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Alé Bulåggna: “A còcc e spintòn”

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. “A còcc e spintòn” è un modo di dire ancora molto usato per indicare qualcosa che funziona anche se non benissimo

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Continua nonostante la pausa della Serie A, il nostro appuntamento con Alé Bulåggna, la rubrica dialettale che propone frasi tratte dal libro “La fantasia popolare nei modi di dire della parlata bolognese” di Gaetano Marchetti (edizione Officina Grafica Bolognese del 1977). Come tutti i giovedì anche oggi speriamo di darvi uno spunto per riscoprire e riutilizzare i modi di dire dei nostri avi. A questo link potete trovare le altre frasi già pubblicate oltre che i “vecchi” articoli di Alé Bulåggna, scritti da Federico Galloni nel 2013.

“A còcc e spintòn”

La frase che prendiamo in esame oggi, è decisamente popolare ed è difficile che ci siano persone che non l’abbiano già sentita. Non di meno, crdiamo sia giusto ricordarla e fare un semplicissimo esercizio di stile per mantenerla in vita. La traduzione letterale di “a còcc e spintòn” è “a colpi e spinte”, e veniva utilizzato per descrivere l’andamento di una carriera (lavorativa o da studente) che non andasse propriamente bene.

Appare subito chiaro infatti, che un andamento prodotto da “còcc e spintòn”, colpi e spinte appunto, non sia un movimento liscio, semplice e voluto, ma forzato da un aiuto esterno, a volte neppure troppo gentile. Col passare del tempo il significato si è allargato e la frase “a còcc e spintòn” è stata utilizzata per segnalare qualunque cosa abbia una qualsivoglia difficoltà.

Questo allargamento del margine di utilizzo del nostro motto, ci lascia il campo libero per poterlo utilizzare anche allo Stadio. Ed in fondo, nonostante la grande storia del nostro Bologna F.C. 1909, siamo abituati ad una squadra che avanza “a còcc e spintòn”, che magari fa bene più per demeriti altri che per meriti propri.

Quando la squadra non va bene esattamente bene, ma comunque sia pare sempre in lotta per raggiungere il proprio obiettivo, ecco che potremmo dire che il campionato “dal Bulåggna, al va avanti a còcc e spintòn”. Ed in effetti, il Bologna di questi anni riesce nei propri obiettivi, ma non fa innamorare…e così anche il progetto di Saputo, in attesa dello stadio, avanza “a còcc e spintòn“.

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