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Zanetti: «L’Eurolega si farà anche l’anno prossimo. Tornata la tranquillità la squadra si è compattata»

Alla vigilia di Gara-1 tra Virtus Segafredo Bologna e Reyer Venezia è stato il patron bianconero Massimo Zanetti a rilasciare una intervista sulle colonne della Gazzetta dello Sport. Parole importanti legate al presente ma sopratutto ad un futuro sul quale il presidente delle V Nere garantisce la sua presenza ancora per diversi anni.
L’intervista al patron di Virtus Segafredo Bologna
«Ritengo che l’Eurolega si farà anche l’anno prossimo. La Virtus resterà lì. Ho garantito io: tre anni. Siamo una società iconica. Sono andato a Barcellona e abbiamo trattato. Aspettiamo».
Tempo di playoff: prima Venezia poi forse Milano:
«Milano è il crocevia. Puo vincere chiunque. E’ importante essere primi e avere il fattore campo come vantaggio. Per la vittoria finale direi un 50 e 50. Spero di arrivare in finale».
Il mancato scudetto sarebbe una delusione?:
«No. Siamo primi ed è un grande risultato. I playoff sono un altro campionato».
Che stagione è stata per la Virtus Bologna?:
«Sono al nono anno. Ho vinto una coppa ogni stagione. Nello sport serve tranquillità in società, un bravo allenatore, amalgama tra i giocatori. Se ci sono invidie è un’altra cosa. Non c’era pace. Baraldi non l’ho più sentito. E’ stato con me per 16 anni, la Virtus aveva bisogno di cambiare».
L’arrivo di Ivanovic:
«Sapevo che la squadra era forte, abbiamo battuto squadre fortissime anche in Eurolega. Poi ci sono stati crolli dovuti alla tensione societaria, che ho dovuto risolvere. Quando è tornata la tranquillità la squadra si è compattata. Dusko ha dato esperienza e calma, condividiamo ogni scelta. E’ un tipo mano d’acciaio e guanto di velluto . I giocatori sanno cosa vuole».
La situazione economica?:
«Stiamo bene. Siamo soci io e Gherardi e adiamo avanti insieme. Al di là delle chiacchiere su chi c’è o non c’è, sono problematiche di chi ci vuole male. Resterò ancora due o tre anni, fino alla fine del nuovo palazzetto. I lavori sono cominciati. Dall’anno prossimo saremo lì. I vecchi sponsor stanno rinnovando. Trattiamo con quattro: dobbiamo chiudere entro l’estate».
La prossima squadra?:
«Dobbiamo svecchiare. Bisogna avere giocatori attrezzati per reggere gli scontri. Il mio Pajola assolutamente. Hackett anche. Cordinier e Shengelia vorrei tenerli. Ma se arrivano proposte da NBA o big europee non possiamo competere».
Fonte: Giorgio Burreddu – La Gazzetta dello Sport
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