedere a tutti i settori giovanili. In Fortitudo l’ha portato Luca Corbelli, come detto dallo stesso Carraretto in più di una occasione. È stato DS nella scorsa stagione e da vero fortitudino ha versato lacrime di gioia al Paladozza dopo la promozione.

D come Davide Lamma e Dario Bellandi– Capitano, spirito Fortitudo e attaccamento alla maglia. Questa stagione l’ha visto passare dal campo alla scrivania. Della scorsa restano soprattutto le esultanze, le lacrime dopo la gara con Montichiari e quell’ammissione di colpa, da vero capitano, dopo l’errore contro Udine nel finale.
Dario Bellandi, purtroppo, ci ha lasciati ad Aprile. Un grande uomo, un professionista esemplare che ha avvicinato molte persone al basket. Lo ha fatto grazie a quel suo modo di essere e di sapersi rapportare con gli altri. Non potevamo non ricordarlo.

E come Esonero  e Ed Daniel – Claudio Vandoni (vedi lettera V, ndr) ha pagato la sconfitta contro Udine ed è stato esonerato a Febbraio. Va dato atto all’ex allenatore biancoblu di aver firmato senza pensarci due volte in una situazione tutt’altro che facile per la Fortitudo (estate 2014). Per quanto riguarda Daniel: il lungo americano sta facendo vedere il motivo per il quale la società lo ha preso in estate. Domina nel pitturato su ambo le metà campo.

F come Forlì – Ritorno in Serie A ottenuto nello stesso palazzo e nella stessa città in cui cinque anni prima Matteo Malaventura aveva regalato la promozione. C’è una cabala che lega la Effe a quel palazzo e che fa si che ogni cinque anni accada qualcosa di importante per i colori biancoblu.

G come Gennaro Sorrentino – Andata e ritorno per il play italiano. Tagliato e poi tornato a “casa”. Boniciolli gli ha dato fiducia, anche se lo ha minacciato di metterlo sotto con l’auto se avesse continuato con quel rendimento altalenante fra casa e trasferta. Battute a parte, Gennaro Sorrentino sta ritrovando il feeling col canestro. Si sta prendendo tiri fuori dagli schemi e in più di una occasione ha risolto i problemi offensivi dei suoi. Lo ha fatto anche contro Ferrara, dopo alcune ottime prove. Su tutte quella con Treviso.

H come Home – Il Paladozza in questa stagione si è confermato fortino inespugnabile. A Piazza Azzarita nel girone d’andata non è passata nessuna squadra. L’unica sconfitta ” casalinga” è quella con Mantova, ma non rientra in questa voce. In quella occasione, infatti, si giocò a Rimini, causa squalifica di due giornata del Palazzo.

I come Iannilli – In B2 ha dominato e basti un dato per testimoniarlo: 17 rimbalzi in gara 1 dei playoff contro Montichiari. Ha spadroneggiato con un gomito a mezzo servizio, quello operato poi in estate. Si è sempre battuto per i colori biancoblu e anche lui ha scelto la Fortitudo, senza pensarci due volte, in un momento tutt’altro che facile per la società (estate 2014). Nel gruppo biancoblu ha un peso specifico enorme ed è diventato un punto di riferimento per i compagni.

J come Jonte Flowers – Uno dei due americani arrivati in estate. Leader offensivo dei biancoblu. Si è presentato ai suoi tifosi con un trentello contro Imola. La sua assenza pesa parecchio, ma per fortuna Matteo Montano non lo sta facendo rimpiangere.

K come KO – La Fortitudo in questa stagione ha esordito con una sconfitta al PalaRuggi di Imola. In quello stesso palazzo era iniziata la stagione di B2, sempre con una sconfitta. L’avversario di turno in quella occasione era Lugo, ma si parla dell’Ottobre 2014.

L come Leonardo Candi – Uno dei pochi play “puri” rimasti della scuola italiana.  Boniciolli gli ha dato fiducia e lui lo sta ripagando alla grande. La convocazione con l’Under per l’Europeo di categoria è solo il primo passo per un giovane in rampa di lancio. Gioca con la spensieratezza di un ragazzo, ma con la sicurezza di un veterano. In bocca al lupo Leo!

