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Fortitudo Bologna

Hic Sunt Leones – Il 4 luglio del 2013

La Fortitudo batte Forlì e si gode una decina di giorni di pausa prima della sfida ad Avellino. Una rapida riflessione dopo un terzo di stagione

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Hic Sunt Leones crediti 1000cuorirossoblù
(©1000cuorirossoblù)

Hic Sunt Leones (S2, E13) – Non si sa mai quale giorno, nella nostra vita, sarà per noi IL giorno. Dante entrerà all’Inferno l’8 aprile del 1300, Colombo ha scoperto l’America il 12 ottobre del 1492, il 4 luglio 2013 Ruggero Dei Timidi faceva uscire “Timidamente io“. E per la Fortitudo? Che data è importante per la Fortitudo? Nel 2025, in realtà, un grosso segno rosso sul calendario ancora non lo abbiamo fatto. E forse il bello sta proprio qui.

Gianluca Della Rosa e Paulius Sorokas (©Fortitudo Pallacanestro)

Gianluca Della Rosa e Paulius Sorokas (©Fortitudo Pallacanestro)

Tirando un paio di somme

Con l’agio di poter attendere (quasi) una settimana ancora prima di rivedere la Effe in campo, è lecito, a un terzo di campionato disputato, poter tirare qualche timida somma. Somme totalmente parziali (scusate il gioco di parole), ovviamente, ma in una classifica che tende molto lentamente a sgranarsi un poco, con le lenti giuste si può iniziare a vedere qualche contorno in lontananza.

In un tran tran di comunicati che arrivano più o meno a ogni giornata disputata (ultimi tra questi Rieti e Roseto) e tra giocatori che un giorno sembrano Luka Doncic, un altro Rok Stipcevic, la Fortitudo si gode il suo equilibrio, la sua mitezza, ricordando senza grandi mancanze le turbolenze dell’anno passato. Quest’anno ci si gode un po’ di pace, perlomeno per quanto sta dicendo il campo.

Alzando un po’ il tappeto saluterà poi la sfilza di infortunati che affollano l’infermeria, con Mazzola ancora a litigare col ginocchio, Imbrò con un grosso interrogativo sulla testa e Moore a sistemare la galeotta caviglia brindisina. Ma Harris (per ora) pare convincere, De Vico potrebbe rivelarsi una discreta (se non buona) alternativa. E allora a tirare la coperta alla fine ci si riesce tutto sommato a coprire, arrabattandosi un po’,e non si soffre un gran freddo neanche durante la notte.

Jordan Harris (©Fortitudo Pallacanestro)

Jordan Harris (©Fortitudo Pallacanestro)

Un po’ di calma per la Fortitudo

A guardare l’orizzonte, come dicevamo, si sente però finalmente un po’ di calma. Una squadra che pare girare bene, senza le bizze evidenti nello scorso campionato, coi ragazzi che sorridono e paiono pure divertirsi quando scendono in campo, e anche chi non gioca partecipa per 40′ a ciò che accade nel parquet. Chi cercava spazio lo ha trovato, chi doveva crescere è cresciuto, chi doveva rendere sta rendendo, con tutte le comprensibili altalenanze che un campionato che esclude la possibilità di tirare il fiato porta con sé.

Sorokas è più granitico delle pantofole che lanciano le madri quando le fai arrabbiare, Della Rosa è passato da sembrare Pollicino all’Orco della fiaba di Perrault, Anumba pare l’amico che all’ultimo dice di essere presente alla serata, e mette pure la macchina. Insomma, è una Fortitudo che può anche tribolare, a tratti, ma che fa, anzi, che fa bene, che quando cade si risolleva sulle proprie gambe senza bisogno di grandi ausili dall’esterno. E, soprattutto, dove contribuiscono tutti, dove non ci sono stelle ma leader, dove non ci sono fari ma tante lucciole. O lampadine, per essere un po’ meno romantici. E se dopo 13 giornate (14 dopo ieri, ma non per la Effe) la classifica dice ancora secondo posto, qualcosa di speciale, questa squadra, pur l’avrà.

Simon Anumba e Gianluca Della Rosa (©Fortitudo Pallacanestro)

Simon Anumba e Gianluca Della Rosa (©Fortitudo Pallacanestro)

Il 4 luglio

Ora, di 4 luglio, nella storia, ce ne sono stati tanti. Nel 1187 Saladino sconfisse il re di Gerusalemme Guido Da Lusignano. Eravamo nel 1300 quando si conobbero Romeo e Giulietta. Nel 1879 Il Regno Unito conquistò il regno Zulu, e nel 1970 il Tonga ottenne l’indipendenza. Come dimenticare poi, nel 2006, l’Italia che vinse ai supplementari la semifinale con la Germania. Nel 2013 uscì “Timidamente io“. Chissà quando sarà il 4 luglio per la Fortitudo, e se ci sarà. Il giorno della svolta. Ma per adesso, davvero, sembra che non ce ne sia davvero bisogno. Perché questa Fortitudo gira benissimo.

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