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FORTITUDO – La Fortitudo si arrende a Bergamo e Vandoni nel postpartita dice… – 18 Gen

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Una gara tanto importante quanto difficile quella che la Fortitudo ha giocato sul campo di Bergamo. La squadra di coach Vandoni ha affrontato una squadra che nel roster può contare su giocatori del calibro di Masper, Bona e Zanelli. All’andata la Fortitudo vinse 75-65, ma i padroni di casa vivono un grande momento di forma: hanno ottenuto 6 vittorie nelle ultime 8 partite. Una partita che la Fortitudo ha recuperato per ben due volte, ma alla fine non è riuscita a spuntarla. Magistrale prova di Davide Lamma, macchiata, se così si può dire, solo da quella tripla sbagliata nel finale. Anche se, in questi casi, vale il discorso che viene fatto per i rigori: quei tiri li sbaglia solo chi ha il coraggio di prenderseli. Al capitano il coraggio e la leadership di certo non mancano e, per questo, la palla è andata nelle sue mani per quel tiro.

LA PARTITA – Nel primo quarto si assiste ad un sostanziale equilibrio tra le due squadre, con la Fortitudo che chiude il 1 quarto sopra di un punto (16-17). Dopo un buon inizio di Bergamo che si ritrova anche a più 6 (10-4) dopo 5’ di gioco, la Fortitudo recupera e torna ad una tripla di distanza, grazie ai canestri di Iannilli e Samoggia. Una tripla di Samoggia, poi, riporta gli uomini di coach Vandoni a meno 2, ma Bergamo risponde con un tiro di Cortesi. Sul finale di quarto prima Sorrentino dalla lunetta, poi Valentini dalla media, permettono alla Effe di chiudere sul più uno il primo quarto. Nel secondo, invece, cambia la musica: Bergamo inizia ad aumentare l’intensità difensiva, mentre la Foritudo dietro fa fatica e in più di una occasione fa infuriare coach Vandoni. In più di una azione, infatti, i giocatori della Effe erano in ritardo nelle rotazioni difensive e hanno concesso tiri facili ai padroni di casa. Comincia forte Bergamo che con una tripla di Zanelli produce il controsorpasso sugli ospiti, ma Iannilli pareggia i conti dalla lunetta e, così, dopo 2’ di gioco le squadre si ritrovano sul 21-21. Con errori da una parte e dall’altra in fase offensiva, il punteggio resta bloccato per circa 2’, poi è ancora Zanelli a muovere il tabellone. La Fortitudo rimette il naso avantiu grazie ad un canestro di Valentini, ma poi un 6-0 di parziale riporta avanti Bergamo e costringe Vandoni a chiamare timeout. Sul finale di quarto è una tripla di Marco Bona a regalare il più 6 ai padroni di casa, che vanno al riposo sul punteggio  di 37-31. Sul finale di quarto Raucci ha la grande chance di ridurre lo svantaggio, ma sbaglia il tiro del possibile meno 4, meno 4 che arriva nel terzo quarto grazie a due liberi di Iannilli, bravo a subire fallo da Bona. Sul 38-35 viene fischiato un tecnico a Lamma, ma Bona dalla lunetta sbaglia e nell’azione successiva perde palla. Un tecnico, dunque, che non sortisce gli effetti sperati dai padroni di casa. La Fortitudo aumenta l’intensità difensiva e si porta anche a meno 1, ma due liberi di Cortesi riportano una tripla tra le due squadre. Iannilli esce dal campo, imbestialito con gli arbitri, al suo posto entra Mancin ed è proprio un canestro del numero 17 a regalare il pareggio alla Fortitudo. Due liberi di Montano riportano gli uomini di coach Vandoni avanti poi Samoggia porta la Fortitudo sul più 3 (45-48). Bergamo a questo punto si mette a zona, una 2-3 con Bona e Magini di punta, così come la Fortitudo cje in punta della 2-3 schiera Montano e Valentini. Bona trova il canestro del pareggio, ma una tripla di Lamma accompagnata da una meravigliosa esultanza verso la Fossa regala di nuovo il più 3. Bergamo a questo punto si affida alle triple di Zanelli e ai canestri di Cortesi che producono un parziale di 8-0 che rispediscono la Fortitudo a meno 5 in un amen e costringono Vandoni, ancora una volta, a chiamare timeout. Bergamo chiude il terzo quarto avanti di 3 (57-54), poi comincia l’ultimo quarto segnando con Chiarello il canestro del più 5. Vandoni a questo punto rimanda in campo Iannilli, richiamando Mancin in panchina. Il lungo della Effe dopo un buon impatto, si è un po’ perso. Nei momenti difficili ci pensa ancora Lamma che da 3 prima regala il meno due e poi, sempre dalla lunga, anzi dalla lunghissima (da 8 metri) regala il più 1 alla Fortitudo. La squadra di Vandoni produce un parziale di 0-10 e si porta a più 5, ma i padroni di casa rispondono con un contro parziale di 5-0 e si portano in parità sul punteggio di 64-64 a 5’ dalla fine. A un canestro di Bona dalla media, risponde Iannilli e le due squadre rimangono in parità, poi Masper regala il più 2 a Bergamo. A 2’ dalla fine ,Magini regala il più 4 a Bergamo, mentre Lamma si procura un fallo ma dalla lunetta fa 1 su 2 e porta la Fortitudo a meno 3. Lo stesso Magini, poi, perde una palla sanguinosa e regala il possesso alla Fortitudo che con Montano dai 3 metri trova il meno 1. A 36’’ Cortesi regala il più 4, ma risponde Sorrentino immediatamente, sempre dalla lunga. Se da una parte Mercante sbaglia da tre, la Fortitudo ha la palla della vittoria ma Lamma non riesce a realizzare il canestro della vittoria. Vince Bergamo 75-74.

Queste le parole di Vandoni dopo la partita: “Abbiamo avuto intensità difensiva a strappi,  abbiamo preso tanti rimbalzi in attacco ma poi abbiamo avuto scarse percentuali da sotto. A fine secondo quarto eravamo al 35%. Siamo stati sfortunati, anche per l’infortunio di Valentini. Abbiamo recuperato la partita per ben due volte due volte, arrivando fino in fondo punto a punto. Il nostro problema non è l’attacco, dobbiamo migliorare dietro, in fase difensiva. Come avevo già detto nella conferenza prepartita i giocatori non c’entrano con questa sconfitta. Vorrei che i giocatori stessero tranquilli. Io devo essere il parafulmini di questa squadra e basta”.

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