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Il 2016 della Fortitudo: Dalla A sfiorata alla Supercoppa, passando per qualche difficoltà – 30 dic

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Il 2016 sta volgendo al termine. Noi, in questo articolo ripercorriamo l’anno della Fortitudo. Da una cavalcata fantastica dal finale amaro, alle prime difficoltà, passando per la vittoria in Supercoppa.

Gennaio – L’anno si apre con una notizia di mercato. Andrea Iannilli lascia la Fortitudo e si accasa a Tortona. Al suo posto, la Effe prende Valerio Amoroso. Iannilli, che non aveva mai fatto mancare il suo apporto alla causa biancoblu (neanche con un gomito a mezzo servizio), era arrivato in Effe nell’estate del 2014. Quello era un periodo tutt’altro che facile. Ma nonostante le difficoltà, Dante Anconetani e Claudio Vandoni costruirono una signora squadra. Dal mercato al campo. Il 2015 si era chiuso con due vittorie e i primi due punti fuori casa, a Recanati. Il nuovo anno, però, si apre con le vecchie difficoltà lontano dal PalaDozza. La Fortitudo cade prima a Chieti (76-67) e poi a Mantova (77-75).

Per vedere la prima vittoria del nuovo anno serve tornare a giocare al PalaDozza. I biancoblu battono Imola e recuperano Flowers dopo otto partite. Per l’esordio di Amoroso, invece, bisogna attendere il 23 gennaio. Quel giorno i biancoblu espugnano Verona, nonostante le assenze di Raucci e Italiano. L’epilogo del mese racconta di Trieste che espugna il PalaDozza. La squadra di Dalmasson è la prima a farlo in stagione, e resterà anche l’unica nella stagione 2015/2016. Al contrario di quest’anno, in cui già due squadre hanno trionfato a Piazza Azzarita (Verona e Udine).

 

Febbraio – Torna a vincere la Fortitudo. Lo fa in trasferta a Legnano, ma ancora una volta i biancoblu non riescono a dare continuità ai risultati. Una settimana dopo, la Effe viene battuta da Roseto (77-72). Alla squadra di Boniciolli non bastano le grandi prove di Flowers e Daniel, autori di 46 punti in due. Nell’infrasettimanale, la Effe si rialza e demolisce Matera (94-50). Dopo quella gara arrivano la sconfitta a Treviso e la vittoria contro Brescia, poi avversaria nella finale Play Off. Della gara del PalaVerde resta il rammarico per quella tripla annullata a Flowers, che avrebbe portato la Fortitudo avanti di tre.

 

Marzo – Il campionato si ferma per le Final Eight di Coppa Italia. Alla fine il trofeo lo alzerà Scafati, battendo in finale Mantova. Intanto, la Fortitudo sfrutta quella pausa per mettere benzina nel serbatoio in vista dello sprint decisivo. La squadra di Boniciolli, ancora senza Amoroso, torna in campo il 13 marzo contro una diretta concorrente per la post season. Ma a Ravenna, sono i padroni di casa ad avere la meglio. Smith vince il duello a distanza con un Daniel, che gioca una delle poche gare negative della sua stagione. Quella sconfitta, però, non lascia il segno. La Effe si riprende subito e supera Treviglio al Paladozza. Se Boniciolli sorride per i due punti, lo preoccupano le condizioni di Raucci. Gli esami ai quali si sottopone il giocatore evidenziano una lesione al vasto mediale. Per Raucci la regular season finisce lì. Ne avrà per quaranta giorni.

Aprile – Mancano quattro gare alla fine della regular season. La Fortitudo è a pari punti con Trieste, Treviglio, Verona e Ravenna a quota 28. Cinque squadre per due posti nei Playoff. In questa situazione, la squadra di Boniciolli vince tutte le quattro partite restanti e chiude al settimo posto la regular season. Arrivano due vittorie esterne (Jesi e Ferrara) e due al PalaDozza, contro Recanati e Chieti. Tra queste, forse, quella più importante è quella del Pala HiltonPharma. Una gara che ha aumentato la fiducia nei propri mezzi in vista dei Playoff.

Maggio – Dal tabellone Playoff, la Fortitudo pesca Agropoli. La squadra di Paternoster ha chiuso la regular season al secondo posto. Gara 1 si gioca il 1 Maggio, ed è subito Fortitudo. I biancoblu si impongono 67-72 e mettono già in discesa la serie. Da segnalare, in quella gara, le tre espulsioni. Daniel e Italiano da una parte e Roderick dall’altra. Boniciolli nella serie ritrova anche Davide Raucci. In gara 2 è harakiri Fortitudo. I biancoblu, che avevano toccato anche il più venti, si fanno raggiungere da Agropoli e poi perdono al supplementare. Così facendo, e grazie ad un super Roderick, la serie si sposta al Bologna sull’1-1. Al PalaDozza non c’è storia e la Effe vince entrambe le gare. Due vittorie che vogliono dire quarti di finale contro Agrigento. La Fortitudo, come già accaduto con Agropoli, vince gara 1. Ma in quella gara perde Flowers, causa rottura del tendine di Achille.

