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Virtus Bologna – Cosa ripetere e cosa cambiare in Gara-2
La Virtus Bologna ha conquistato il primo atto della semifinale contro Milano e questa sera proverà a portare la serie sul 2-0 con la spinta della sua gente e il carattere mostrato anche sabato sera

Sembrava il solito finale di Gara-1 tra Virtus Bologna e Olimpia Milano, quello che spezza le gambe ai bianconeri e mette in una situazione di vantaggio i meneghini. Ma il primo atto della semifinale scudetto non ha rispettato il solito copione e questa volta ha sorriso alle V Nere. Questa sera i ragazzi di Ivanovic partiranno dal 1-0 conquistato sabato sera, ma la mentalità dev’essere quella di chi al Forum può e deve, arrivare sul 2-0.
Gara-1: psicodramma sfiorato
La formazione felsinea torna ancora sul +5 ma poi si ferma ancora in attacco e subisce il -1 firmato Mirotic. Diouf fa +3 ma Shields pareggia dall’arco.
Milano si riporta sul +1, Clyburn forza e sbaglia la tripla. Giocata difensiva di Pajola che subisce fallo in difesa e ridà la palla ai suoi a 1:15” dalla fine. Lo stesso numero 6 sbaglia l’appoggio del vantaggio a 1′ dalla fine, Mirotic fa +3 a 36 secondi dal termine. Questo è uno dei passaggi finale della nostra cronaca di Gara-1, emblematico di quello che sembrava stesse per accadere alle V Nere.
Ogni storia però ha un finale da scrivere e 36 secondi nello sport più bello al mondo sono abbastanza per scrivere dieci finali differenti: Shengelia firma il -1 e Clyburn manda Leday ai liberi: 0/2. Shengelia segna il canestro del +1 ma a Milano rimangono 7 secondi e palla in mano. Mirotic sbaglia la tripla della vittoria e i felsinei mantengono il fattore campo con il punteggio di 68-67!

Il canestro della vittoria (©Virtus Pallacanestro) Shengelia
La Virtus Bologna, nella persona di Toko Shengelia su tutti, scrive quello più bello, che vede la sua gente esplodere di gioia. Gli errori nella gestione del finale sono stati però tanti, come i falli che avevano ancora da spendere i ragazzi di Ivanovic per interrompere il flusso meneghino nel momento in cui si trovavano su quel sopracitato +5 a pochi minuti dalla fine. Ma alle volte c’è chi sbaglia più di te, come Leday che in una carriera da cechino in lunetta fa uno 0/2 che non ti aspetti. Poi dall’altra parte però devi avere uno Shengelia capace di firmare il +1 con quel movimento e quella sensibilità in appoggio al tabellone.
Cosa migliorare per portarsi sul 2-0
Le percentuali. 5/27 da tre punti, ovvero il 18.5% di precisione dall’arco. Un dato che nel 2025 nella stragrande maggioranza dei casi ti condanna ad una sconfitta, spesso anche sonora. Ad aiutare i bianconeri è stata la concomitanza d’imprecisione con Milano che tira nella stessa gara 6/22, che rimane comunque una percentuale di quasi 10 punti più alta.
Le palle perse: 14! Sono 3.3 in più rispetto alla media di perse in stagione regolare. Sanguinose, sopratutto contro una Milano capace di “rubarne” 10, ovvero di creare da quelle 14 dieci nuove opportunità per fare canestro. Dalle palle perse della Virtus Bologna l’Olimpia Milano ha segnato ben 12 punti, troppi in una gara dal punteggio basso come quello di sabato (68-67).
In generale questa sera servirà maggior continuità all’interno dei quaranta minuti. La V Nera era stata capace di portarsi sul +9 fin dalle prime battute di gioco di Gara-1, poi un blackout che le ha visto subire il parziale da 14-0 che ha rimesso Milano in partita e la portata a condurre nel punteggio fino al contro sorpasso Virtus raggiunto solo a metà del terzo quarto. Oltre ovviamente alla gestione non precisa di quel finale di partita di cui sopra, sul +5 a quattro minuti dalla fine c’è bisogno di un maggior controllo dei possessi rispetto a quello che ha portato le V Nere a dover ribaltare un finale che sembrava non sorriderle più.

Isaia Cordinier, tra i peggiori in Gara-1 (©Virtus Bologna)
I 34 minuti di Clyburn. Troppi anche per un fenomeno come lui. Il numero 8 chiude con 13 punti e 6 rimbalzi, ma quasi tutti sono arrivati nella parte iniziale del match. La colpa non è sua, ma di alcuni compagni che non gli stanno permettendo un adeguato riposo. Primo su tutti un Cordinier ancora una volta insufficiente. Ivanovic poi tiene Belinelli ancora in panchina, per il capitano zero minuti.
Da cosa ripartire per portarsi sul 2-0
Il controllo dei rimbalzi: ottimo! 40-27 per i bianconeri in Gara-1, con ben 15 offensivi contro i soli 7 catturati in attacco dall’Olimpia. Milano senza Nebo soffre sotto canestro, Gillespie è rimasto ancora una volta fuori dai 12 e Diop fa quello che può. Leday gioca da cinque, come fatto per lunghi tratti della stagione, ma senza esserlo di ruolo. Poi Ivanovic lancia Akele in quintetto e lui risponde con 8 rimbalzi equamente divisi tra attacco e difesa, oltre ad una difesa su Mirotic da annali. L’ex Brescia, che intanto si è portata 2-0 nella serie con Trapani, chiude con il plus/minus maggiore dei bianconeri: +14.

Nicola Akele (©Virtus Pallacanestro)
La difesa. Milano chiude a 67 punti dopo una serie contro Trento giocata agli 84 di media realizzati. Guarda caso l’unica sconfitta arrivata contro la squadra di Galbiati è arrivata proprio segnando 67 punti in Gara-2 dei quarti di finale. La Virtus Bologna deve continuare a controllare gli avversari, sopratutto sul perimetro, senza permettergli di trovare fiducia e ritmo. Mirotic proverà ad andare tanto in lunetta stasera e i bianconeri non dovranno farsi intimorire da questo, mantenendo alta la pressione come fatto da Akele sabato sera.
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