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Amarcord – Guglielminpietro e il gol di mano contro l’Udinese

Vi ricordate di Andres Guglielminpietro? Soprannominato Guly, arrivò a Bologna per rilanciarsi, ma non ci riuscì a pieno. Di lui si ricorda soprattutto la rete di mano contro l’Udinese

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Amarcord - Guglielminpietro e la mano in Bologna-Udinese
Amarcord - Guglielminpietro e la rete di mano in Bologna-Udinese

Andres Guglielminpietro, più conosciuto con il soprannome di “Guly”, a Bologna è sicuramente ricordato per la rete di mano in Bologna-Udinese. Una versione (triste) della “Mano de Dios”, per cui i paragoni con Maradona nascono e finiscono per il fatto di essere argentini e aver segnato con una mano.

Ma andiamo con ordine. Andres Guglielminpietro è un ex calciatore argentino class 1974 che ha attraversato per anni il calcio italiano. Tuttavia, sotto le due torri, il suo nome non è ricordato per prestazioni particolarmente eccelse, ma anzi, come detto, principalmente per la rete di mano in Bologna-Udinese del 21 settembre 2003. O almeno, chi scrive, lo ricorda soprattutto per quella “triste” pagina della sua carriera. É comunque una storia rossoblù da ricordare.

Andres Guglielminpietro con la maglia del Bologna

Andres Guglielminpietro

Andres Guglielminpietro prima di Bologna

Nato il 10 aprile 1974 a San Nicolás, in Argentina, Guly iniziò la sua carriera nelle giovanili del Gimnasia y Esgrima. Nel 1998 venne acquistato dal Milan, dove, nonostante le difficoltà iniziali, riuscì a ritagliarsi uno spazio importante. Quell’anno, nonostante tutto, i rossoneri conquistarono lo Scudetto, e Guglielminpietro fece la propria parte, sebbene non da assoluto protagonista. Segnò però un gol che diede la matematica vittoria dello Scudetto alla formazione di Zaccheroni.

Forse però, la sua brillantezza venne data più dalla vittoria dall’assenza di veri campioni nel suo ruolo nel Milan di allora.

Infatti, presto perse il posto da titolare e dopo molte panchine, nel 2001, passò all’Inter all’interno dello scambio con Pirlo. Ma mentre questi troverà la propria consacrazione visto che Ancelotti proseguirà la geniale idea di Carlo Mazzone di utilizzarlo come playmaker basso, Guglielminpietro proseguirà la propria “involuzione”.

Il laterale argentino fa altri due anni di anonimato o quasi e poi passa al Bologna, nel 2003, con la speranza di rinascere, come a quei tempi facevano tanti atleti.

Figurina Panini di Andres Guglielminpietro con la maglia del Bologna

Figurina di Andres Guglielminpietro con la maglia del Bologna

Andres Guglielminpietro e la rete di mano in Bologna-Udinese 2-0

E in effetti a Bologna Guly trova più spazio e più continuità, ma non la vecchia incisività. Con la maglia rossoblù gioca 21 partite, segnando due reti. Poco per considerarla una rinascita.

Una di queste due reti, arriva al Renato Dall’Ara il 21 settembre 2003. Una partita che l’Udinese probabilmente avrebbe meritato di vincere, sia per il migliore stato di forma che per il gioco prodotto, ma che gli episodi, qui davvero è il caso di dirlo, hanno girato totalmente a favore del Bologna. Una partita degna di un amarcord.

Si parte con una rete annullata agli ospiti per un fuorigioco obiettivamente dubbio, per non dire inesistente. Le azioni iniziano ad arrivare anche per i padroni di casa, ma il primo tempo finisce 0-0, con anche una richiesta di rigore da parte dell’Udinese (forse un po’ eccessiva).

La rete di mano di Guly

Al 62° il Bologna la sblocca. Punizione di Signori, Natali manca il pallone che arriva sul secondo palo dove Guglielminpietro segna, non di testa come pensano arbitro e assistente, ma con la mano sinistra.

L’Udinese protesta in modo decisamente veemente, ma non servirono a nulla. Guly si professò innocente con l’arbitro, sconfessato però dal replay televisivo.

A mettere benzina sul fuoco, arriva una mano in area da parte di Colucci. Anche in quel caso Tombolini non ravvisò gli estremi del rigore, che in questo caso sarebbe stato abbastanza sacrosanto. L’Udinese continua ad aggredire ma il Bologna si difende bene ed anzi, in pieno recupero, trova la rete del 2-0 di Samuele Dalla Bona su rigore.

Polemiche dentro e fuori dal campo

La vicenda suscitò molte polemiche, e alcuni commentatori sottolinearono la mancanza di sportività da parte dell’argentino, che non confessò l’errore nonostante le richieste dei giocatori friulani. Chi scrive, oggettivamente, ricorda questa come l’unica partita in cui uscì dallo stadio sentendo di aver “rubato” una partita. Tra la rete di mano e il mancato rigore, è impossibile negare che l’Udinese abbia subito due gravissimi torti.

Fortunatamente poi, col tempo, certe cose vengono lasciate alle spalle. Se inizialmente i giocatori friulani protestarono animatamente e anche i commentatori stigmatizzarono il gesto dell’argentino, anni dopo De Sanctis scherzò su quella rete di mano in questo modo: «Al gol di Guly non ho protestato, per il bene della mia Magic squadra…». È bello pensare che davvero il portiere avesse davvero preso Guly a Fantacalcio…

Fine carriera di Guglielminpietro

A fine stagione Andres Guglielminpietro lascia Bologna, dove non era riuscito a tornare il calciatore arrivato in Italia anni prima. Torna in Argentina, in una grande: il Boca Junior. Qui torna a segnare con maggiore regolarità, conquista la Coppa Sudamericana, ma non brilla particolarmente.

La stagione dopo va negli Emirati Arabi, dove segna quattro reti in nove partite, restando poco più di sei mesi. A quel punto torna al Gimnasia, alfa e omega della sua carriera, concludendo la propria storia calcistica dove l’aveva iniziata. Diventa infine allenatore, senza però lasciare troppo il segno.

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