1000CRB – Neanche il diluvio ferma il Popolo Rossoblù – 22 nov

“Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giù“. Dal primo pomeriggio di ieri, minuto più minuto meno (così come ci avevano correttamente predetto gli amici di MeteoIng), la pioggia è entrata in scena, con la tigna di chi vuole rovinare una festa annunciata. Tempo da lupi, temperature che si erano abbassate violentemente sotto i 10 gradi, sembrava che tutto congiurasse affinchè la partita si dovesse ripetere. Ma nessuno dei quasi 23mila tifosi avrebbe mancato per nulla al mondo all’evento: la squadra gioca, tutti al Dall’Ara. E allora, nelle vie appresso allo Stadio, era tutto un susseguirsi di mantelle e poncho colorati, ombrelli aperti e cappucci ben calati in viso, per sfidare il Generale Inverno che aveva preannunciato il suo arrivo. Non si molla: gioca il Bologna e chissenefrega per due gocce (che sarebbero diventate quattro, poi otto e così via fino a notte fonda). Verso le 17.30 erano ormai più di quattro ore che Giove Pluvio stava scaricando tonnellate d’acqua sul capoluogo emiliano, ma il terreno del Nostro Catino sembrava tenere. E dello stesso avviso era anche Rocchi che, dopo il rituale sopralluogo con i capitani delle due squadre, si è diretto verso lo spogliatoio per cambiarsi e dirigere il match. Fischio d’inizio. Due spettacoli in uno: in campo e sugli spalti, dove 20 mila ugole rossoblù non hanno mai cessato di cantare, urlare, sostenere la squadra, anche quando il destino sembrava scritto. Un destino che, alla fine,  ha sorriso ad un popolo bagnato “spolto”, ma mai domo nell’incitare i propri beniamini, che sul campo hanno risposto colpo su colpo fino al goal del pareggio di Mattia Destro. E forse il sole che splende oggi su Bologna è un piccolo segnale che lassù qualcuno lassù ci ama. Sempre Forza Bologna.

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