M come Matteo Montano – Leader di quelli veri su entrambi i lati del campo. Lo scorso anno avevano capito tutti che fosse giocatore di altra categoria. Quest’anno vale lo stesso discorso. Peccato per l’infortunio iniziale, ma risolvere tre partite su tre, soprattutto a Recanati, vuol dire che questo ragazzo ha tutte le carte in regola per sfondare. Predestinato.

N come Nazzareno Italiano – Uno dei due acquisti, con Carraretto, per rinforzare al Effe dello scorso anno. È diventato un idolo dei tifosi per la “garra” che mette in ogni partita. Uno come lui a perdere non ci sta neanche nei tre contro tre in allenamento. La mentalità è quella giusta, poi il clima del Paladozza contribuisce ad esaltarlo.

O come Occasione – Questo è uno dei termini chiave di questa stagione. Molto dei giocatoro in rosa sono esordienti in A2. Boniciolli sta concedendo a tutti l’occasione di dimostrare il loro valore. Molti stanno centrando l’obiettivo, altri sono ancora indietro.

P come Playoff – Per tornare in Serie A la Fortitudo è dovuta passare per i Playoff. Ha battuto Milano, Bergamo e poi Montichiari chiudendo imbattuta in tutte le serie. Alla fine la promozione è arrivata a Forlì contro Siena.

Q come come Querelle con Sharon Drucker – La nota stonata del 2015. La querelle che ha tenuto banco in casa Fortitudo fino alla risoluzione positiva della situazione. Se fosse un’opera teatrale potremmo riassumerla cosi: “Tanto rumore per nulla”.

R come Raucci – Davide Raucci è cresciuto parecchio un questi due anni. Adesso gioca da 3, dopo aver giocato anche nel reparto lunghi. È migliorato al tiro, anche grazie al lavoro estivo svolto con Stefano Comuzzo. Ma, soprattutto difensivamente si sta rivelando devastante. Ne sentiremo ancora parlare.

S come Stefano Comuzzo – Tornato in estate a ricomporre la coppia che sfiorò il tricolore sulla panchina biancoblu. Ha lavorato questa estate cob i giocatori, lui che è uno specialista del lavoro individuale. I miglioramenti sono evidenti. Ma, menzione speciale la meritano anche Federico Politi e Roberto Lopez per il grande lavoro che svolgono in settimana per la preparazione delle partite. Boniciolli ha uno staff di grande spessore.

T come Trasferta – Il vero problema della Fortitudo di Boniciolli di questo inizio stagione. Il tabu è stato sfatato al PalaCingolani di Recanati. Adesso si aprono nuovi scenari per la squadra di Boniciolli. Trieste, Matera e Treviglio: tre trasferte con lo stesso copione e lo stesso finale. Matteo Boniciolli in cabina di regia ha deciso di mutare la sceneggiatura per evitare che a cambiarr debbano essere gli attori. È riuscito anche in questo, lui con tutto il suo staff.

U come Una sconfitta – In B2 Boniciolli ha perso una sola volta, tra playoff e regular season. Sconfitto solo da Pordenone, in trasferta.

V come Vandoni – Ha guidato la Fortitudo nella prima parte di stagione e molto probabilmente ha pagato colpe non del tutto sue. Della sua esperienza in Fortitudo, oltre alle vittorie ottenute, resta anche quell’ammissione di colpa dopo la sconfitta cob Bergamo. In quella occasione difese i suoi ragazzi, prendendosi tutta la colpa per quel risultato negativo. Fuori dal campo poi, si è sempre prodigato per sostenere la ricerca contro il cancro, di cui lui è uno dei testimoni. Ricordiamo tutti l’evento le arance di basket city e la splendida risposta della città di Bologna.

Z come Zero sconfitte – La post season e le final four hanno visto la Fortitudo uscire imbattuta. Nessuna squadra ha potuto nulla contro la corazzata biancoblu.

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