La stagione dell’americano finisce lì. Senza uno dei suoi terminali offensivi, la squadra reagisce alla grande. La serie viene archiviata in tre gare, con Valerio Amoroso sugli scudi. In semifinale sarà Fortitudo-Treviso. La squadra di Pillastrini ha nelle gambe due gare in più della Effe e non riesce a spezzare il tabù gara 1. Per la terza volta nei Playoff,Treviso perde la prima gara della serie. Ma la squadra di Pillastrini si riscatta alla grande in gara 2. La Fortitudo torna a Bologna con un meno quarantacinque sulle spalle (90-45).

Giugno – La serie, che passerà alla storia anche per il ritorno in campo di Lamma, viene chiusa in quattro gare.

Sono le due vittorie del PalaDozza a regalare la finale alla Effe. Se in gara 2 era stata vietata la trasferta ai tifosi di Bologna, lo stesso avviene per i trevigiani a Basket City. Mancano gli ultimi gradini verso la Serie A. E per farlo serve battere Brescia. Una squadra solida che ha aggiunto David Moss in corsa. In gara 1, sono gli errori della Effe a permettere ai padroni di casa di avere la meglio. Sul 61-61, i biancoblu non riescono a trovare il canestro che avrebbe girato l’inerzia della gara dalla loro parte. Mentre in gara 2, non bastano Amoroso e un immenso Campogrande.

La squadra di Diana si presenta a Bologna sul 2-0. La Effe non può più sbagliare. E nelle gare casalinghe non lo fa. Vince entrambe le sfide, dominando anche gara 4 (più ventiquattro), e riporta la serie al PalaGeorge. I biancoblu sono ad una gara dalla promozione. Ma l’impresa non riesce. Brescia si porta subito sull’8-0 e la gara finisce per non avere storia (83-59). Resta una stagione andata oltre le più rosee aspettative. Una stagione nella quale qualche infortunio ha condizionato il cammino dei biancoblu. Ma l’immagine perfetta per chiudere la stagione sta tutta nei tifosi che hanno atteso la squadra, al ritorno da Montichiari, al Paladozza. Sta anche in quelli che al PalaGeorge, con la partita già compromessa non hanno mai smesso di cantare.

Luglio – Archiviata la stagione 2015/2016, si pensa già alla nuova. Vengono cambiati entrambi gli americani. Fuori Daniel e Flowers, non senza qualche polemica, e dentro Knox e Roberts. Saluta anche Gennaro Sorrentino, che si accasa a Recanati. Al suo posto arriva Michele Ruzzier. Anche Amoroso, Quaglia e Carraretto non fanno parte del nuovo roster. C’è, però, un grande ritorno. Si tratta di Stefano Mancinelli. E arriva anche Luca Gandini.

Agosto –  Viene ufficializzato Kontatto come nuovo main sponsor. Il 27 agosto è già tempo di amichevole con Princeton. Ma la Effe viene sconfitta al Paladozza. Finisce 87-93 dopo l’overtime.

Settembre – Il precampionato prosegue. La Effe è impegnata prima a Bormio, contro Milano e Galatasaray. Poi a Lizzano, contro Piombino, e a Ravenna. E proprio in un torneo del precampionato si fa male Michele Ruzzier. Accade al Torneo di Caserta, nella gara contro Brindisi. Più tardi quell’infortunio si rivelerà più grave del previsto e verrà fuori un’infrazione al perone. Poi, nel primo impegno ufficiale, è proprio la Effe a trionfare. Vince la Supercoppa, dopo aver superato Mantova e Scafati all’Unipol Arena.

Ottobre – La Effe fa il suo esordio a Chieti, senza Ruzzier e Mancinelli. Al PalaTricalle arrivano i primi due punti della nuova stagione. Ma già nella seconda giornata arriva una battuta d’arresto pesante. Verona passa al PalaDozza, riuscendo in ciò che aveva fatto la sola Trieste l’anno prima. Intanto c’è da registrare il dato che riguarda la campagna abbonamenti, che chiude a quota 4800. Nel mese di ottobre, arriva anche il taglio di Chris Roberts. Per farlo, però, la Fortitudo deve attendere le cinque partite del giocatore in maglia biancoblu. E per questo, non può tesserare Nikolic prima della gara con Jesi del 12 novembre.

Novembre – Il mese si apre con la sconfitta a Mantova. Buono l’esordio di Nikolic a Jesi, nella vittoria esterna. Dopo la vittoria nelle Marche arrivano altre due vittorie con Forlì e Ferrara. In quest’ultima è Mancinelli a segnare il canestro decisivo su assist dalla rimessa di Ruzzier.

Dicembre – La Fortitudo chiude l’anno con la sconfitta casalinga contro Udine, che corona un periodo tutt’altro che esaltante. Oltre a quella con Udine, la Effe è reduce anche dalla pessima prova di Piacenza e dalla sconfitta di Imola. Due sole vittorie in cinque gare, quelle con Roseto e Recanati al Paladozza. Le sfide degli ex, con i ritorni di Valerio Amoroso e Gennaro Sorrentino.  

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