Fortitudo Bologna
Fortitudo tutto cuore ma non basta, vince Brindisi 72-69
La Fortitudo lotta fino all’ultimo ma cede nel finale alla Valtur Brindisi: prova gagliarda dell’Aquila, migliore in campo Mian

VALTUR BRINDISI 72-69 FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA (19-21;18-11;17-16;18-21)
Valtur Brindisi: Buttiglione, Brown, Laquintana, Arletti, Del Cadia, Vildera, Fantoma, Ogden, De Vico, Radonjic, Calzavara. All. Bucchi
Flats Service Fortitudo Bologna: Thomas, Vencato, Aradori, Battistini, Bolpin, Panni, Cusin, Mian, Fantinelli, Freeman. All. Caja
Arbitri: Miniati, Maschio, Lupelli
Aggancio ai piani alti rinviato in casa Fortitudo: a Brindisi succede di tutto e i biancoblù sembrano essere quasi in grado di vincerla col pareggio di Freeman a 30″ alla fine. I padroni di casa sfruttano un maggior cinismo nel finale e qualche persa di troppo dell’Aquila, alla quale va comunque il merito di aver lottato fino all’ultimo secondo della gara. Finisce 72-69 in terra pugliese, con Fabio Mian grande protagonista per la Effe con 24 punti.
La cronaca di Brindisi-Fortitudo: primo tempo
Quintetti iniziali:
Valtur Brindisi: Calzavara, Brown, Arletti, Ogden, Vildera
Fortitudo Bologna: Fantinelli, Bolpin, Mian, Thomas, Freeman
Ogden-Mian: è questa la coppia d’attacco che accende i primi 2′ di gioco, dai ritmi particolarmente alti. La Fortitudo mette il naso avanti ma Brindisi, sfruttando la fantasia di Arletti, mette il naso avanti 11-9. La palla corre e le squadre anche, Mian tiene a galla una Effe non troppo precisa al tiro e in difficoltà nel costruire il gioco. Caja risparmia Cusin dal mangiarselo vivo dopo uno dei peggiori palloni persi della Fortitudo, ma il ferro si stringe per i padroni di casa e il primo quarto si chiude 19-21 in favore biancoblù.
É Radonjic l’uomo immagine della Valtur al secondo giro di giostra, che con 8 punti consecutivi riporta i suoi in vantaggio. La truppa di Caja è meno precisa dall’arco e perde qualche colpo in difesa, beccandosi un bis di inchiodate da Arletti che convincono il coach pavese a chiamare minuto per strigliare (eufemismo) i suoi. Si raffreddano le mani da un lato e dall’altro, Fantinelli su propria iniziativa torna a rompere il ghiaccio col canestro ma la tripla dall’angolino di Ogden porta Brindisi sul +5 (37-32) a metà gara.

Fabio Mian, 16 punti nel primo tempo (©Fortitudo Pallacanestro)
Secondo tempo
Caotici i primi minuti di gioco, Brindisi è chirurgica dall’arco e in un lampo la Fortitudo finisce a -9. La tripla di Bolpin è ossigeno per l’attacco dell’Aquila, con gli ingranaggi particolarmente arrugginiti. La Fortitudo fa l’unica cosa che sinora ha funzionato: sfruttare le mani di velluto di Mian, che ripaga la fiducia. La pazienza paga e l’assist volante di Bolpin per Freeman vale il nuovo -1 con 0-7 di parziale. La lotta di Vildera sotto al ferro concede alla Valtur di restare avanti, e l’ultima azione di Brindisi è una ferita che sanguina per la Fortitudo, che va verso la panchina all’ultimo intervallo sul 54-48.
Fatica a scrollarsi di dosso i 6 punti di scarto la Effe, che non riesce a trovare altri spunti nella metà campo d’attacco. Serve grinta e coraggio a Brindisi per piazzare la zampata decisiva, alla Fortitudo per riaprirla. Non segna più nessuno, il ferro sputa fuori tutto: a sbloccarla è quello che non ti aspetti, Cusin, che porta i suoi a -3 a 5′ alla fine. I 5 punti consecutivi di Brown sono una coltellata, dato che valgono il +6 brindisino a due giri e mezzo di lancette al termine. Tripla di Vencato, fischiata dubbia su Mian, tecnico a favore della Fortitudo, tra liberi sbagliati che fioccano e altri palloni che danzano sul ferro. Arriva con le unghie e con i denti il pari 65-65 di Freeman con 30″ da giocare. Calzavara è bravo a sfruttare la disattenzione della Effe nell’ultimo possesso e la retina che si muove da 3 suona mortifera per l’Aquila. 1/2 per Vencato, liberi per Brindisi ma la tripla di Aradori a 3″ tiene in piedi i suoi. Lotteria dei falli vinta dai padroni di casa, finisce 72-69 al Palapentassuglia.
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