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Un capodanno biancoblù: Fortitudo batte Cagliari 80-65

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Mauro Donati


FORTITUDO BOLOGNA-HERTZ CAGLIARI 80-65 (30-15; 44-33; 66-53)

Fortitudo Bologna: Sgorbati 2, Cinciarini 6, Mancinelli NE, Franco, Benevelli 4, Leunen 19, Prunotto, Venuto, Rosselli 12, Fantinelli 11, Pini 10, Hasbrouck 16. All. Antimo Martino.

Hertz Cagliari: Miles 12, Allegretti 2, Rullo 11, Gallizzi, Rovatti 3, Matrone 2, Bucarelli 6, Johnson 11, Picarelli 5, Janelidze 13. All. Riccardo Paolini.

Arbitri: Salustri Valerio, Pecorella Pasquale, Marziali Silvia.

Tiri liberi: BO 4/8 (50%); CA 5/8 (63%).

Rimbalzi: BO 44; CA 41.

Falli: BO 13; CA 15.

Tiri da 2: BO 26/43 (60%); CA 24/47 (51%).

Tiri da 3 BO 8/29 (28%); CA 4/26 (15%).

 

“Partita da affrontare con intelligenza, perché Cagliari al di là della classifica è una squadra in fiducia. Ha aggiunto un giocatore di qualità come Janelidze, dovremo approcciare la partita nella maniera giusta. Vogliamo arrivare attraverso una buona prestazione alla vittoria, per mantenere la testa della classifica, per i nostri tifosi e per chiudere al meglio l’anno”.

Sfida sulla carta agevole, come si evince dalle parole della vigilia di Martino, ma attenzione a non sottovalutare i sardi. Per la formazione di Paolini sono due le vittorie consecutive e, nonostante il divario tecnico fra i due organici, la Fortitudo dovrà stare attenta a non concedere spazio alle individualità di Cagliari.

QUINTETTI INIZIALI

Fortitudo Bologna: Fantinelli, Hasbrouck, Rosselli, Leunen, Pini.

Hertz Cagliari: Miles, Rullo, Picarelli, Johnson, Matrone.

 

Palla a due conquistata dai biancoblù, bravi a concretizzare il primo possesso con due punti di Leunen. Ritmi blandi in questo inizio di gara, dove i padroni di casa si fanno risucchiare dalla lentezza della manovra sarda, che fonda sulle individualità i suoi attacchi. La Effe, invece, inizia a carburare verso metà quarto, dando quel filo di gas in più che basta a mettere una seria ipoteca sul match già nei primi 10’. La forte pressione difensiva della Fortitudo contribuisce a limitare Cagliari, che si ritrova sotto di 15 punti dopo il primo quarto, complici le ottime prestazioni di Fantinelli, Leunen e Hasbrouck.

Alla ripresa del gioco la musica non cambia: Allegretti e Janelidze accorciano, ma le bocche da fuoco felsinee respingono gli assalti cagliaritani colpo su colpo. Perde brillantezza la formazione di casa, che trova solo i canestri di Rosselli e Benevelli prima dell’intervallo lungo. Gli ospiti trovano punti freschi dalle mani di Johnson, Bucarelli, Miles, Rovatti e Rullo, per rosicchiare quattro lunghezze ai biancoblù.

Rientro dagli spogliatoi subito di marca casalinga, con i quattro punti firmati Rosselli e Hasbrouck; immediata la replica cagliaritana con Rullo. Mantiene la linea di galleggiamento della doppia cifra di distacco nel punteggio la Effe, che due parziali importanti (0-9 e 0-7) all’interno della terza ripresa, ma le triple di Leunen, Hasbrouck e Rosselli nei momenti migliori degli avversari bastano per spegnere ogni idea di rimonta.

Pura accademia gli ultimi 10’ di match, con Cinciarini, Pini e Leunen che vanno a referto, vanificando gli sforzi di Bucarelli, Janelidze, Rullo e Miles: Fortitudo batte Cagliari 80-63.

Gara mai in discussione: gli uomini di Martino scappano agli albori del match, mettendo un divario troppo ampio tra loro e gli avversari per essere colmato, soprattutto in un’atmosfera “ostile” come quella del PalaDozza.

Dopo la fine della partita, in conferenza stampa si sono presentati Riccardo Paolini e Antimo Martino, per fornire la loro disamina sulla prestazione delle rispettive squadra.

Paolini:

“Faccio i complimenti al pubblico e al pubblico, favoloso giocare su questo campo e tornarci da capo allenatore. Sulla partita, devo dire che l’approccio iniziale è stato fatale per noi, mentre per il resto della gara siamo rimasti vivi, seguendo il nostro piano partita, provando a giocare con più passaggi e continuità in attacco. Ma attualmente non possiamo competere con loro, ma era giusto giocarla per noi stessi e per quanto facciamo in settimana. Oggi era una tappa del nostro percorso di crescita, ho visto cose buone e cose da rivedere, ci lavoreremo per il prosieguo del campionato”.

 

Martino:

“Innanzitutto devo fare i complimenti alla squadra per l’approccio, era un punto importante e siamo stati molto bravi sotto questo punto di vista sin dal primo minuto. Non altissime le percentuali al tiro, soprattutto da tre, nonostante la qualità dei tiri fosse molto buona. Potevamo fare meglio, ma nel complesso è stata una partita molto positiva, per concludere l’anno nel migliore dei modi, ci auguriamo che anche il 2019 sia un bell’anno”.

“Bisogna riconoscere che il risultato di Treviso ci è favorevole, ma questo è un campionato dove ogni domenica devi meritare di vincere. Sono sorpreso del risultato, ma non nel complesso, come è successo a noi qualche settimana fa contro Piacenza”.

“Siamo in testa dalla prima giornata, la squadra ha dimostrato di avere la mentalità giusta e la classifica deve portarci a fare ancora meglio, senza rilassarci. Sono convinto che questa mentalità sia ormai nel dna della squadra”.

“Gennaio è un mese importante, che inizia con Roseto, squadra che può creare dei problemi se non arrivi mentalmente pronto. La nostra attenzione ora va alla squadra abruzzese, poi ci concentreremo sulle altre partite”.

“Sono contento che si stia diffondendo la consapevolezza che questa squadra possa fare qualcosa di speciale. Credo che però tutti insieme, società, tifosi e squadra, dobbiamo restare con i piedi per terra, mantenendo pur sempre l’ambizione dell’obiettivo finale”.

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