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Morgan–Pajola, quando l’intesa diventa un’arma tattica
L’intesa tra lo scorer americano e il regista bianconero è diventata uno dei fattori chiave dell’avvio di stagione
La pausa per gli impegni della Nazionale offre alla Virtus Bologna l’occasione di respirare dopo due mesi intensissimi, ma anche di osservare da vicino la crescita di due giocatori divenuti ormai colonna portante del sistema bianconero: Matt Morgan e Alessandro Pajola.
Diversi per caratteristiche, complementari per indole cestistica, stanno dando alla squadra un equilibrio nuovo, fatto di esplosività offensiva e controllo dei tempi. E soprattutto, quando condividono il parquet, la Virtus trova una fluidità rara.
Foto Virtus
MATT MORGAN: L’ESPLOSIONE DI UN’ARMA AFFINATA
Morgan è la metamorfosi più evidente di questo avvio di stagione. Reduce da un anno di apprendistato, oggi interpreta un ruolo cucito con precisione sulle sue qualità: primo cambio esterno, specialista nel rompere l’inerzia dalla panchina. Liberato da eccessive responsabilità di creazione, può concentrarsi su ciò che meglio sa fare: segnare, aggredire il ferro, punire ogni centimetro concesso.
La riduzione del palleggio e una selezione di tiri più pulita lo hanno reso un realizzatore molto più efficiente. Le sue accelerazioni aprono costantemente la difesa, mentre i progressi nell’uscita dai blocchi lo hanno trasformato in un tiratore credibile anche in catch-and-shoot. Quando condivide il campo con altri giocatori pericolosi – come Edwards, ma anche con chi sa leggere e servire i vantaggi – diventa quasi impossibile da contenere.
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ALESSANDRO PAJOLA: IL CERVELLO DIFENSIVO E L’EQUILIBRATORE
Pajola continua a essere il metronomo emotivo e tattico della Virtus. Difensivamente dirige, anticipa, sincronizza la squadra; offensivamente sceglie tempi e spazi, senza forzare ma incidendo con continuità. La sua presenza accanto a Morgan è ciò che permette allo statunitense di esprimersi al massimo: Pajo lo libera, lo trova sui ribaltamenti, gli crea linee di penetrazione pulite grazie ai suoi tempi perfetti di gestione.
Insieme formano una coppia complementare: uno accende, l’altro ordina; uno rompe gli equilibri, l’altro li ricostruisce. Ed è in questa alchimia che la Virtus trova una delle sue armi più preziose.
Il 3 dicembre Morgan e Pajola incontreranno i tifosi al Temporary Store del Gran Reno, dalle 18.30.
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