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La parole di Antimo Martino alla vigilia di Fortitudo-Ravenna

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Mauro Donati

 

 

Con il brivido, ma per la Fortitudo, contro Montegranaro, è arrivata l’ottava meraviglia. Ruolino di marcia immacolato per la formazione di Antimo Martino, che oggi in conferenza stampa ha voluto fare il punto sulla prossima sfida che attenderà la corazzata biancoblù: Ravenna, che si presenterà domani alle 18 sul parquet del PalaDozza.

“Dopo due trasferte credo che abbiamo tutti tantissima voglia di riabbracciare il Paladozza, di sentire il calore dei nostri tifosi. In questo palazzo, tutto l’insieme, dà vita a qualcosa di particolare. Vogliamo fare bene e con l’ambizione di farlo nella maniera giusta, al di là del risultato finale. Abbiamo lavorato in maniera regolare, siamo al completo e ci apprestiamo, dopo una vittoria importante come quella contro Montegranaro, ad affrontare Ravenna”.

Come vivrai la sfida da ex, soprattutto in virtù dell’anniversario della tua vittoria dell’anno passato proprio contro la Fortitudo?

“Leggevo in settimana della ricorrenza della partita dell’anno scorso vinta contro la Fortitudo. Ricordo perfettamente quella partita, inserii le seconde linee stanco di quello visto in campo fino a quel momento; la Fortitudo sul +28 staccò la spina ed avemmo la meglio. Nel finale punto a punto mi urlarono di inserire i titolari, mentre io insistetti che, se eravamo arrivati a quel punto in quel modo, il merito era dei “sostituti” e che avremmo chiuso con loro. Ho bei ricordi di Ravenna, ma ora devo pensare alla Fortitudo”.

Pensi che sia stato anche questo a convincere la Fortitudo a scegliere te come allenatore per questa stagione?

“Non credo che il merito sia dovuto solo alla vittoria contro la Fortitudo. Penso che a convincere la dirigenza a portarmi a Bologna sia stata una serie di fattori, compresa la bontà del mio lavoro a Ravenna in questi anni”.

Cosa pensi di Ravenna?

“Questa è una squadra che ha disputato un buon precampionato, incontrando un po’ di difficoltà, compresa la sconfitta contro Cagliari, dalla quale si è ripresa con tre vittorie consecutive. Hanno giocatori capaci di fare canestri importanti sotto pressione, essere attenti sulle situazioni di uno contro uno, su entrambi i lati del campo. Possiamo esprimere una pallacanestro importante, dovremo essere bravi a sfruttare i nostri vantaggi”.

Montano ha fatto un confronto fra te e Mazzon, dicendo di preferire il suo attuale allenatore. Gandini ha detto che la chiave della gara sarà quella di farvi stancare, vista la stazza dei giocatori della Fortitudo. Cosa ne pensi?

“No, sinceramente non mi toccano le dichiarazioni di Montano. Mazzon è un allenatore con più esperienza di me, non è nel mio costume mettermi a fare paragoni. Al di là delle dichiarazioni fatte da qualche giocatore, so il percorso che ho fatto a Ravenna, per me conta la stima della gente e della società. Con Ravenna abbiamo raggiunto risultati importantissimi, giocando in finale di Coppa Italia, andando ai playoff tre volte, nonostante i mezzi tecnici inferiori ad altre squadre. Rispondendo a Gandini, sugli esterni abbiamo giocatori fisicamente importanti, ma abbiamo dimostrato di essere consistente anche in campo aperto”.

Cosa pensi possa essere successo nella gara con la Fortitudo dell’anno scorso?

“Ci sono situazioni che in campo non riusciamo a controllare, la testa dei giocatori a volte innesca dei meccanismi strani, come accadde per la Fortitudo sul +28. Probabilmente una reazione era difficilmente immaginabile”.

Ceccarelli nel post partita di Piacenza ha dichiarato che sarebbe stato più facile provare a vincere in volata anziché con un ampio divario fra le due squadre. Cosa ne pensa?

“Non sono molto d’accordo. Partendo dalla SuperCoppa, con Casale abbiamo vinto un finale punto a punto, a Verona è successa una situazione analoga. L’aspetto positivo di questa squadra è che riesce a stare sempre sul pezzo, ad essere concentrata. Abbiamo concesso un po’ troppo nei momenti centrali delle partite, ma non credo che un divario tra i cinque e sei punti, o i dieci/undici, cambierebbe l’approccio. Questa è una squadra che vuole vincere e che ha le qualità per farlo”.

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