Fortitudo Bologna
La Fortitudo è ancora viva: battuta Cantù in Gara 3
La Fortitudo parte male ma fa sua Gara 3 grazie a uno splendido secondo tempo. Stratosferici Gabriel e Fantinelli

FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 77 – 68 ACQUA SAN BERNARDO CANTÙ (17-23;15-17;23-9;22-19)
Flats Service Fortitudo Bologna: Ferrucci ne, Bonfiglioli ne, Aradori 8, Gabriel 20, Battistini ne, Bolpin 8, Panni 6, Cusin 2, Mian 9, Fantinelli 15, Freeman 9, Sabatini ne. All. Caja
Acqua San Bernardo Cantù: Valentini 3, Baldi Rossi 8, Moraschini 9, De Nicolao 2, Piccoli 9, Basile 15, Hogue 1, Rismaa 1, Mc Gee 18, Okeke 2. All. Brienza
Una vittoria per dimostrare di esserci ancora, una vittoria per riaprire la serie, o perlomeno allungarla. La Fortitudo ci mette un tempo a capire che oggi è una giornata da win or go home, ma sulle ali della coppia Fantinelli-Gabriel mette in ghiaccio la pratica e aggiunge almeno una partita alla serie contro Cantù.
La cronaca di Gara 3 Fortitudo-Cantù: primo tempo
Quintetti iniziali:
Fortitudo Bologna:Fantinelli, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman
Pallacanestro Cantù: Valentini, Mc Gee, Rismaa, Hogue, Basile
“Ovunque giocherai saremo lì“, canta la Fossa nella suggestiva cornice del Paladozza dipinto di bianco e di blu. Cantù manda giù il boccone e scende in campo meglio della Effe, portandosi in un amen sul 5-0 che dopo 5′ viene ritoccato in 6-13 con il dominio di Basile a fare la differenza. Diventa chiaro che servirà aggiustare le linee difensive e soprattutto mettere la museruola al ragazzone col 21 ospite. A Cantù entra tutto o quasi, mentre la Effe pasticcia più o meno in tutte le fasi del gioco. Serviva forse la tabellata da 3 del buon Panni per navigare verso acque meno torbide, ma la tripla schiaffata da Moraschini fa volare Cantù sul +6 (17-23), vantaggio ammorbidito solo dalla stoppata sulla sirena da Freeman.
Non sembra fare grande effetto il primo gong alla truppa di Caja, che si becca un altro 7-0 per la doppia cifra di vantaggio ospite. C’è da spegnere e riaccendere, come ogni non esperto tecnologico è solito fare nei momenti di maggior bisogno. Torna quindi timidamente la luce, un po’ grazie a qualche triplata ignorante che sempre fa bene alle inerzie biancoblù, un po’ grazie all’abbassarsi delle statistiche ospiti. Urla vendetta l’assist no look di Freeman a Gabriel, che inchioda senza segnare, e alla fine dei conti va anche bene che Cantù non apra ancora di più la forbice sulla sirena: 32-40 sulla sirena del 20′.

La coreografia della Fossa per Gara-3 (©Marco Melotti)
Secondo tempo
Non si riapre nel migliore dei modi la partita, con Freeman che pasticcia oltremodo favorendo il nuovo +11 ospite. Eppure, Caja tira fuori dal cilindro Gabiel, sino a quel momento praticamente silente, che con 8 punti consecutivi aiutato da Aradori firma addirittura il -1 (42-43). Ora è un’altra partita, anche se il doppio fallo (generoso) fischiato a Fantinelli fa alzare i nervosismi e frutta a Cantù un paio di giri in lunetta utilissimi per ristabilire qualche punticino di distanza. Nulla che Gabriel non riesca sistemare: rimbalzo conquistato e tripla del pari, poi la lotta a terra con Valentini, strappandogli la palla dalle mani e firmando addirittura il vantaggio biancoblù. Dentro stabilmente Cusin al posto di Freeman, che guadagna anche qualche prezioso rimbalzo, e all’ultimo intervallo la Effe si presenta sul 55-49, con Cantù a segno solo con 9 punti in 10′.
Si rialza lentamente Cantù, costretto a inseguire la voglia di vincere biancoblù. Adesso è la squadra di Brienza ad essere in difficoltà in difesa, alla ricerca di respiro in mezzo alla pioggia di triple e agli inserimenti costanti di Fantinelli e compagni, volati sul +11. La Fortitudo regge la risalita canturina, trovando in Fantinelli uno splendido baluardo anche in attacco e stringendo i denti quando Cantù fa vacillare il +10 di vantaggio. Tripla di Panni che sa di pietra tombale o quasi per l’Acqua San Bernardo, ma il punto esclamativo lo mette Gabriel, che con una parabola che sfiora il soffitto del Paladozza mette il +16 con due giri di lancette o poco più sul cronometro. Troppo poco per risalire, finisce 77-68 nella festa biancoblù: l’avventura continua. Chissà per quanto, dirà qualcuno, ma Gara-4 ci sarà.
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