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La Virtus non brilla ma vince 77-75, la serie si sposta a Venezia sul 2-0!
La cronaca di Gara-2 tra Virtus Segafredo Bologna e Reyer Venezia valida per i quarti di finale dei Playoff LBA

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 77-75 (20-13, 20-20; 15-26, 22-16)
- Virtus Bologna: Cordinier 10, Accorsi n.e, Belinelli 2, Pajola 6, Clyburn 19, Taylor, Shengelia 6, Hackett, Morgan 14, Polonara 6, Diouf 8, Zizic 6. All: Ivanovic
- Reyer Venezia: Tessitori 5, McGruder 5, Lever 2, Munford 4, Casarin 2, Fernandez n.e, Moretti 2, Ennis 10, Kabengele 22, Parks 3, Wheatle 2, Wiltjer 18. All: Spahija
Virtus: Hackett, Cordinier, Clyburn, Shengelia, Zizic
Venezia: Ennis, Wheatle, Parks, Wiltjer, Kabengele
La Cronaca
Parte forte in difesa la V Nera che forza tre palle perse agli ospiti dalle quali frutta un 4-0, Spahija richiama immediatamente i suoi in panchina. In attacco i bianconeri arrivano con facilità a prendere buoni tiri, ma sono tante le conclusioni sbagliate anche da sotto canestro. Il rebus bianconero in difesa diventa Wiltjer, Ivanovic gli alterna Shengelia e Polonara ma il 33 ospite trova punti e assist per tenere i suoi in gara. La Virtus alza la qualità degli attacchi e costruisce un mini vantaggio sul finale di quarto, basse le percentuali al tiro e il punteggio si ferma sul 20-13 dopo i primi 10′ di gioco.
Regna la confusione ad inizio secondo quarto, gli orogranata caricano di falli la V Nera che va subito in bonus. Ivanovic prova la carta Taylor prima del previsto ma l’ex Reggiana spende subito un fallo su Munford in post basso e viene sostituito dopo pochi secondi. La formazione bianconera riesce comunque a superare il quarto d’ora di gioco sul 32-23 firmato Clyburn dall’arco. Nei momenti di stallo produttivo della Virtus Bologna esce fuori il campione, Clyburn mette cinque punti in fila disegnando il passivo di 12 punti per Venezia, timeout Spahija. La Reyer risponde con le giocate di Kabengele, ma è una V Nera insufficiente a permettere agli ospiti di rimanere in partita. Si chiude sul 40-33 il primo tempo alla Segafredo Arena.

Isaia Cordinier (©Virtus Pallacanestro)
Secondo Tempo
Non cambia con il rientro dagli spogliatoi la gara, tanti errori, attacchi sterili e una Virtus che continua a caricarsi di falli stupidi. Ivanovic prova a trovare energie facendo girare gli uomini ma è la Reyer a prendere pian piano l’inerzia del match: 46-48 dopo i primi 5′ della ripresa. E’ più intensa e precisa Venezia, la Virtus rischia di uscire completamente dalla gara con errori continui e si ritrova sul -8. Clyburn e Pajola provano a risvegliare il sonno virtussino ma l’ultimo canestro del terzo quarto porta la firma di Ennis, 55-59 dopo 30′ di gara.
Al rientro dalla mini pausa è la coppia Polonara – Morgan che tenta di cambiare marcia: il primo ci mette energia sotto le plance, il secondo i punti che servono per riportare i suoi sul +3. Si innescano vari sorpassi all’interno della gara, la Virtus prova ad accendere un Shengelia ancora in difficoltà mentre Spahija trova tanto dalla coppia Moretti – Lever. Ottimo anche l’apporto di un Diouf richiamato in campo e presente sotto le plance con giocate importanti su entrambi i fronti del campo. Continua a non brillare l’attacco bianconero ma si stringono le maglie difensive e il vantaggio sale sul +6. Ad un minuto dalla fine Munford inventa una tripla che fa tremare la Segafredo Arena mettendo in bilico le sorti del match. Clyburn non trova il canestro e dall’altra parte viene fischiato il quinto fallo ad Alessandro Pajola. Segue il fallo di Diouf con Munford che dalla linea della carità fa 1/2. Clyburn sbaglia ancora Kabengele prende rimbalzo a 4 secondi dalla fine ma fa morire il match con la palla in mano. 77-75 il risultato finale con la serie che si sposta a Venezia sul 2-0 per la Virtus.
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