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Ronci: «Chi ha contratto resta, vorremmo 16 titolari e lavoriamo ad un italiano di valore»

L’intervista rilasciata da Paolo Ronci, Direttore Generale di Virtus Bologna sulle colonne della Repubblica ed. Bologna

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Ronci Virtus Bologna
Paolo Ronci e Massimo Zanetti (©Virtus Pallacanestro)

Presente, passato e futuro: Paolo Ronci è uno dei capi saldi della Virtus Bologna sotto Massimo Zanetti, attuale Direttore Generale delle V Nere con cui ha vinto da pochi giorni il suo secondo scudetto. A mente fredda e già improntata sulla prossima Virtus Bologna, Paolo Ronci ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne della Repubblica ed. Bologna dalla quale vi riportiamo alcuni dei passaggi cardine a firma Walter Fuochi.

La vittoria delle persone

«La speranza c’è sempre stata. Per il gruppo di uomini, ancor prima che giocatori, che vedevo ogni giorno. E ci metto anche i vari staff, da quello tecnico a quello medico». Non la squadra più forte, forse la meno talentuosa di quelle che nelle stagioni passate si sono fermate alla medaglia d’argento, ma sicuramente la più determinata e unita. Come momenti chiave Ronci ha sottolineato la reazione di Gara-5 con Venezia e il finale di Gara-3 a Milano: «Quel giorno al Forum si sentiva aria di vittoria». 

Taylor Virtus Bologna Olimpia Milano

Brandon Taylor (©Virtus Pallacanestro)

A domanda precisa su gli allenatori passati (Scariolo e Banchi) fermatisi in finale ad un passo dal successo, il direttore generale dei bianconeri sottolinea la grandezza di questi profili tecnici ma identificando nella Virtus in se un ambiente d’eccellenza, per identità e mentalità, capace di raggiungere cinque finali in altrettanti anni. «Ivanovic ha aggiunto a tutto questo il suo essere condottiero». Anche qua due passaggi fondamentali, la sconfitta in Coppa Italia con successivo discorso alla squadra: «ragazzi, vinceremo lo scudetto» e il -36 a Belgrado: «Una colazione, noi due soli, non avevamo chiuso occhio. Dusko mi disse che dovevamo portare i ragazzi alla vittoria dello scudetto». 

La svolta societaria

©Virtus Pallacanestro

Non commenta le scelte Ronci, quelle sull’allontanamento di Baraldi, ma ammette di aver trovato giovamento nell’asse diretto e sano tra allenatore e DS, grazie al quale il lato sportivo ha trovato sicurezze e giovamento. «Questa Virtus è stata figlia del club. Del lavoro quotidiano di tutti. Dei tifosi o di quella parte che ci ha dato fiducia anche nei momenti difficili». 

La Virtus del futuro

E’ noto come la Virtus vedrà una riduzione del proprio budget, ma Fuochi cerca chiarezza sulle questioni legate al lordo o al netto e sul fatto che si parli di sola gestione squadra o in generale del costo della stagione nel suo complesso. «Al lordo, il quadro largo quantifica il costo della stagione e, al suo interno, la spesa di competenza dell’area tecnica»così la risposta di Paolo Ronci che specifica come in Europa ci siamo squadre dai “budget inaffrontabili” che la Virtus Bologna vuole colmare con la sua identità: «dento la squadra, dalla squadra alla città. Così ha vinto: per lo spirito e l’identità». 

Pajola Virtus Bologna Brescia

Alessandro Pajola (©Virtus Pallacanestro)

Per quel che riguarda il prossimo roster il Direttore Generale non ha dubbi: «Chi ha contratto resta. In Momo abbiamo creduto, rilasciato Cacok non abbiamo certo altri. Pajola ha contratto». E poi l’idea da cui partire, il numero di profili da raggiungere ripartendo dal gruppo che vanta già contratto: «vorremmo avere 16 titolari, 9 stranieri più 7 italiani. O anche 8 + 8 con Accorsi fisso, lo merita. Manca un italiano. Di valore. Ci stiamo lavorando». 

Fonte: Walter Fuochi – Repubblica 

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