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Verona-Fortitudo: le parole dei protagonisti – 23 gen

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CRESPI – “Arrivavamo da una settimana difficile, anche a causa degli infortuni. Spanghero era fuori e Rice lo abbiamo recuperato all’ultimo. La partita l’hanno girata le due triple di Carraretto e Sorrentino”.

BONICIOLLI –“Faccio i complimenti a tutti i protagonisti, dagli arbitri  a Verona. Hanno giocato in condizioni di difficoltà, senza Spanghero. Ci eravamo ripromessi di guardare il tabellone solo a 5′ dalla fine. Serviva stare a contatto per portarli più in la possibile nel tentativo di far valere la nostra ottima condizione fisica. Non avevamo due quinti del quintetto eppure abbiamo giocato una gara importante. I giocatori di grande livello pur facendo 0 sono nelle condizioni di aumentare la sicurezza della squadra e questo è il caso di Amoroso. Mi piace citare anche il nome di Luca Campogrande: quando avevamo bisogno di energia abbiamo messo lui. Sta lavorando duro per migliorare e farsi trovare pronto. Questa è stata la partita che ogni allenatore vorrebbe guidare, adesso l’unica cosa che dobbiamo portarci via è il ricordo di quanto bello sia concretizzare lo sforzo fatto in settimana durante gli allenamenti. Questo non lo avevamo ancora capito e mi auguro che questi due punti siano funzionali in tal senso, per continuare questo cammino”. 

 

Su Sorrentino: “La sollecitazione ad una persona intelligente come lui lo ha richiamato alle sue responsabilità. Mi piace pensare che anche questa chiamata di responsabilità davanti la squadra gli abbia permesso di sentirsi importante e fare questa gara”.

Su Carraretto: “Per noi è fondamentale per etica lavorativa, comprensione del gioco e nervi saldi quando conta”.

CARRARETTO – “Sapevamo che Verona sarebbe stata corta di rotazioni. Abbiamo tenuto alta l’intensità sapendo che il risultato sarebbe arrivato alla fine, esattamente come a Rimini. Siamo contenti di aver vinto in uno dei campi più difficili, è una soddisfazione doppia. Sono stato condizionato dai falli e mettendo da parte l’egoismo ho cercato di lavorare per la squadra. Adesso serve trovare il giusto equilibrio, ma è molto più facile lavorare dopo una vittoria”.

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