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Virtus: Smailagic trova la sua dimensione tra energia e sacrificio
L’analisi sulla crescita di Alen Smailagic
Arrivato in estate con la voglia di rilanciarsi dopo le esperienze in NBA e in Eurolega, Alen Smailagic sta vivendo i primi mesi in bianconero come un percorso di crescita e adattamento.
Lungo serbo classe 2000, Smailagic è stato presentato alla Palestra Porelli con parole chiare: portare energia, fisicità e ambizione alla Virtus Bologna. E, nonostante qualche inevitabile difficoltà iniziale, il suo impatto sta diventando sempre più tangibile.
UN NUOVO RUOLO, LA STESSA DETERMINAZIONE.
Abituato a giocare da “4”, in questa prima parte di stagione Smailagic è stato spesso impiegato come numero “5”. Questo è un ruolo più fisico e tatticamente complesso. Un cambiamento che ha richiesto tempo per essere assimilato. Tuttavia, il serbo ha affrontato con grande disponibilità questo ruolo, alternando prestazioni di alto livello a momenti più complicati.
Ciò che però non è mai mancato è la volontà di dare tutto per la squadra. L’ultima gara di EuroLega, chiusa con 13 punti, ha confermato la sua crescita costante. Ha dimostrato la capacità di essere utile anche lontano dai riflettori. In Serie A viaggia a 9.5 punti e 4 rimbalzi di media. Questo tirando con il 42.9% da due e il 40% da tre in poco più di 22 minuti di impiego.
SOLIDITA’ E AMBIZIONE EUROPEA.
Anche in EuroLega, Smailagic sta trovando spazio e fiducia. Ha 8.2 punti e 3 rimbalzi di media, con un 57% da due e 83% ai liberi. Questi numeri raccontano una presenza affidabile e in crescita.
La sua versatilità e la chimica con coach Ivanovic – “un grande allenatore, che parla anche la mia lingua” – lo rendono una pedina importante nel mosaico bianconero. Se la Virtus vuole sognare in grande, l’energia e la maturità di Smailagic potranno essere una delle chiavi. Questo permetterà di restare ai vertici in Italia e in Europa.
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