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Alé Bulåggna – Ciapèr la rózzla

Nuovo episodio della rubrica in dialetto bolognese Alé Bulåggna. Oggi del modo di dire “Ciapèr la rózzla”, collegato a uno sport ormai desueto ma ancora praticato, la ruzzola.

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Alé Bulåggna
Alé Bulåggna, oggi parliamo di "ciapèr la rózzla"

Nell’uscita odierna della nostra rubrica dialettale bolognse Alé Bulåggna, parliamo di un modo di dire che proviene da uno sport particolare, desueto ma non del tutto dimenticato.

Prima di entrare nel vivo però, ricordatevi che se vi interessa il dialetto bolognese e i suoi modi di dire, non dovete perdervi le vecchie puntate di Alé Bulåggna e non mancate di visitare uno dei siti di riferimento del nostro dialetto.

Ma torniamo alla frase di oggi che ha a ce vedere con lo sport della “Rózzla”, in italiano Ruzzola o Ruzzolone. Si tratta di un gioco popolare che si praticava soprattutto nei paesi di montagna con forme di formaggio stagionato, con uova, o anche, come accade tutt’ora, con dischi di legno.

Come detto, nel bolognese ma non solo, era praticato soprattutto in montagna, su prati in pendenza, ma è uno sport/gioco conosciuto in tutta Italia e che è sceso dalla montagna prendendo… la rózzla. Infatti, a chi scrive, capitò in età fanciullesca di vederlo praticare sia nella cassa d’espansione del Reno vicino al Pontelungo, sia sul nostro appennino.

Ciapèr la rózzla

Ebbene, non è chiarissimo se “ciapèr la rózzla” derivi più dal fatto che nelle competizioni con le uova c’era anche la possibilità di colpire l’avversario con l’uovo rotolante oppure dal fatto stesso del rotolare. Noi propendiamo per la seconda, e quindi prendiamo in esame il detto “ciapèr la rózzla” nel senso di rotolare, solitamente, verso il basso.

Ecco quindi che, portando questo modo di dire nel calcio (e non solo), quando si infilano una serie di risultati negativi, si potrebbe dire che la formazione “l’ha ciapè la rózzla” iniziando a rotolare verso il basso. Stessa cosa, ma al contrario, si potrebbe comunque sostenere di aver ”ciapè la rózzla” anche con una serie di vittorie, perché si inizia a rotolare verso l’arrivo con buon passo.

Se poi il DS inizia a indovinare giocatori, e a metterne sotto contratto uno dietro l’altro, ecco che anche in quel caso il tifoso potrebbe chiamare in ballo la locuzione “ciapè la rózzla”, indicando che si è preso un bel ritmo.
Ancora, e con questa concludiamo, anche un giocatore che riuscisse a effettuare numerosi dribbling o portare il pallone per lunga parte del campo, potrebbe aver preso “la rózzla” e magari arrivare fino al gol.

Ruzzola, Lancio del Formaggio e Cheese Rolling

Vale la pena, in calce, ricordare che la “rózzla”, è ancora giocata non solo con dischi di legno come mostrato prima, ma anche con i formaggi, con il Campionato del lancio del formaggio, che ha una sua federazione riconosciuta dal CONI.

Anche in Inghilterra ci sono gare in cui viene lanciato del formaggio, ma in realtà il gioco italiano è completamente differente. Quello nostrano ha più un senso di sport, quello inglese è senza dubbio più esilarante ma anche notevolmente più pericoloso. Non passa edizione in cui vi siano infortuni anche piuttosto pesanti, ma comunque non mancano mai iscritti alle gare, anche provenienti dall’estero.

Paradossalmente, il video di questa competizione inglese, mostra in maniera molto più plastica di ogni altro giro di parole cosa possa voler dire nel nostro dialetto “ciapèr la rózzla”…

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