Bologna FC
Amarcord – Joe Tacopina e il logo del Bologna da difendere
La conferenza stampa di insediamento di Tacopina e Saputo, nel 2014, vide una scena che merita da sola un nostro amarcord: la difesa del logo del Bologna!
Sedici Ottobre 2014, Stadio Dall’Ara, nella Sala Gold si può assistere ad una scena che entrerà nella storia, con Joe Tacopina che vieta di calpestare il logo del Bologna, lanciando di fatto una nuova era per la società rossoblù.
Joe Tacopina è finalmente entrato in possesso del Bologna, assieme a quello che in quel momento dovrebbe essere uno dei soci del fondo messo assieme dall’avvocato americano, il canadese Joey Saputo.
Le cose vengono fatte in grande stile, come solo oltre oceano sanno fare, con tantissime persone invitate (e qualche imbucato) che hanno a disposizione un buffet di alto livello e che possono brindare all’arrivo dei nuovi investitori con champagne.
Non si è badato a spese, e tra le cose che tutti notano subito (noi eravamo già attivi e presenti) è la continua presenza dei colori sociali. Pannelli colorati, bandiere, pin all’occhiello della giacca e non ultime le cravatte in tinta rossoblù, per sottolineare che il marketing sarà un punto fondamentale del nuovo Bologna a stelle, strisce e foglia di acero. E così è tutt’ora.
Saranno due ore di conferenza stampa con Saputo e Tacopina che alternando italiano ad inglese, presentarono un progetto e fecero schizzare ai massimi la carica e la voglia di vivere il prima possibile nel futuro da loro prospettato.
Ma sebbene si parli già in sè di qualcosa di storico, che ha riportato poi il Bologna in Europa e a vincere la Coppa Italia, l’amarcord di oggi si concentra su una semplice frase di Joe Tacopina, seguita da un gesto plateale che diventa di diritto una storia rossoblù.
Joe Tacopina impedisce di calpestare il logo del Bologna (© Valentino Orsini per 1000 Cuori Rossoblù)
Joe Tacopina: “Non si calpesta il logo del Bologna”
Nel pavimento della sala Gold della tribuna del Dall’Ara, vi è un grande logo del Bologna a guisa di mosaico. Tacopina, nei momenti precedenti alla conferenza che si doveva tenere, vedendo che le persone camminavano liberamente sul logo della società appena rilevata e chiese gentilmente ad uno dei presenti di spostarsi per evitare di pestarlo.
Aggiunse inoltre un «Il simbolo è sacro, non si può calpestare», chiedendo agli addetti di procurare delle transenne per proteggerlo da quell’affronto. Chiaramente, da protagonista qual è sempre stato, non resistette a posizionare lui stesso la protezione. Il suo gesto plastico e calcolato è stato immortalato per noi da Valentino Orsini e rimarrà negli annali della storia del Bologna.
Senza dubbio la cosa migliore fatta da Tacopina fu quella di portare a Bologna Saputo. Va però dato atto all’avvocato americano di aver dato una forte spinta per una ondata di amore e valorizzazione del nostro Bologna.
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